Ieri sera, dopo tanto tempo, lo abbiamo fatto ed è durato a lungo: ci siamo visti tutti i talk show. Il ritorno di fiamma è cominciato quando, affacciandoci da Lilli Gruber, siamo stati conquistati dal titolo della puntata: “Democrazia degli scontrini“. Un’espressione che, accostando quelle due entità incommensurabili, manifestava il sospetto, anzi la certezza, che se un sindaco viene fatto esplodere col detonatore di “quattro tagliatelle e uno scontrino” (testo di Crozza), finisce coll’implodere il termine maggiore di quella espressione, cioè la democrazia.
Per non dire di quanto tocca in sorte all’onestà, giacché di irregolarità ne puoi trovare dovunque, ma devi riuscire a tenerle ben distinte dalle mascalzonate, altrimenti sono proprio queste che se ne avvantaggiano. Sotto l’incombere di quel titolo che valeva un discorso, si è peraltro parlato di politica sostanziale, con Giovanni Libro fresco Valentini, lo sparring partner Nogarin, sindaco M5S di Livorno, e Andrea Scanzi, il Mario Giordano dei talk “intellettuali”.
Riconciliati col genere, a quel punto ci siamo trattenuti, zappa di qua e zappa di là, sui susseguenti DiMartedì e Ballarò perché, sorpresa, non si buttava il tempo ma venivano condotte due parallele disanime della Legge finanziaria, della sua priorità (lo sviluppo), delle tasse, dei ricchi e dei poveri, degli annunci e dei fatti eccetera. Sicché dopo un’oretta ben fatta ci sentivamo, e senza fatica, talmente competenti che neanche dopo un mese di lettura del Sole 24 Ore.
Poi però, su entrambi i canali, tutto è ricominciato e gli stessi argomenti sono ritornati, sebbene pronunciati da ospiti nel frattempo rinnovati, come se ora toccasse alla classe del turno successivo mentre a noi, a meno di essere duri di comprendonio, toccasse sgomberare. Ma purtroppo a quell’ora, saranno state le 22.30, era troppo presto per dormire e troppo tardi per imbarcarci in un altro programma o per ricorrere all’archivio delle serie on line. E quindi siamo rimasti a occhi sbarrati nella notte privi di un programma sollazzo/curiosità che ci conducesse alla mezzanotte.
Il programma che nessuno pensa, progetta e realizza perché regna la monoserata formato XXL. Col risultato che martedì prossimo la serata, con tutta probabilità, ce la organizzeremo diversamente: noi perderemo Massimo e Giovanni e loro perderanno noi. E anche se noi siamo uno e non pretendiamo di valere più di uno, vedano loro se non sia il caso di cambiare. Perché uno vale uno, ma non è solo.