La settimana dopo la presentazione della legge di Stabilità e il convegno politico del Movimento 5 Stelle a Imola, Pd e grillini fanno un balzo in avanti di mezzo punto nelle intenzioni di voto degli italiani. Secondo il sondaggio dell’Istituto Ixè, realizzato in esclusiva per Agorà (Raitre), il partito guidato da Matteo Renzi passa dal 33,9% al 34,4% mentre il M5S prosegue la sua ascesa, arrivando al suo massimo storico (26,5%). Anche la Lega Nord avanza di 0,4% (da 14,3% a 14,7%) a differenza di Forza Italia, scesa al 9,5%. Se si votasse oggi, l’affluenza sarebbe del 64,8%.
Resta stabile la fiducia nel presidente del Consiglio, mentre perde un punto il governo. In una settimana, secondo l’Istituto di Roberto Weber, il leader Pd rimane al 31 per cento, l’esecutivo invece scivola dal 27% al 26%. Nei giorni della notizia (smentita dal Vaticano) del tumore al cervello di Papa Francesco, la fiducia nel pontefice ha raggiunto la quota record dell’88%.
Sulla situazione di Roma, gli italiani hanno fiducia nel Giubileo che inizia a dicembre. Il 77% infatti è convinto che sarà un successo. Solo il 15%, invece, crede che la Capitale non sia in grado di gestire l’evento. L’ipotesi che Ignazio Marino ritiri le proprie dimissioni da sindaco non piace al 69% degli intervistati. Per il 27%, invece, ha il diritto di ripensarci.
Per quanto riguarda invece gli interventi sulle tasse previsti dalla manovra, il 30 per cento degli intervistati pensa che ridurre le tasse sia di sinistra e solo il 13% di destra, contrariamente a quello che si è sempre detto in politica. Tuttavia, la maggioranza (49%) crede che ormai abbassare le tasse non sia più né di destra né di sinistra. Infine il 73% degli intervistati del sondaggio Ixè trova sbagliata l’accusa di omicidio volontario per il pensionato che ha ucciso con un colpo di pistola un giovane ladro a Vaprio D’Adda, nel milanese. Solo il 21 per cento la ritiene “giusta”.