Si è chiuso l'evento che ha attratto centinaia di visitatori, appassionati di musica, operatori del settore, giornalisti e semplici curiosi. Ma per quanto riguarda la prossima edizione, è ancora presto per parlare di "ottimismo". "Non è ancora stato deciso nulla sull'assegnazione dei fondi", spiega Antonio Princigalli, organizzatore del Medimex
“Risultato oltre le aspettative”. È la prima frase che ci dice Antonio Princigalli, coordinatore di Puglia Sounds e organizzatore del Medimex, il Salone dell’innovazione musicale che si è svolto lo scorso weekend a Bari.
Una soddisfazione che è comprensibile, visto che l’enorme padiglione della Fiera del Levante che ha ospitato l’evento è stato preso d’assalto da migliaia di visitatori, appassionati di musica, operatori del settore, giornalisti e semplici curiosi. E in effetti il programma era così fitto di appuntamenti, diversi e a volte lontanissimi tra loro, che ce n’era davvero per tutti i gusti.
La forza del Medimex sta tutta lì, nella capacità di mettere insieme nomi, suggestioni ed eventi che abbracciano tutto l’enorme spettro delle realtà musicali: da Brian Eno (a sorpresa apprezzatissimo anche dai più giovani) a The Kolors, da Vinicio Capossela a Lorenzo Fragola. E in mezzo, tutte le realtà, anche minori, di un settore che è anche economico e occupazionale, e non solo artistico e culturale.
Lo slogan di quest’anno (“La Musica è Lavoro”) ha voluto porre l’accento proprio sull’industria musicale come settore produttivo, creatore di ricchezza e di occupazione, in un periodo difficile per l’intero sistema economico italiano e internazionale.
Dalle major alle piccole etichette indipendenti, dalla stampa di settore a ingegnosi inventori di nuovi modi di fare musica, la musica italiana si è presentata nel migliore dei modi ai tanti che hanno voluto dare un’occhiata esserci.
Il successo di quest’anno, però, non mette al riparo da dubbi e incertezze per quanto riguarda la prossima edizione. È ancora Antonio Princigalli a tenere i tanti fan del Medimex con il fiato sospeso: “Il Medimex riceve fondi europei che proprio quest’anno vanno riassegnati. In Puglia c’è una nuova giunta regionale e ancora non è stato deciso nulla”. C’è il rischio che il Medimex non si faccia o che non si faccia a Bari? “Non parlerei di rischi – aggiunge Princigalli-, ma ancora non sappiamo nulla. Prima di mostrare ottimismo aspetterei qualche mese”.
Di certo sarebbe un peccato, per Bari, perdere un evento di questa portata, che ormai ha conquistato un notevole prestigio internazionale. La politica a volte è miope, si sa, ma non sapere vedere le potenzialità di un evento come il Salone dell’innovazione musicale è già un’occasione mancata.
(Immagine tratta dalla pagina Facebook di Medimex)