C’è un dossier che avvelena l’unica amministrazione a guida M5S in provincia di Napoli e insinua pesanti sospetti sul sindaco di Quarto, l’avvocato Rosa Capuozzo. Ne parla il quotidiano Mattino: dieci pagine, firmate da un privato, inviate ai capigruppo dell’opposizione all’insaputa l’uno dell’altro, in cui si accusa la famiglia della signora Capuozzo di vivere e lavorare in uno stabile abusivo e di aver presentato una domanda di condono con data non combaciante con un rilievo fotografico.
Si tratta della palazzina che comprende la casa, la tipografia del marito del sindaco – oggetto di una precedente polemica: stampa i manifesti istituzionali del Comune di Quarto sin dalle precedenti giunte e ha continuato a farlo anche con l’attuale – e l’ufficio legale Capuozzo. Nel dossier dettagliato si ricostruisce la storia dello stabile e della pratica con minuzia di particolari, asserendo che non è condonabile perché realizzato in una data incompatibile con il condono Berlusconi. A sostegno di questa tesi, che ovviamente è solo una denuncia e come tale va riscontrata, si allega una aerofotogrammetria del 12 maggio 2013: una foto scattata dall’alto proprio in quella zona.
Nel dossier c’è anche l’integrazione della domanda di condono edilizio a firma Ignazio Baiano, il coniuge della signora Capuozzo, con un certificato di idoneità statica redatto dall’ingegnere Rosario Altamonte, l’indagato a piede libero numero 11 di una corposa ordinanza del Gip di Napoli Alberto Capuano ed eseguita il 16 giugno 2014 nei confronti di quattro persone, con annesso maxi sequestro di numerosi immobili. Il culmine di un’inchiesta della Dda sulle infiltrazioni del clan Polverino nelle attività edilizie di Marano, Quarto e altri comuni dell’hinterland napoletano.
Uno dei capigruppo, Luigi Rossi, leader di una lista civica, ha portato la sua copia del dossier ai carabinieri e poi l’ha reso pubblico. “Anche se siamo di fronte a una mera denuncia e non ci sono certezze su eventuali ipotesi di reato, il sindaco dovrebbe immediatamente dimettersi”. Capuozzo non ci pensa proprio: “Su di me solo fango”. Il segretario dem di Napoli, Venanzio Carpentieri, si dichiara “sconcertato: il sindaco faccia chiarezza o ne tragga le conseguenze”. A Quarto il Pd non è presente in consiglio comunale: la lista fu esclusa dalle elezioni per vizi formali.