La Mens Sana, a un anno dal fallimento e neopromossa in Serie A-2, ha rinnovato la squadra. Per poterlo fare ha scelto di sperimentare un innovativo metodo di investimento: "E' esentasse e non ci sono costi di entrata e di gestione, non ci sono bolli né patrimoniali"
Dal fallimento ai diamanti. La Mens Sana, la principale società di basket di Siena, sta per annunciare l’ingaggio di Chris Roberts: l’arrivo della guardia diventerà realtà grazie all’intervento di uno sponsor, che pagherà lo stipendio del giocatore in pietre preziose. La squadra, neopromossa in A-2 a un anno dal fallimento, ha stretto un accordo con la Diamond Private Investment, che da partner è diventata secondo sponsor. La società pagherà Roberts con un investimento in diamanti, che poi il giocatore deciderà come e quando convertire in valuta.
La Mens Sana, nonostante la rapida risalita dell’ultimo anno, non si sarebbe potuta permettere l’arrivo di Roberts perché sta ancora cercando il suo main sponsor. Ma lo staff tecnico è di livello: Alessandro Ramagli allenerà una squadra che ruoterà intorno a Dane DiLiegro e Darryl Bryant, capocannoniere del campionato ceco. Per realizzare tutti i tasselli di questo rinnovamento da Serie A il presidente Lorenzo Marruganti ha deciso di scommettere su questa nuova forma di investimento. “Quello che abbiamo realizzato è un’assoluta novità nel panorama sportivo nazionale ed internazionale – ha detto Maurizio Sacchi, amministratore delegato della Dpi – Potrebbe rappresentare una valida forma di investimento per il futuro dei giocatori”.
La Diamond Private Investment è una società marchigiana che punta all’internazionalizzazione: ha già avviato un progetto in Svizzera e nel Regno Unito, ma l’obiettivo è espandersi anche nei mercati francese, tedesco e russo. L’azienda, che tra il 2013 e il 2014 è cresciuta del 218% e lo scorso anno ha fatturato 70 milioni di euro, da dieci anni si occupa di diamanti. Una forma strana di investimento? “No, è un investimento in un bene reale, regolamentato da circolari di Banca d’Italia e Consob – spiega la Dpi – Il valore è determinato da una quotazione basata su caratteristiche certe e cresce costantemente di 1,5-2% oltre l’inflazione annua. E’ esentasse e non ci sono costi di entrata e di gestione, non ci sono bolli né patrimoniali”.