Il marito la tradisce con la stagista e lei lo fa finire ai domiciliari. La storia arriva da San Giorgio a Cremano, in provincia di Napoli, dove Anna Maria Crescente ha svelato alla polizia che il coniuge, Raffaele Peluso, prendeva mazzette nel ruolo di responsabile del settore infrastrutture del Comune.
“Ho cominciato a maturare la certezza sull’attività illecita condotta da mio marito nel mese di marzo o aprile 2013, quando una sera nella mia abitazione mio marito mi disse di recarmi nel salotto, di abbassare le tapparelle del balcone e di chiudere la porta e, dalla sua borsa che porta sempre al seguito, prelevò una busta di plastica che conteneva denaro contante – ha raccontato la Crescente – Pose la busta sul tavolo e prelevò molte banconote di taglio 50 e 100 euro. Cominciò a contare il denaro e poi lo divise in due gruppi uguali, ricordo che complessivamente erano circa 20mila euro. Alla mia domanda da dove provenisse tanto denaro contante mio marito rispose che era un regalo della ditta D’Alessandro e la stava dividendo in due parti, in quanto una era sua e una del suo dirigente Carmine Intoccia“.
Nella sua testimonianza la moglie di Peluso non ha risparmiato i dettagli: ha raccontato di tutti i regali ricevuti dagli imprenditori, delle vacanze e dei nascondigli dove si trovavano soldi e gioielli. “Gli Ascione nel 2012, quando mi sono laureata, sebbene non li avessi invitati alla festa mi hanno regalato una collana di oro giallo ed una borsa di pelle. A Natale scorso hanno regalato a mia figlia Alice un bracciale di oro giallo e ad Alessia cento euro”. E poi c’erano i viaggi: “Nel 2013 abbiamo fatto una crociera nel Mediterraneo con la Msc dell’importo complessivo di circa 5mila euro, nell’agosto del 2012 siamo stati in un villaggio della catena Bravo, nell’estate del 2011 siamo stati a Parigi e nel 2010 abbiamo trascorso le vacanze in un villaggio della catena Blu Serena”.
Ma nell’autunno 2013 tutto cambia: Peluso lascia la moglie per la stagista Flavia Cozzolino e tutti i regali degli imprenditori iniziano ad arrivare all’indirizzo della nuova compagna. Il funzionario, ha raccontato la Crescente, ha cominciato a non voler pagare le spese delle figlie: “Abbiamo un debito per le spese del dentista di Alessia di 800 euro, ma mio marito non vuol pagare perché sostiene che debba farlo io. Abbiamo anche un debito di 500 euro con la maestra di danza ma anche questo debito mio marito non ha intenzione di pagarlo”.
E così la testimonianza della Crescente, raccontata dal Corriere del Mezzogiorno, ha dato il via all’inchiesta che ha portato agli arresti domiciliari sei esponenti politici e funzionari del Comune di San Giorgio: i reati ipotizzati sono associazione per delinquere finalizzata alla concussione e alla turbativa d’asta. Tra gli indagati anche l’attuale sindaco, Giorgio Zinno, e il suo predecessore Mimmo Giorgiano, entrambi del Pd. Ai domiciliari, oltre a Peluso, sono finiti Carmine Intoccia, dirigente del settore pianificazione urbanistica e lavori pubblici, i funzionari Leone di Marco e Brigida De Somma e due imprenditori che avevano beneficiato degli appalti: Luigi D’Alessandro e Giuseppe Catauro.