Prima ha sparato contro il finestrino della macchina e poi ha inseguito la vittima per 80 metri e l’ha finita con un colpo di pistola dopo che è caduta a terra. L’agente di polizia locale di Segrate Salvatore Empoli è stato arrestato dai carabinieri del nucleo operativo di Monza con l’accusa di aver ucciso il litografo di 53 anni Gianfranco Ambrosini la sera del 30 ottobre a Bussero (Milano). Alcuni testimoni lo hanno visto litigare poco prima fuori da un bar, davanti al quale era stata notata anche la vittima.
In casa di Empoli sono state trovate tre pistole, tutte regolarmente detenute. Quella sequestrata, e che viene ritenuta l’arma del delitto, era nascosta in un portaombrelli. Le altre due erano sul letto. Nessuna sarebbe quella di ordinanza. Empoli, secondo quanto si apprende, avrebbe ammesso solo di essere andato nel bar di Bussero e di aver litigato con un uomo.
Sul posto dell’agguato sono stati trovati sei bossoli calibro 7×65, ma non è ancora chiaro quanti abbiano raggiunto la vittima. Dai primi accertamenti dei carabinieri di Cassano D’Adda la modalità sembra quella dell’esecuzione. Ambrosini è stato avvicinato mentre era a bordo della proprio Volkswagen Golf in viale Europa e poi è stato finito pochi metri più avanti dopo aver tentato una fuga. La vittima era separata e con un figlio. Da qualche tempo era disoccupato. I militari stanno controllando alcune voci che riferiscono di uso di droga da parte della vittima ma non ci sono ancora conferme.
Secondo le prime ricostruzioni, Ambrosini avrebbe parcheggiato la sua Golf del 1995 accanto al marciapiede in viale Europa e poi avrebbe atteso all’interno. L’aggressore ha invece sparato da fuori, come dimostrano il finestrino infranto e i pezzi trovati sul sedile. Il litografo a quel punto però è riuscito a uscire dall’abitacolo e a percorrere circa 80 metri inseguito dall’assassino fino a quando è caduto inciampando in un cordolo. Una volta a terra è stato finito con un altro colpo (sul posto è stato trovato un solo bossolo).
Ambrosini aveva avuto contatti con la giustizia in tre occasioni: nel 2006 la moglie lo ha denunciato per maltrattamenti in famiglia poco prima della separazione (denuncia a piede libero), nel 2008 è stato fermato per guida in stato di ebbrezza e nel 2009 per guida senza patente. I testimoni che hanno chiamato il 118 hanno detto di aver sentito molti colpi attorno alle 22.14 e di aver visto una figura (probabilmente uomo) scappare su un’auto.