Si chiude l'indagine sul primo cittadino dopo che aveva deciso di istituire un registro per le unioni tra coppie dello stesso sesso contratte fuori dall'Italia. Il segretario provinciale Pd Critelli: "Ora però la politica dia risposte normative in tempi brevi"
Archiviata l’inchiesta a carico del sindaco Pd di Bologna Virginio Merola per aver istituito il registro comunale in cui trascrivere le nozze gay contratte all’estero. Il gip di Bologna ha accolto la richiesta di archiviazione, presentata a marzo scorso dal pm Luca Tampieri. Il primo cittadino era indagato, con l’ipotesi di reato di abuso d’ufficio, a seguito di un esposto presentato in procura da un cittadino.
Pochi giorni fa il Consiglio di Stato aveva respinto i ricorsi di alcuni cittadini contro l’annullamento dell’iscrizione dei matrimoni omosessuali fatti all’estero nel registro comunale di Roma. Di fatto i magistrati sul fronte amministrativo hanno dichiarato nulle le iniziative dei singoli sindaci, rimandando la decisione di modificare la legge italiana alla politica.
“Siamo soddisfatti di come si sia conclusa l’indagine sul sindaco Merola”, ha commentato il segretario provinciale del Pd Francesco Critelli, “dal primo istante abbiamo riposto la massima fiducia nel primo cittadino, consapevoli che nella sua azione non c’era alcun tipo di reato, ed oggi, l’archiviazione del caso ci dà la conferma della sua totale innocenza”. Secondo Crtielli però “resta inalterata la necessità che sia la politica a dare risposte normative in tempi brevi, per questo ribadiamo la necessità che il Parlamento proceda in maniera spedita per far sì che l’Italia smetta di essere fanalino di coda in maniera di diritti civili“.