Un folle inseguimento con la polizia della contea di Douglas, avvenuto a marzo 2014 a Longmont, è costato al 30enne pregiudicato Ryan Stone una condanna esemplare a 160 anni di carcere. Ryan aveva messo sotto scacco un’intera città con la sua fuga a più di 150 km/h durante la quale si è macchiato di diversi crimini come abuso di minori, furto plurimo d’auto e tentato omicidio di un agente di polizia. La vicenda ha inizio in una stazione di servizio dove il ladro compie il suo primo furto: un SUV nel quale era presente, seduto nel sedile posteriore, un bambino di 4 anni (min 0:48). Ryan non si è accorto da subito di aver con sé un bambino ma è proprio questo piccolo dettaglio a compromettere completamente la sua situazione, trasformandolo da semplice ladro a sequestratore. La polizia, allertata dalla mamma del bambino, si mette subito sulle sue tracce. Ma Ryan non ha intenzione di arrendersi. Appena possibile abbandona il SUV e ruba altre due auto (min 0:47). Durante l’inseguimento – spesso, contromano – investe un ufficiale di polizia (min 1:44) rompendogli le gambe in 20 parti differenti. Poi, finalmente, la sua corsa termina e viene tratto in arrestato. A peggiorare la sua situazione, la registrazione dell’incontro avvenuto con la moglie in carcere (v. inizio video) dove Ryan, senza il benché minimo rimorso, mostra il suo orgoglio per essere finito sui media nazionali e internazionali. Così, la scelta del giudice di condannarlo a 160 anni di carcere (video tratto dal The Denver Channel)
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