Sulla barca, salpata dalle coste turche, c'erano circa 15 persone. Il papà di uno dei due bimbi ha dovuto gettare il corpo del figlio in mare per salvare la famiglia. Tsipras: "Ciò che succede nel Mar Egeo è un crimine e deve essere fermato"
Due bambini sono affogati mentre si trovavano a bordo di una barcone al largo dell’isola di Kos. Il padre di uno dei due bimbi ha dovuto gettare in acqua il corpo del figlio di sei anni per salvare gli altri membri della famiglia. Sulla barca, salpata dalle coste turche, c’erano circa 15 persone: dieci sono state salvate dalla guardia costiera greca mentre altre quattro sono riuscite a raggiungere la riva a nuoto.
Intanto nell’isola di Lesbo, l’altra principale meta europea dei migranti in arrivo dalla Turchia, uno sciopero dei lavoratori del trasporto marittimo ha bloccato i traghetti carichi di persone che vogliono raggiungere il porto del Pireo.
“Ciò che succede nel Mar Egeo è un crimine e deve essere fermato. Oggi abbiamo avuto la sfortuna di vedere con i nostri occhi l’arrivo di un barcone, e ho visto in che misura l’attività criminale dei trafficanti sovraccarica le barche in modo da rendere più facile il naufragio”, ha affermato il primo ministro greco, Alexis Tsipras, in visita sull’isola di Lesbo insieme al presidente del Parlamento europeo, Martin Schulz. Già nei giorni scorsi, Tsipras aveva definito vergognosa la gestione dell’emergenza migranti da parte dell’Ue.