L’antefatto è stata la lettera inviata al presidente della Rai Monica Maggioni. Poi la giunta comunale di Napoli, guidata dal sindaco Luigi de Magistris, ha deciso di querelare Massimo Giletti che domenica 1 novembre, nel corso de L’Arena su Rai1 aveva parlato della città partenopea. Criticandola. L’aveva definita “indecorosa in alcuni punti” e “abbandonata. Se lei esce dalla stazione centrale trova solo immondizia in tutti i vicoli”. E ai microfoni de La Zanzara, pur precisando di “amare Napoli”, aveva ribadito la sua posizione: lì c’è degrado. La giunta partenopea ha quindi deciso all’unanimità “di chiedere un risarcimento danni milionario da destinare al miglioramento dell’igiene urbana cittadina“. E con la delibera ha voluto “interpretare il sentimento di indignazione che, in città, sui media e sui social network, si è diffuso da domenica sera dopo le denigratorie dichiarazioni del conduttore”.
La lettera alla presidente Rai: “Stereotipi infamanti, conduzione indecente” – L’intenzione di ricorrere a vie legali era già stata anticipata nella lettera scritta da de Magistris a Monica Maggioni, in cui spiegava che nel corso della trasmissione “Napoli è stata denigrata e ne sono stati evidenziati i soliti stereotipi infamanti“. Il sindaco specificava poi di non volere contestare il diritto di cronaca “né quello di critica – che è sempre stimolante ed insostituibile – e non nego le difficoltà che attraversano il nostro territorio, nel quale, come in altre città europee e mondiali, convivono lati oscuri e parti positive”. In più, ha definito la conduzione di “indecente, faziosa”, spiegando di riservarsi “ogni azione a tutela di Napoli, dei suoi abitanti e dell’Amministrazione che ho l’onore di guidare”.
Fico (Vigilanza Rai): “Trasmissione ha voluto seguire la chiave del sensazionalismo” – Il presidente della Commissione di Vigilanza Rai Roberto Fico ha annunciato di volere sottoporre con un’interrogazione ai vertici Rai e al direttore di Rai Uno. La puntata per Fico “resta l’ennesima occasione mancata per fare servizio pubblico“, visto che “era incentrata sulla vicenda dei biglietti omaggio per consiglieri e amministratori locali, salvo poi trasformarsi in altro: una indecorosa bagarre ai cui toni accesi ha contribuito lo stesso Giletti perdendo le staffe, togliendo la parola agli interlocutori e attaccando senza ragione la città”.
Secondo l’esponente del M5S, inoltre, “non si possono lasciare le argomentazioni nelle mani del Salvini di turno (che era ospite de L’Arena, ndr) che dispensa slogan senza sapere nulla di Napoli e del sud. Si sarebbe dovuto strutturare il programma in modo diverso affinché alle sterili accuse del leghista si potesse controbattere con maggiore serenità e tranquillità”. La trasmissione, però, ha voluto seguire “la chiave del sensazionalismo a tutti i costi, del bagarre show in cui tutti urlano, nessuno ascolta e, soprattutto, non si fornisce ai cittadini uno spazio di confronto, approfondimento e informazione degno del servizio pubblico”.