Il Dottore giustifica la sua manovra: "Volevo rallentarlo, avrei solo voluto giocarmi il campionato con Jorge". Lo spagnolo replica seccato: "Può essere un colpo di nervosismo, ma noi là fuori ci giochiamo la vita"
Prima la spiegazione di quello che è successo. Poi l’attacco diretto a chi gli ha inflitto una sanzione “pesante che mi taglia le gambe quasi definitivamente”. Infine l’annuncio: “Deciderò se partire o meno nell’ultima gara a Valencia“. Valentino Rossi è furioso in conferenza stampa dopo la penalizzazione subita a causa della sportellata con Marc Marquez. Uno sfogo su tutta la linea, nonché un’accusa pesantissima ai vertici della MotoGp: “Non trovo giusto quello che sta succedendo. Io a prenderla nel culo e stare zitto non ci sto” ha detto il Dottore, troppo arrabbiato per fare calcoli in vista dell’ultimo gp di stagione.
“Mi potrebbe bastare arrivare sesto a Valencia? Se all’ultimo giro Marquez non fa passare Lorenzo, ma forse è meglio che non lo dico, altrimenti lo fa davvero” ha aggiunto Rossi, che non ha perso l’occasione per sottolineare il comportamento scorretto del pilota Honda: “Avrei solo voluto giocarmi il campionato con Jorge. Però Marquez ha dimostrato che quello che ho detto in conferenza stampa era vero. Oggi ha fatto anche peggio di Phillip Island. Però nel contatto io non volevo farlo cadere. Volevo solo cercare di farlo andare largo. Volevo rallentarlo, mandarlo fuori traiettoria. Non è stato un fallo di reazione. Sarebbe stato bello giocarsela con Lorenzo, però Marquez si è messo in testa che voleva decidere lui”. Queste le parole di Valentino Rossi, a cui Marc Marquez ha risposto: “Nel calcio questo è un episodio da rosso diretto ed espulsione. Invece qui io stavo nel box, e lui girava ancora in pista. Può essere un colpo di nervosismo, ma alla fine noi ci stiamo giocando la vita là fuori”.[brightcove]4577451363001[/brightcove]
Respinto il ricorso della Yamaha, il risultato è che a Valencia Valentino partirà dall’ultima posizione in griglia. È questo il macigno che cade sulla domenica e sul mondiale del Dottore. Tre punti di penalizzazione sulla patente, che si aggiungono al punto di penalizzazione preso a Misano, e quindi retrocessione all’ultimo posto in griglia nell’ultima gara dell’anno. Quella decisiva. Che dunque è già da ora, ufficialmente, una gara in salita per Rossi.
L’episodio chiave è tutto al settimo giro, dopo una bagarre pazzesca tra Valentino e Marc, che valeva il terzo posto. Rossi sembra aspettare Marquez, si volta verso di lui. Il campione del mondo lo affianca all’esterno. I due si toccano, la pista è finita. Marc finisce per terra, la manovra finisce under investigation. Il paddock si spacca. Ha ragione lo spagnolo, buttato fuori da Rossi? O è Valentino ad essere stato ostacolato da Marquez? “Non capisco il movimento della gamba di Valentino – dice Dani Pedrosa a Sky Sport MotoGp –. Non è un gesto naturale”. “Non è bello vedere questa cosa – aggiunge il team manager Suzuki Davide Brivio –, però non è bello neanche vedere Marquez che fa di tutto per far perdere il mondiale a Valentino”.
L’unica cosa certa, al momento, è che adesso lo sguardo è già rivolto a Valencia. Perché quello non è certo un tracciato che favorisce le rimonte impossibili. E adesso, per Rossi, il decimo titolo si allontana terribilmente. I punti di Valentino su Jorge, ora, si sono ridotti al lumicino. Perché quei sette punti di vantaggio costringono il Dottore a dover arrivare secondo, in Spagna, in caso di vittoria di Lorenzo nell’ultima gara dell’anno. La gestione della pressione, che è sempre stata l’asso nella manica della tuta di Valentino, questa volta non ha funzionato. È completamente saltata, come i calcoli e le strategie per vincere questo mondiale. A Valencia servirà una gara alla Rossi vecchia maniera. Di quelle da assalto all’arma bianca, con una rimonta da leggenda. Ma sarà in grado, il vecchio Valentino, di dimenticarsi dei suoi 36 anni e tornare indietro di una dozzina d’anni?
Il finale di stagione è tutto da vivere. Ma alla Yamaha dovranno essere davvero bravi a gestire i due fenomeni di casa. Se il rapporto fra Rossi e Lorenzo non era mai stato così disteso come in questa stagione, la situazione adesso è completamente precipitata. E Lorenzo avrebbe voluto una sanzione più pesante per il compagno di box, che gli avrebbe permesso di arrivare a Valencia già in vantaggio su di lui. Ma come faranno a convivere, Vale e Jorge, nella prossima stagione? Forse, il vecchio muro fra i due, potrebbe tornare utile.
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modificato da Redazione Web alle 15.55 del 25 ottobre 2015