Festa del cinema di Roma, il giorno di Sergio Rubini: ecco il suo “Dobbiamo parlare”
Interpretato magistralmente dallo stesso regista/attore pugliese con Fabrizio Bentivoglio, Maria Pia Calzone e Isabella Ragonese è un film "sulla parola" che mette in scena due coppie in un appartamento
“Dobbiamo parlare”. La frase-sintomo della coppia in crisi presta il titolo al nuovo bel film di Sergio Rubini, oggi presentato alla Festa del Cinema di Roma. Interpretato magistralmente dallo stesso regista/attore pugliese con Fabrizio Bentivoglio, Maria Pia Calzone e Isabella Ragonese è un film “sulla parola” che mette in scena due coppie in un appartamento – per lo più nel salone – in contagiosa esplosione di reciproche rivelazioni.
Se il soggetto sembra lineare, scriverne la sceneggiatura non lo è stato affatto, e ancor meno recitarlo, visto che dall’inizio alla fine sono quasi sempre presenti i quattro personaggi protagonisti. “Lo spunto arriva da una coppia che chiede aiuto a un’altra, e quest’ultima risucchiata dalla prima, esplode” spiega Rubini, che per scrivere la pellicola ha chiamato con sè la propria compagna Carla Cavalluzzi e lo scrittore Diego De Silva. “So che ci sono similitudini con Carnage di Polanski ma io non intendevo lavorare su un film claustrofobico, anzi, il punto di partenza è la commedia all’italiana per raccontare una sorta di nottata happening”. Diversamente a quanto avviene di solito nel cinema, Dobbiamo parlare è stato provato a teatro. Nel senso che “l’abbiamo messo in scena in un teatro delle Marche cercando di testare le reazioni del pubblico, che era consapevole stavamo facendo le prove per un film”.
Se per la Ragonese “questo ci ha permesso di affiatarci”, per Bentivoglio che interpreta ‘il Prof’ “le prove teatrali hanno rappresentato il mio addestramento a parlare con accento romano, cosicchè quando abbiamo girato a Roma ricevevo i complimenti dai tecnici romani del set sul mio raddoppio di consonanti!”. Per la brava Maria Pia Calzone, ammirata nei panni di Donna Imma in Gomorra – La serie, “le prove hanno permesso di vivere la mia Costanza senza giudicarla. In fondo per gli esseri umani la vita si realizza nella direzione dell’amore e del denaro: a seconda della classe sociale di appartenenza la scelta ricade sull’uno o sull’altro”. La disperazione con leggerezza e senza temere di riderci su. Ecco la sintesi del senso di Dobbiamo parlare, tragicommedia famigliare dell’esistere contemporaneo che vedremo nelle sale italiane a partire dal 19 novembre.