Canone Rai tutti, tutto e subito – Annunciato, smentito, boicottato e tacciato di incostituzionalità, alla fine il canone Rai è riuscito a finire in bolletta: non è più a rate, ma si paga tutti, tutto e subito nella prima fattura elettrica di febbraio 2016. L’importo è stato fissato a 100 euro contro gli attuali 113,5. Sparita all’ultimo, invece, l’ulteriore diminuzione a 95 euro dal 2017. Quindi, si tratta di un taglio di appena 13,5 euro per la tassa più odiata ed evasa dagli italiani (nel 2015 l’evasione dovrebbe sfiorare il 30%, toccando quota 600 milioni di euro), nonostante col nuovo meccanismo di pagamento, che coinvolge 22 milioni di utenze familiari, possano entrare nelle casse dello Stato oltre 2,5 miliardi di euro.
La misura è stata una delle più tormentate della Stabilità e, di bozza in bozza, non sono stati modificati soltanto il costo e la modalità di pagamento, ma anche la forma. Il canone si versa, infatti, una sola volta nelle abitazioni in cui si è residenti e non sulle seconde o terze case. Restano quindi esclusi tutti coloro che si trovano inclusi nello stesso stato di famiglia e il conto è legato esclusivamente al possesso della tv (esclusi pc, tablet e smatphone). Sul fronte pagamento, il canone viene inserito nel conto del primo bimestre, insieme all’energia elettrica, ma viene tenuto distinto dalle altre voci della bolletta per evitare che la luce venga staccato in caso di evasione. L’importo è esentasse, nel senso che non diventerà reddito delle compagnie elettriche che comunque continuano a non vedere di buon occhio la norma. Per chi ha già la domiciliazione sul conto corrente bancario o postale, anche il prelievo del canone sarà automatico con l’addebitato diretto.
Chi non ha il televisore? Il titolare del contratto di energia elettrica dovrà presentare all’Agenzia delle Entrate un’autocertificazione in cui dichiara di non possedere il televisore. Cosa accade a chi non pagherà il canone? Rischia ripercussioni anche penali, visto che sarà un super cervellone a incrociare il mondo delle utenze elettriche con quello dell’Anagrafe tributaria. Anche se il caos è dietro l’angolo visto che nella sua Relazione per il 2014, il Garante del settore elettrico ha calcolato che in Italia ci sono 461 società autorizzate emettere la bolletta della luce. Per avere, comunque, il quadro definitivo, toccherà aspettare ancora, visto che il decreto attuativo firmato dai ministeri dello Sviluppo economico e dell’Economia e dall’Autorità per l’energia elettrica, che si occuperà di definire anche il problema dei ritardi di pagamento e degli eventuali interessi di mora, dovrà essere approvato solo tra 45 giorni.
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