In America, uno studio condotto dai ricercatori dei prestigiosi Massachusetts Institute of Technology (MIT) di Boston e della Harvard University delinea nuove responsabilità della Volkswagen, peraltro ammesse pubblicamente e ripetutamente dopo la denuncia dell’Environmental Protection Agency Epa. La ricerca rivela come alle maggiori emissioni dei 482.000 veicoli diesel sui quali era montato il software che manipolava le emissioni sarebbe ascrivibile il “contributo diretto a 60 morti premature negli Stati Uniti”. L’analisi, informa una nota, è stata condotta in maniera rigorosa e scientifica: sono stati calcolate le emissioni in eccesso (fino a 40 volte oltre il limite consentito), moltiplicate per il numero di veicoli venduti tra il 2008 ed il 2015 e per la loro percorrenza; il dato è stato incrociato con la densità della popolazione ed i vari fattori di rischio.
Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Environmental Research Letters. Steven Barrett, il responsabile della ricerca, ha spiegato che essa è imparziale è dovrebbe consentire alle autorità di valutare meglio gli effetti dell’azione di Volkswagen. L’aspetto inquietante è che, di fatto, MIT e Harvard University hanno accertato che le emissioni delle auto conducono a morti più veloci. Perché i veicoli con il software incriminato disperdevano nell’aria le stesse sostanze di tutti gli altri, ma in quantità maggiori a quelle consentite. Di fronte a questo studio è ragionevole chiedersi che danni provochino le diffusissime vetture a benzina con motori dalle cilindrate anche doppie rispetto alle unità diesel o i robusti pick-up che pesano almeno il doppio i un veicolo normale.
La ricerca spiega che le maggiori emissioni del quasi mezzo milione di auto tedesche accorcia la vita tra i 10 ed i 20 di 60 persone. Se la Volkswagen completa adeguamento il richiamo entro la fine del 2016, dice lo studio, saranno evitate altre 130 morti premature. Se, al contrario, non dovesse intervenire, vengono stimate ulteriori 140 vittime precoci. Inoltre, i ricercatori di Harvard e Boston hanno stimato 31 casi di bronchiti croniche e 34 accessi in ospedale per problemi respiratori e cardiaci. Complessivamente sono stati calcolate 120.000 giornate lavorative in condizioni non ottimali (incluse le assenze) e previsti 210.000 giorni con sintomi di ridotta capacità respiratoria. In termini economici, sono state ipotizzate spese sanitarie per 450 milioni di dollari, ma se la messa a norma verrà completata entro la fine del prossimo anno, Volkswagen può evitare che le vengano imputati altri 840 milioni di costi sociali e medici.