«La via prosegue senza fine, lungi dall’uscio dal quale parte», recita il Canto della Strada di J.R.R. Tolkien, ma a volte la strada ritorna a creare un cerchio perfetto. Tra gli scaffali in legno della Blackwell’s Rare Books di Oxford, la città dove l’autore anglosassone viveva e insegnava, è stata ritrovata, accuratamente ripiegata, una vecchia mappa della Terra di Mezzo, l’immaginario continente in cui sono ambientati Il Signore degli Anelli e Lo Hobbit. Appuntata in matita e china verde dallo stesso Tolkien, la preziosa cartina giaceva tra le pagine di una copia de Il Signore degli Anelli appartenuta alla famosa illustratrice inglese Pauline Baynes, autrice delle prime illustrazioni de Le Cronache di Narnia di C.S. Lewis, e alla quale, nel 1970, fu commissionato il disegno della Terra di Mezzo dalla casa editrice Allen & Unwin. La scoperta, definita dalla libreria come «forse la migliore cartina di Tolkien emersa negli ultimi 20 anni almeno», svela che Ravenna potrebbe essere stata di grande ispirazione per la città immaginaria di Minas Tirith, capitale del Regno di Gondor, dotata di un importante porto (Harlond), che svolge un ruolo chiave in particolare nel terzo volume de Il Signore degli Anelli. Ora il prezioso cimelio, il cui valore è stato stimato di sessantamila sterline, andrà all’asta.
«La mappa mostra come Tolkien fosse completamente ossessionato dai dettagli», spiega al Guardian Sian Wainwright, dipendente alla Blackwell’s. Tra le annotazioni di Tolkien, in matita e china verde, si legge che Hobbiton (Hobbiville nell’edizione italiana), la città della Contea Baggins dove vive Frodo, «è da considerarsi alla stessa latitudine di Oxford», ma le note indicano anche che la città fortificata di Minas Tirith – costruita dagli umani del regno di Gondor, dove si svolge la battaglia dei Campi del Pelennor ne Il ritorno del re – è ispirata a Ravenna. Tra i punti di riferimento della mappa ci sono anche Gerusalemme (per il “far south”), Cipro e Belgrado. «Una delle cose più interessanti è il ruolo fondamentale di Tolkien nella stesura della mappa; tutti i suggerimenti che ha scritto sono riportati nella versione definitiva di Baynes», aggiunge Henry Gott, un altro dipendente della catena di libri dedicata ai volumi rari e antichi.
Della sovrapposizione tra Oxford e Hobbiton gli appassionati della saga erano già a conoscenza, ma il riferimento a Ravenna rappresenta una novità. A evidenziarlo è il Tolkien Italian Network (la rete delle associazioni tolkeniane italiane) che ricorda una lettera dello scrittore agli intervistatori del Daily Telegraph, datata febbraio ’67, che recita: «Se Hobbiton e Rivendell sono all’incirca alla latitudine di Oxford, Minas Tirith a 600 miglia a sud sarà pressapoco alla stessa latitudine di Firenze». Ora, secondo le rivelazioni dalla libreria, quel “pressapoco” corrisponderebbe a Ravenna.
*aggiornato da redazione web il 28/10/2015 alle 19.07