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Telecom in arrocco contro i soci francesi. Azioni di risparmio saranno convertite in titoli ordinari

L'operazione comporta la diluizione degli attuali azionisti, tra cui Vincent Bolloré e Xavier Niel che ha in portafoglio derivati corrispondenti, se esercitati, al 15% del capitale
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Telecom Italia gioca in difesa. Dopo un consiglio fiume durato otto ore, il consiglio di amministrazione ha dato il via libera alla conversione delle azioni di risparmio in titoli ordinari. L’operazione comporta la diluizione degli attuali azionisti di Telecom. E in particolare suona come un arrocco dopo l‘ingresso in scena dei due nuovi soci francesi, Vincent Bolloré che via Vivendi ha il 20% del gruppo, e Xavier Niel, che ha cumulato derivati corrispondenti, se esercitati, al 15% del capitale dell’ex monopolista.

L’operazione prevede la facoltà per i soci di risparmio di trasformare le azioni di risparmio in ordinarie nel rapporto di una ordinaria per ogni risparmio con l’aggiunta in contanti di 9,5 centesimi per azione. Alla fine del periodo di offerta, l’operazione, inizialmente facoltativa, diventerà obbligatoria con nel rapporto di 0,87 ordinarie per ogni titolo di risparmio senza il pagamento della quota in contanti. La conversione “è finalizzata alla semplificazione della struttura del capitale della società e all’incremento della liquidità e del livello di flottante delle azioni ordinarie”, ha spiegato una nota della società che ha evidenziato come la quota contanti rafforzerà anche la struttura patrimoniale.

La conversione delle risparmio era già nell’aria da tempo in casa Telecom. Se n’era già parlato durante la gestione di Marco Tronchetti Provera, ma poi l’opzione venne abbandonata perché avrebbe comportato la diluizione della holding di controllo Olimpia che in pancia aveva solo titoli ordinari. La questione è poi tornata d’attualità quando a comandare in Telecom c’era Telco, la cassaforte composta da Telefonica e dai soci italiani Intesa, Generali e Mediobanca. Ma per lo stesso motivo venne poi accantonata. Ora però che sono arrivati due soci francesi in forze, il consiglio ha pensato bene di procedere alla trasformazione. Anche perché in cda Bolloré non è ancora rappresentato nonostante la sua Vivendi sia di gran lunga il maggior azionista di Telecom. Tuttavia c’è da scommettere che il finanziere francese farà sentire il suo peso nell’assemblea straordinaria che dovrà approvare la conversione delle risparmio il prossimo 17 dicembre.

Telecom Italia gioca in difesa. Dopo un consiglio fiume durato otto ore, il consiglio di amministrazione ha dato il via libera alla conversione delle azioni di risparmio in titoli ordinari. L’operazione comporta la diluizione degli attuali azionisti di Telecom. E in particolare suona come un arrocco dopo l‘ingresso in scena dei due nuovi soci francesi, […]

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