Sulle colline appena fuori Colmar, Eguisheim è un tipico paesino alsaziano situato nel cuore dei vigneti della famosa strada dei vini che si estende da nord a sud su quasi 200 km coprendo tutta la regione.
Cominciamo la visita del “paese preferito dai francesi” con un giro circolare (dovuto alle fortificazioni che sin dal dodicesimo secolo circondavano il paese e ne hanno creato la forma) partendo da uno degli angoli più fotografati di questo antico borgo medioevale: il “pigeonnier” antico edificio dalla forma originale che una volta ospitava i piccioni.
Lungo la “rue du rempart” le tipiche case a graticcio (colombages) fanno capolino una dopo l’altra con le loro forme disparate ornate dai gerani rossi in fiore e i colori vivaci delle loro facciate che ne mettono in risalto le travi in legno. Queste hanno quasi tutte delle iscrizioni sul frontone all’ingresso che testimoniano la loro età secolare nonché le iniziali del proprietario e di un simbolo che rappresentava la professione. E’ così che scopriamo il laboratorio del bottaio, quello del carpentiere passando per il forno del panettiere.
Di iscrizioni ce ne sono anche su molte finestre questa volta a connotazione religiosa in tedesco o in alsaziano (l’Alsazia è stata tedesca ininterrottamente fino al 1646). La maggior parte di queste chiedono protezione a Dio, in particolare dagli incendi, incubo principale degli abitanti del paese, che più volte ne hanno devastato intere zone.
Fu proprio un incendio che diede l’occasione di creare il terzo ingresso al paese da dove osserviamo il campanile della chiesa sopra al quale giace un enorme nido di cicogna. L’uccello simbolo di questa regione in questo periodo migrato duemila km più a sud torna ogni anno qui per nidificare a primavera e ci resta fino a ferragosto per partire con prole al seguito.
Arriviamo sotto quella che era la porta alta che fungeva da ingresso al paese. Qui nei grandi cortili medievali in fiore che oggi ospitano le numerose case vinicole nel passato si conservava e commerciava il raccolto dei prodotti locali.
Percorriamo la grande rue che attraversa il paese passando a fianco alle bancarelle della tradizionale festa dei funghi che ogni anno in questo periodo fa capolino con vendita di prodotti locali ed escursioni nel bosco.
Raggiungiamo la Chiesa in onore ai Santi Pietro e Paolo e all’interno ammiriamo la “Madonna che si apre” statuetta della Vergine risalente al 1300 con la particolarità della cavità con la Trinità nel grembo.
Scendiamo sulla piazza del Castello con la sua enorme fontana, dietro la quale fanno capolino il castello costruito nel 700 e la cappella in onore ad un famoso Santo locale.
Fu proprio Eguisheim, infatti, a dare i Natali a quello che divenne prima Papa e poi San Leone IX che segnò il suo pontificato con l’instaurazione del celibato per i prelati e la battaglia con i Normanni. La cappella, in stile neo-romanico con elementi che ricordano una chiesa ortodossa conserva due reliquie del Santo i cui resti riposano a Roma nella Basilica di San Pietro.
Seguendo i validi consigli della bussola gastronomica che mi accompagna entriamo nel cortile di quella che si rivela essere una casa vinicola. Qui Matthieu, rappresentante della dodicesima generazione di una famiglia che da più di tre secoli ha il vino nel proprio Dna ci da il benvenuto in quest’antica casa costruita nel 1684 che trasuda storia e passione per la terra.
Nel cuore dei vigneti dell’Alto Reno e della celebre “route des vins” la famiglia Ginglinger dispone di quindici ettari di vigne su tre comuni che producono ottimi vini d’Alsazia certificati biologici che vanno dal Riesling al Pinot Bianco passando dal Sylvaner al Gewurztraminer senza dimenticare qualche rosso.
Non è un caso se l’Alsazia è la culla dei vini francesi. Qui infatti milioni di anni fa c’era uno dei più imponenti massicci montuosi esistenti in Europa, oggi al suo posto la piana del Reno con i sedimenti di queste antichissime montagne che formano il mosaico di diversi strati (calcare, arenaria, argilla) che fanno la ricchezza di questo territorio. Oltre a ciò la posizione geografica è protetta dalle eccessive precipitazioni che vengono bloccate dai Vosgi ad ovest e dalla foresta nera ad est ma la cui acqua alimenta le falde acquifere della regione.
Salutiamo Eguisheim con le sue case in fiore e sulla strada verso la nostra prossima destinazione veniamo letteralmente avvolti dai vigneti con il loro ventaglio di colori autunnali.
Qui tutte le foto di Eguisheim
Dove mangiare: Se cercate un tipico ristorante dall’atmosfera e gastronomia alsaziana che non sia una trappola per turisti l’Auberge des trois chateaux (26 grande rue) fa al caso vostro.
Dove dormire: Dove una volta c’erano le mura difensive, l’Auberge du rempart (3 rue du rempart sud) a conduzione familiare ha camere spaziose con vista sulle stradine del centro.