L'ex fotografo dei vip ottiene l'affidamento in prova dal tribunale di sorveglianza dopo la richiesta inoltrata a inizio estate, dopo due anni e mezzo di carcere. Ai giudici ha più volte ribadito di "essere cambiato" e ha chiesto l'opportunità di "dimostrarlo"
Fabrizio Corona ha ottenuto l’affidamento ai servizi sociali sul territorio, ossia potrà lasciare la comunità di don Mazzi e tornare a casa, affidato appunto ai servizi sociali. Lo ha deciso il tribunale di sorveglianza di Milano. Lo scorso giugno, dopo circa due anni e mezzo di detenzione, Corona, assistito dai legali Ivano Chiesa e Antonella Calcaterra, era uscito dal carcere ottenendo l’affidamento in prova ai servizi sociali nella comunità Exodus di Lonate Pozzolo (Varese) di don Antonio Mazzi. In quel caso, il giudice Giovanna Di Rosa aveva concesso l’affidamento per una serie di ragioni, tra cui l’assenza di pericolosità sociale e il passato di tossicodipendenza dell’ex agente fotografico.
Giovedì scorso davanti a un collegio di giudici della sorveglianza si è tenuta l’udienza per decidere sulla conferma o meno dell’affidamento ai servizi sociali. L’ex fotografo dei vip davanti ai giudici ha ribadito più volte di essere cambiato, chiedendo un’opportunità “per dimostrarlo”. Da poco è arrivata la decisione dei giudici che, stando a quanto riferito dai legali, hanno confermato l’affidamento, permettendo che si svolga “sul territorio”. Corona dunque non dovrà più stare nella comunità, ma potrà tornare a casa, anche se dovrà seguire una serie di disposizioni relative all’affidamento in prova.