Johan Cruyff ha un cancro ai polmoni. Lo hanno svelato Radio Catalunya ed El Periodico de Catalunya. La malattia, secondo quanto riportato dai media spagnoli, sarebbe stata diagnosticata nella giornata di martedì. Per l’olandese, ex giocatore e allenatore di Ajax e Barcellona, una delle icone di lancieri e blaugrana, non si tratta del primo problema di salute. Nel 1991 quando sedeva sulla panchina dei catalani venne colpito da un infarto e subì un’operazione a cuore aperto per insufficienza coronarica acuta.
Da quel momento, Cruyff ha smesso di fumare, convive con due by-pass e ha prestato il suo volto a una campagna anti-sigarette nella quale recitava: “Nella mia vita ho avuto solo due vizi: uno, il calcio, mi ha dato tutto; l’altro, il fumo, stava per togliermelo”. Ora la scoperta del tumore che, secondo Radio Catalunya, sarebbe sempre riconducibile al tabagismo del campione. Al momento – scrivono i siti catalani – non è noto lo stadio della malattia e in giornata il Profeta del gol si sottoporrà a nuovi accertamenti per stabilire la gravità della situazione.
Cruyff, 68 anni, è uno dei giocatori simbolo nella storia del Barcellona. Quando il calcio spagnolo riaprì le frontiere agli stranieri, infatti, l’Ajax – dove aveva vinto tre Coppa dei Campioni e una Intercontinentale – si era già accordato con il Real Madrid per la cessione. Ma lui stoppò tutto e convinse Van Praag, numero uno dei lancieri, a trovare un’intesa con i blaugrana visto che tre anni prima aveva dato la sua parola al presidente Montal, arrivando a minacciare il ritiro se fosse saltato il trasferimento in Catalogna. Fu necessario un miliardo di lire dell’epoca per portarlo al Camp Nou e a poco di più ammontava il suo ingaggio. Un’operazione enorme per l’epoca che spinse il Barcellona a stipulare una polizia assicurativa con i Lloyd’s per circa due miliardi di lire. Lì, con Rinus Michels in panchina, Cruyff divenne un idolo trascinando subito i catalani alla vittoria della Liga nonostante un pessimo inizio di stagione.
Anche da allenatore, i suoi successi si dividono tra Ajax e Barcellona. Il Pelè Bianco vince una Coppa delle Coppe e due coppe nazionali con gli olandesi, poi in Catalogna per otto anni infarcisce la bacheca con 4 campionati spagnoli, una Copa del Rey, tre Supercoppa di Spagna, una Coppa dei Campioni, una Coppa delle Coppe e una Supercoppa Uefa. Trofei che gli valgono anche quattro premi personali che si aggiungono ai tre Palloni d’Oro vinti tra il ’71 e il ’74, l’anno del secondo posto ai Mondiali con l’immortale Olanda del ‘calcio totale’ che perse la finale contro la Germania di Gerd Muller.
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“Johan Cruyff ha un cancro ai polmoni”: Olanda e Spagna in ansia per l’icona del calcio totale
Per l’olandese, ex giocatore e allenatore di Ajax e Barcellona, una delle icone di lancieri e blaugrana, non si tratta del primo problema di salute. Nel 1991 quando sedeva sulla panchina dei catalani venne colpito da un infarto e subì un’operazione a cuore aperto per insufficienza coronarica acuta
Johan Cruyff ha un cancro ai polmoni. Lo hanno svelato Radio Catalunya ed El Periodico de Catalunya. La malattia, secondo quanto riportato dai media spagnoli, sarebbe stata diagnosticata nella giornata di martedì. Per l’olandese, ex giocatore e allenatore di Ajax e Barcellona, una delle icone di lancieri e blaugrana, non si tratta del primo problema di salute. Nel 1991 quando sedeva sulla panchina dei catalani venne colpito da un infarto e subì un’operazione a cuore aperto per insufficienza coronarica acuta.
Da quel momento, Cruyff ha smesso di fumare, convive con due by-pass e ha prestato il suo volto a una campagna anti-sigarette nella quale recitava: “Nella mia vita ho avuto solo due vizi: uno, il calcio, mi ha dato tutto; l’altro, il fumo, stava per togliermelo”. Ora la scoperta del tumore che, secondo Radio Catalunya, sarebbe sempre riconducibile al tabagismo del campione. Al momento – scrivono i siti catalani – non è noto lo stadio della malattia e in giornata il Profeta del gol si sottoporrà a nuovi accertamenti per stabilire la gravità della situazione.
Cruyff, 68 anni, è uno dei giocatori simbolo nella storia del Barcellona. Quando il calcio spagnolo riaprì le frontiere agli stranieri, infatti, l’Ajax – dove aveva vinto tre Coppa dei Campioni e una Intercontinentale – si era già accordato con il Real Madrid per la cessione. Ma lui stoppò tutto e convinse Van Praag, numero uno dei lancieri, a trovare un’intesa con i blaugrana visto che tre anni prima aveva dato la sua parola al presidente Montal, arrivando a minacciare il ritiro se fosse saltato il trasferimento in Catalogna. Fu necessario un miliardo di lire dell’epoca per portarlo al Camp Nou e a poco di più ammontava il suo ingaggio. Un’operazione enorme per l’epoca che spinse il Barcellona a stipulare una polizia assicurativa con i Lloyd’s per circa due miliardi di lire. Lì, con Rinus Michels in panchina, Cruyff divenne un idolo trascinando subito i catalani alla vittoria della Liga nonostante un pessimo inizio di stagione.
Anche da allenatore, i suoi successi si dividono tra Ajax e Barcellona. Il Pelè Bianco vince una Coppa delle Coppe e due coppe nazionali con gli olandesi, poi in Catalogna per otto anni infarcisce la bacheca con 4 campionati spagnoli, una Copa del Rey, tre Supercoppa di Spagna, una Coppa dei Campioni, una Coppa delle Coppe e una Supercoppa Uefa. Trofei che gli valgono anche quattro premi personali che si aggiungono ai tre Palloni d’Oro vinti tra il ’71 e il ’74, l’anno del secondo posto ai Mondiali con l’immortale Olanda del ‘calcio totale’ che perse la finale contro la Germania di Gerd Muller.
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Kiev, 17 mar. (Adnkronos) - Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato su X di aver parlato con il presidente francese Emmanuel Macron: "Come sempre scrive - è stata una conversazione molto costruttiva. Abbiamo discusso i risultati dell'incontro online dei leader svoltosi sabato. La coalizione di paesi disposti a collaborare con noi per realizzare una pace giusta e duratura sta crescendo. Questo è molto importante".
"L'Ucraina è pronta per un cessate il fuoco incondizionato di 30 giorni - ha ribadito Zelensky - Tuttavia, per la sua attuazione, la Russia deve smettere di porre condizioni. Ne abbiamo parlato anche con il Presidente Macron. Inoltre, abbiamo parlato del lavoro dei nostri team nel formulare chiare garanzie di sicurezza. La posizione della Francia su questa questione è molto specifica e la sosteniamo pienamente. Continuiamo a lavorare e a coordinare i prossimi passi e contatti con i nostri partner. Grazie per tutti gli sforzi fatti per raggiungere la pace il prima possibile".
Washington, 17 mar. (Adnkronos) - il presidente americano Donald Trump ha dichiarato ai giornalisti che il leader cinese Xi Jinping visiterà presto Washington, a causa delle crescenti tensioni commerciali tra le due maggiori economie mondiali. Lo riporta Newsweek. "Xi e i suoi alti funzionari" arriveranno in un "futuro non troppo lontano", ha affermato Trump.
Washington, 17 mar. (Adnkronos) - Secondo quanto riferito su X dal giornalista del The Economist, Shashank Joshi, l'amministrazione Trump starebbe valutando la possibilità di riconoscere la Crimea ucraina come parte del territorio russo, nell'ambito di un possibile accordo per porre fine alla guerra tra Russia e Ucraina.
"Secondo due persone a conoscenza della questione, l'amministrazione Trump sta valutando di riconoscere la regione ucraina della Crimea come territorio russo come parte di un eventuale accordo futuro per porre fine alla guerra di Mosca contro Kiev", si legge nel post del giornalista.
Tel Aviv, 17 mar. (Adnkronos) - Secondo un sondaggio della televisione israeliana Channel 12, il 46% degli israeliani non è favorevole al licenziamento del capo dello Shin Bet, Ronen Bar, da parte del primo ministro Benjamin Netanyahu, rispetto al 31% che sostiene la sua rimozione. Il risultato contrasta con il 64% che, in un sondaggio di due settimane fa, sosteneva che Bar avrebbe dovuto dimettersi, e con il 18% che sosteneva il contrario.
Tel Aviv, 17 mar. (Adnkronos) - Il ministero della Salute libanese ha dichiarato che almeno sette persone sono state uccise e 52 ferite negli scontri scoppiati la scorsa notte al confine con la Siria. "Gli sviluppi degli ultimi due giorni al confine tra Libano e Siria hanno portato alla morte di sette cittadini e al ferimento di altri 52", ha affermato l'unità di emergenza del ministero della Salute.
Beirut, 17 mar. (Adnkronos/Afp) - Hamas si starebbe preparando per un nuovo raid, come quello del 7 ottobre 2023, penetrando ancora una volta in Israele. Lo sostiene l'israeliano Channel 12, in un rapporto senza fonti che sarebbe stato approvato per la pubblicazione dalla censura militare. Il rapporto afferma inoltre che Israele ha riscontrato un “forte aumento” negli sforzi di Hamas per portare a termine attacchi contro i kibbutz e le comunità al confine con Gaza e contro le truppe dell’Idf di stanza all’interno di Gaza.
Cita inoltre il ministro della Difesa Israel Katz, che ha detto di recente ai residenti delle comunità vicine a Gaza: "Hamas ha subito un duro colpo, ma non è stato sconfitto. Ci sono sforzi in corso per la sua ripresa. Hamas si sta costantemente preparando a effettuare un nuovo raid in Israele, simile al 7 ottobre". Il servizio televisivo arriva un giorno dopo che il parlamentare dell'opposizione Gadi Eisenkot, ex capo delle Idf, e altri legislatori dell'opposizione avevano lanciato l'allarme su una preoccupante recrudescenza dei gruppi terroristici di Gaza.
"Negli ultimi giorni, siamo stati informati che il potere militare di Hamas e della Jihad islamica palestinese è stato ripristinato, al punto che Hamas ha oltre 25.000 terroristi armati, mentre la Jihad ne ha oltre 5.000", hanno scritto i parlamentari, tutti membri del Comitato per gli affari esteri e la difesa.
Tel Aviv, 17 mar. (Adnkronos/Afp) - L'attacco israeliano nei pressi della città di Daraa, nel sud della Siria, ha ucciso due persone. Lo ha riferito l'agenzia di stampa statale siriana Sana.
"Due civili sono morti e altri 19 sono rimasti feriti in attacchi aerei israeliani alla periferia della città di Daraa", ha affermato l'agenzia di stampa, mentre l'esercito israeliano ha affermato di aver preso di mira "centri di comando e siti militari appartenenti al vecchio regime siriano".