L’inviato de La Gabbia (La7), Nello Trocchia, chiede ad alcuni parlamentari lumi sul ddl Boccadutri, che sblocca oltre 45 milioni di euro di finanziamento pubblico ai partiti per gli anni 2013 e 2014, nonostante la commissione di Garanzia non sia riuscita a terminare i controlli sul bilancio. Maria Rosaria Rossi e Stefania Prestigiacomo di Forza Italia non rispondono, Anna Finocchiaro del Pd replica: “Io non faccio interviste per strada”. Alessia Morani, deputata del Pd, nega l’esistenza di una ‘sanatoria’ e aggiunge: “Con la legge che abbiamo approvato abbiamo istituito una commissione per effettuare i controlli sui bilanci dei partiti, abbiamo aggiunto del personale proprio per verificare che vengano rispettare le regole”. In realtà, come spiega Nello Trocchia, i controlli verranno realizzati a partire dal 2015 e sulla commissione di Garanzia il giornalista del Sole 24 Ore, Gianni Dragoni, puntualizza: “I bilanci dei partiti sono certificati dalle società di revisione stesse che certificano i bilanci delle aziende. Il problema è che questi controllori sono pagati dai controllati, cioè sono i partiti che pagano questi certificatori. E poi pensiamo agli scandali, come quello della Parmalat con un buco da 14 miliardi di euro e con un bilancio certificato, che però era falso”. Trocchia, infine, intervista il deputato Pd Ermete Realacci, che nega la definizione di ‘sanatoria’ attribuita al ddl Boccadutri e ribadisce le dichiarazioni di Alessia Morani. Poi, credendo che la telecamera sia spenta, ammette: “Questa legge è un atto di sciatteria. E’ un atto di sciatteria inaccettabile. Su questo non c’è alcun dubbio”