La richiesta è stata presentata alla Man Diesel & Turbo, di cui il gruppo tedesco dal 2011 ha il 75%. Secondo la società i motori marini consumavano più di quanto dichiarato. Intanto la casa di Wolfsburg ha scritto a tutti i concessionari europei per bloccare la vendita delle auto nuove su cui è montato il software truffaldino
Mentre alcuni grandi azionisti si organizzano per fare una causa miliardaria a Volkswagen, lo scandalo sui test truccati si allarga anche ai motori per le navi. L’armatore norvegese I.M. Skaugen ha rivelato di aver chiesto all’unità navale del gruppo tedesco, Man Diesel & Turbo SE, 50 milioni di dollari di risarcimenti perché avrebbe falsato i test sulle prestazioni dei motori marini prodotti oltre dieci anni fa. Secondo la società le specifiche di sei motori acquistati da Man erano fuorvianti e l’utilizzo di carburante è stato di conseguenza superiore a quello previsto per i loro 30 anni di vita utile.
Volkswagen possiede oggi il 75% di Man Diesel & Turbo, ma non era ancora proprietaria di Man quando sono state effettuate le motorizzazioni: la casa auto ne ha acquisito il primo 22% nel 2006, per poi salire al 55% e arrivare a controllare la società nel 2011. I.M. Skaugen ha specificato di aver depositato a luglio scorso, presso il tribunale di Singapore, una richiesta di danni per 20 milioni di dollari e di aver ora aggiornato l’importo richiesto a 50 milioni per le nuove stime sui carburanti. “Abbiamo cercato di coinvolgere Man per un bel po’ di tempo per risolvere questi problemi. Nel 2012 ci avevano promesso trasparenza e ci avevano promesso che avrebbero fatto tutto il possibile per risolvere il problemi”, ha detto il ceo di I.M. Skaugen, Morits Skaugen, a Reuters. In una mail inviata sempre all’agenzia Reuters Jan Dietrich Mueller, responsabile della comunicazione di Man, ha spiegato che la sua società “ha cercato di risolvere amichevolmente queste questioni, fuori dai tribunali, e ha negoziato con il cliente per diversi mesi”, ma I.M. Skaugen “ha annullato unilateralmente i negoziati”.
Intanto da Wolfsburg sono partite lettere dirette a tutti i concessionari europei con cui la società blocca la vendita di tutte le nuove auto dotate del software che manipolava i livelli di gas sui motori diesel. Secondo il portavoce di Vw, “si tratta di un contingente limitato”, perché molti nuovi diesel rispettano le norme Euro 6 e non sono toccati dallo scandalo.