Michael Harte avrà il suo angolo nell’Arcipelago di La Maddalena. Il magnate ambientalista neozelandese che due anni fa comprò l’isola di Budelli a un’asta giudiziaria ce l’ha fatta: ha vinto il ricorso al Consiglio di Stato contro il “diritto di prelazione” avanzato dall’ente gestore della riserva e dal Ministero dell’Ambiente. Il Tribunale di Tempio Pausania, in provincia di Olbia Tempio, ha dato 60 giorni ad Harte per versare due milioni e 945mila euro.

La vicenda risale al 2013 quando l’isola era stata messa in vendita e Harte aveva deciso di acquistarla: “Il sogno è creare un osservatorio internazionale sulla biodiversità marina: un laboratorio all’aria aperta che attiri studiosi da tutto il mondo”, aveva detto il magnate. Ma l’Ente Parco della Maddalena non voleva che Budelli finisse nelle mani di un privato e, con l’aiuto economico del ministero dell’Ambiente, aveva fatto valere un “diritto di prelazione”. Il neozelandese non si è arreso e, dopo una prima sentenza sfavorevole al Tar, ha vinto con un ricorso al Consiglio di Stato: il Tribunale di Tempio Pausania ha deciso di revocare l’assegnazione temporanea dell’isola all’Ente Parco e di dare 60 giorni di tempo ad Harte per depositare la somma dovuta.

Venerdì pomeriggio, dopo la decisione del tribunale, è partito un blitz di Unidos: il deputato Mauro Pili e il coordinatore Gianni Usai hanno raggiunto l’isola con un gommone e vi hanno issato la bandiera dei quattro mori. “Si tratta di un fatto di una gravità inaudita perché da questo momento l’isola gioiello va al privato – ha osservato Pili – La decisione del tribunale fallimentare fa cadere ogni speranza. Ora l’unica strada che rimane è quella del decreto del governo, che è stato già sollecitato”. Diversa la proposta del senatore di Sel Luciano Uras: procedere all’esproprio di Budelli prevedendo nella Legge di Stabilità la somma di tre milioni di euro. Uras spiega che la proposta “mira ad assicurare in via definitiva alla proprietà pubblica e del Parco della Maddalena una delle isole icona della bellezza naturale della Sardegna. Ci aspettiamo un immediato intervento della Regione – ha concluso il senatore – Anche con una procedura d’urgenza“.

Harte, dal canto suo, sembra voler rispondere alle preoccupazioni e alle protesta: “Il mio progetto è portare avanti le iniziative di tutela ambientale, collaborare col parco e mettere a disposizione altre risorse per far conoscere questo paradiso in tutto il mondo. Farò dell’isola un museo a cielo aperto”.

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