“Gli interventi di ammodernamento e miglioramento dell’Autostrada Salerno Reggio Calabria (A3) sono stati pari a un impegno, nel corsi degli anni, di oltre 8 miliardi e 233 milioni di euro e 7 miliardi sono già spesi. Guardando ai chilometri, ne rimangano 58 di cui 16 già finanziati. Quindi, nessuna riduzione di finanziamenti per la Salerno – Reggio Calabria“. Così il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio, durante il question time alla Camera, risponde a un’interrogazione del deputato di Forza Italia, Roberto Occhiuti, che gli ha chiesto lumi sulle recenti dichiarazioni del presidente dell’Anas, Gianni Vittorio Armani. Quest’ultimo, nei giorni scorsi, ha annunciato lo stop degli investimenti per il rifacimento della Salerno–Reggio Calabria e della strada statale 106 Taranto-Reggio Calabria, tristemente nota come “la strada della morte”. Delrio nega che ci sarà un definanziamento per le grandi opere che riguardano l’ammodernamento delle due strade: “Anzi, i soldi saranno tutti spesi in maniera più celere, se le soluzioni progettuali ritenute più idonee verranno approntate alla svelta. La revisione progettuale fa parte di quella strategia di project review, cioè della valutazione di impatto dei soldi spesi e di come vengono spesi e di uno Stato più attento a iniziare e completare le opere con i costi e i tempi giusti. L’approccio di Anas” – conclude – “è quello di fare opere sicure, ammodernate, fruibili ma non faraoniche, che spesso non sono arrivate alla fine. La revisione del progetto non comporterà riduzione di finanziamenti, anzi favorirà il compimento definitivo del progetto”. Non ci sta la deputata di Forza Italia, Jole Santelli, che insorge: “Signor ministro, mi aspettavo che oggi in quest’Aula lei smentisse platealmente le parole del presidente dell’Anas. E invece le sta confermando. Qui non giochiamo con le parole. Non è un problema di adeguamento, ma stiamo parlando di nuovo tracciato sulla A3 e revisione della strada statale 106. E’ necessario un nuovo tracciato, perché gli ultimi 40 km da lei citati sono il tratto più pericoloso in assoluto dell’intera A3”. E aggiunge: “L’Anas ha sempre sostenuto che con le strutture attuali non è possibile garantire alcuna sicurezza. Noi vogliamo un nuovo tracciato, non una manutenzione straordinaria. Lei sta parlando di uno scippo e di una rapina che sarebbero terribili se dovessero avvenire. E’ gravissimo per l’intera Calabria e per l’intero Sud. E noi non ve lo consentiremo. Le impediremo questa ennesima rapina nei confronti della Calabria”
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