Televisione

Duello dei talk e flop: Auditel non è più un segreto

“Dimartedì” stacca di poco “Ballarò”, male le invenzioni di Cairo su La7: il “Boss dei comici” e il pomeridiano “Tagadà”

di Carlo Tecce

È finito l’embargo di Auditel, evviva. La buona notizia: riecco gli ascolti, più panico che sollievo in tv. La cattiva notizia, per le tv che già inondano la posta con comunicati encomiastici: ora vi possiamo svelare lo share di due settimane. Numeri nascosti, non sepolti. Nota bene: la corsetta di Matteo Renzi a Cuba sul lungomare non c’entra nulla con l’embargo di Auditel. Doppio evviva. Cos’è cambiato? Niente. Cos’è migliorato? Niente. I soliti programmi che arrancano, le solite voragini nei palinsesti e il solito Renzi che non incide più. Mercoledì 21 ottobre, il fiorentino illustra la Finanziaria a Otto e Mezzo su La7, momento di riflessione per la nazione e di apprensione per l’Europa. Anche senza l’ausilio di un nerboruto Rambo (genere che il premier adora per dileggiare i talk show) o di un confuso Renzi, Otto e Mezzo è in forma. Veleggia sopra il 5% di share.

Questo Renzi non raduna folle in video. Non più. Ospite da Lilli Gruber, la prestazione del fiorentino è in linea con l’ottima media di Otto e Mezzo: chiusura ritardata di qualche minuto, 5,62% di share, 1,53 milioni di telespettatori. Andatura simile il giorno dopo con Marco Travaglio e Fabrizio Rondolino (5,5%), e il venerdì con Vittorio Sgarbi e Gianfranco Fini (5,8%).

Una prece per Renzi-Rambo, e poi il confronto fra Ballarò di Rai3 e Dimartedì di La7: Giovanni Floris ha sorpassato Massimo Giannini, la distanza è ridotta ai centesimi, la platea assieme sfora di poco il 10% di share. Per la precisione, anche se il termine mal si concilia con Auditel che esagera con le ponderazioni e non ha ancora modificato il campione: martedì 27 ottobre, Floris sfrutta la chiusura in zona Marzullo (5,32), Giannini lo tampina ma gli manca un soffio (5,29); martedì 20, divario più consistente, Dimartedì al 5,49%, Ballarò al 4,6.

Il duello fra Viale Mazzini e la rete di Urbano Cairo va in replica il giovedì: una vittoria e un pareggio per Virus su Rai2 con Piazzapulita su La7, ma la differenza è impercettibile. Il 15 ottobre, un esempio: 4,94% per Nicola Porro, 4,91 per Corrado Formigli. Disfide, rimonte, frenate: ok, basta con questa noia. Caro Auditel, dove sono i disastri? Il boss dei comici. Cosa? Il boss dei comici, la trasmissione che interrompe il flusso dei talk show di La7.

Il nome vi è nuovo? Non temete, lo conoscono in pochi, meno di una nicchia, meno degli elettori di Scelta Civica, roba da condominio. Il boss dei comici va in onda la domenica in perfetta solitudine: 300 mila spettatori arrotondando per eccesso (share 1,26% e 1,52). Forse Cairo non è fortunato. Perché pure Tagadà di Tiziana Panella è una sua invenzione. È ancora presto per esaminare il fallimento e va precisato che il pomeriggio per La7 equivale al buco nero. Dopo un esordio con un vibrante 1,8% di share, Tagadà martedì è già in versione ritrovo per gli appassionati di cinema bulgaro ai tempi del Muro (1,4). Il Grande Fratello era sofferente e, sofferente, giace su Canale 5 (17,5% e 16,7). Categoria flop. Non per infierire, in Viale Mazzini s’impegnano. Il cinema di Rai3 non funziona, che la sorte sia più clemente con lo sciagurato Andrea Vianello: il 22 e il 23 ottobre, il canale è negli abissi del 2% di share. Non parlate di cinema neanche in casa Rai1.

Domenica scorsa, consumata la scorpacciata di share con la Formula 1 (19%), Rai1 ha proposto il film russo Metro. Erano quasi le 22.30, poi era una catastrofe nella metropolitana, il pubblico dell’ammiraglia di Viale Mazzini è abituato al gioco dei pacchi. Insomma, Metro ha registrato il 7% di share. Erano sintonizzati soltanto i parenti del regista.

Considerazioni a margine (tipica espressione dei politici da talk show). Lo spettacolo di Crozza è vitale per La7 (7% il 15 ottobre). Report è eterno e resiste in salute (9% il 25 ottobre), valutazione identica per Chi l’ha visto? (13,3% il 14 ottobre). Amadeus ha sfondato su Rai2 con Stasera tutto è possibile (12,5% il 20 ottobre). Canale 5 è inquieta, sale e scende, crea e disfa: male con i filmissimi (anche l’11% di share), strepitoso Tu si que vales con Maria De Filippi (24), che stende il rivale Ti lascio una canzone (15,9). Ma Rai1 ha Tale e Quale (24). È finito l’embargo di Auditel. Non è mai troppo presto per avere nostalgia.

Da Il Fatto Quotidiano del 29 ottobre 2015

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