Non si fermano le vicende giudiziarie che da maggio stanno sconvolgendo la Fifa. Mercoledì il Comitato etico ha annunciato che il vicepresidente della Uefa Angel Maria Villar Llona e l’ex campione del mondo della Germania Franz Beckenbauer – ed ex membro della Fifa – sono entrambi oggetto di indagine, per via delle loro reticenze nell’ambito dell’inchiesta relativa all’assegnazione dei Mondiali 2018 alla Russia e del 2022 al Qatar. I due dirigenti, infatti, si sono rifiutati di collaborare con il Comitato etico.

Confermati anche i procedimenti contro il presidente della Fifa Sepp Blatter e quello della Uefa Michel Platini, incentrati sul pagamento di 2 milioni di franchi svizzeri a favore di Platini nel 2011 per lavori svolti dal 1999 al 2002. L’organismo spiega che “farà tutto ciò che è in suo potere per far sì che una decisione possa essere presa dalla camera arbitrale, presieduta da Hans-Joachim Eckert, entro il periodo della sospensione di 90 giorni dei due dirigenti”.

“Gli atti relativi ai due funzionari sono già stati trasferiti alla camera giudicante”, ha fatto sapere la Fifa in una nota, senza però specificare i motivi alla base del procedimento. Beckenbauer, attuale presidente onorario del Bayern Monaco, è stato il presidente del Comitato dei Mondiali di Germania 2006 ed è stato accusato proprio in questi giorni dal magazine Der Spiegel di aver comprato quattro voti decisivi della Fifa per assicurarsi l’organizzazione della rassegna iridata. Il tedesco è stato anche tra coloro che hanno votato a favore del Mondiale del 2018 in Russia e del 2022 in Qatar. Confermato inoltre il procedimento nei confronti del segretario generale della Fifa, Jerome Valcke, anch’egli sospeso per 90 giorni. Proseguono, infine, le indagini sulle presunte violazioni del Codice etico della Fifa da parte di Worawi Makudi, Jeffrey Webb, Ricardo Teixeira, Amos Adamu, Eugenio Figueredo e Nicolas Leoz.

Beckenbauer era già stato sospeso provvisoriamente per 90 giorni nel giugno 2014, sanzione poi revocata un paio di settimane dopo, per la mancata collaborazione con il Comitato etico nella stessa inchiesta. Non è da escludere che la Fifa apra un’ulteriore inchiesta nei confronti del tedesco dopo le rivelazioni di Der Spiegel sulla presunta compravendita dei voti per i Mondiali di Germania 2006.

Tra i membri che componevano il comitato esecutivo della Fifa nel 2010 per la scelta del paese ospitante la Coppa del Mondo 2018 e 2022, ben 11 sono stati squalificati, sospesi o sono sotto inchiesta. Sepp Blatter, Michel Platini, Jerome Valcke e Worawi Makudi sono stati sospesi per 90 giorni, Chung Mong Joon squalificato per sei anni, Jack Warner, Mohamed bin Hammam e Chuck Blazer a vita, mentre a Nicolas Leoz è stato provvisoriamente sospeso dopo il mandato di arresto dagli Stati Uniti.

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