Procedimento archiviato perché “l’operato del magistrato è stato assolutamente corretto”. Il Consiglio superiore della magistratura ha archiviato un procedimento aperto nei confronti del procuratore aggiunto di Bologna Valter Giovannini per incompatibilità ambientale con la città di Bologna, dopo la vicenda della farmacista Vera Guidetti.

L’11 marzo scorso la donna uccise la madre e poi si suicidò iniettandosi insulina. Sentita nei giorni precedenti come testimone da Giovannini e dalla polizia nell’ambito di un’indagine su un furto di gioielli, prima di uccidersi aveva scritto un biglietto in cui diceva che il procuratore aggiunto l’aveva trattata come una criminale e non le aveva creduto.

La decisione del Csm è stata depositata nei giorni scorsi ed è stata presa, secondo quanto si apprende, ritenendo “assolutamente corretto l’operato del magistrato”. La vicenda aveva creato polemiche, anche interne al Pd, dopo le interrogazioni del senatore Luigi Manconi al ministero della Giustizia per chiedere conto dell’operato di Giovannini e dopo che erano apparse scritte sui muri di Bologna in cui il pm era indicato come “un criminale”. Il procuratore aggiunto parlò di giorni che per lui erano di “indicibile sofferenza umana”

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