L'indagine sulla manifestazione organizzata dalla Provincia allora guidata dal presidente del Consiglio era partita da uno dei tanti esposti del dipendente del Comune di Firenze Alessandro Maiorano
E’ stata archiviata l’inchiesta sulle spese della Provincia di Firenze per le iniziative legate alla manifestazione del “Genio Fiorentino“, organizzata durante il mandato dell’allora presidente dell’ente Matteo Renzi. Nel decreto del giudice per le indagini preliminari a cui ha fatto riferimento l’edizione di oggi del Corriere Fiorentino si legge che Renzi “non si è intascato denaro, anche se ha avuto un ritorno di immagine, ma ciò non ha rilevanza penale”.
L’indagine era nata da uno degli esposti del dipendente comunale di Firenze, Alessandro Maiorano: molti di questi sono stati già archiviati. Altri fascicoli, tutti partiti da esposti di Maiorano, sono ancora aperti senza indagati né ipotesi di reato. Nell’elenco dei presunti sperperi denunciati da Maiorano, era finito anche un viaggio di Renzi negli Stati Uniti.
Le ipotesi di reato presentate nell’esposto da Maiorano e verificate da Guardia di Finanza e Procura di Firenze sono state peculato, abuso d’ufficio e corruzione in concorso con i componenti della giunta provinciale dal 2005 al 2009 e alcuni funzionari “per aver eseguito centinaia di deliberazioni”. La Procura, in realtà, aveva aperto un fascicolo a carico di ignoti e senza ipotesi di reato. Il pm Luca Turco poi ha chiesto l’archiviazione che è stata accolta, nei giorni scorsi, dal gip. Quegli accertamenti della Procura, aggiunge il Corriere Fiorentino, sono stati oggetto però anche di un’inchiesta della Corte dei Conti per un eventuale danno erariale.
Maiorano, anche in questo esposto, era tornato sulla vicenda della casa pagata dall’amico imprenditore Marco Carrai all’allora sindaco Renzi. Ma anche quell’accusa, già archiviata dal tribunale mesi fa, è finita nel nulla. Per il giudice Maiorano “propone sospetti, in pratica sollecita una ricerca di reati”.