“E’ la legge di Stabilità del Partito della Nazione o del Partito democratico? Il Partito della Nazione non ha senso, non ci piace non esiste”. Roberto Speranza e Gianni Cuperlo, a nome della minoranza Pd, hanno presentato le proposte di modifiche alla Legge di Stabilità. “Non vogliamo stravolgere la manovra – precisa Cuperlo – ma i rilievi dei tecnici del Senato, della Corte dei Conti e della Banca d’Italia devono essere tenuti in considerazione”. La minoranza Pd si sofferma in particolare sul Mezzogiorno, sul tetto al contante e sulla Tasi: “Non possiamo regalare soldi a un miliardario che vive in centro e dare 100 euro a un pensionato che vive in periferia: è una cosa da Robin Hood al contrario”. E sull’ipotesi che il premier Matteo Renzi possa decidere di porre la fiducia al Senato sul testo della manovra, forte è la contrarietà: “Il Parlamento non è un passacarte, il bivio non può essere sempre tra ‘mi fai l’applauso a prescindere’ oppure ‘esci dal Pd'”