Credevo di essere vegana e invece ero malata. Si potrebbe riassumere così l’esperienza di Jordan Younger, 25enne californiana famosa al web per il suo blog “The blonde vegan” (“La bionda vegana”). Un diario online che da pochi mesi ha preso un nome, forse meno accattivante, ma che rispecchia le scelte della giovane americana, ora “The balanced blonde” (“La bionda equilibrata“). Pagine dove Jordan racconta perché la dieta vegana la stava portando ad avere dei seri problemi fisici. “Le mie labbra erano blu, perdevo i capelli – spiega la 25enne in un’intervista al New York Post – la mia pelle era piena di macchie e non ho avuto le mestruazioni per sei mesi per carenza di vitamine”. Un dieta che per Jordan rischiava di essere fatale perché unita a un secondo tipo di disturbo: “Ero l’esempio da manuale di un malato di ortoressia”, una sindrome che l’Associazione per i disturbi alimentari Usa definisce come una “fissazione per i cibi sani”. Una mania che stava mettendo in serio pericolo la vita della blogger. A differenza di altri disturbi, infatti, nell’ortoressia l’attenzione non è concentrata sulla perdita di peso, ma sul consumo di alimenti considerati più salutari, come verdura, frutta e noci. Da qui, la scelta del veganesimo.
Tremante per la stanchezza e rannicchiata nel suo letto, la blogger cercava di evitare di sentire i morsi della fame. In quel periodo, nel 2013, Jordan Younger era impegnata a scrivere per il suo blog “The blonde vegan”, dove per un anno ha raccontato a oltre 70mila seguaci il rigore della sua dieta. “L’ossessione per quello che mangiavo riempiva ogni ora del giorno – ricorda l’ex vegana – e mi impediva di avere relazioni sociali e di svolgere qualunque tipo di attività”. Jordan ha iniziato a eliminare gli alimenti di origine animale quando aveva 23 anni, all’ultimo anno del college. Si concedeva solo frullati, verdure, semi e frutta, per un totale di 800 calorie al giorno. “Essere vegana sembrava la soluzione a tutti i miei problemi – scrive sul suo blog – Peccato che passavo le mie giornate a postare insalate su Instagram: non riuscivo più a fare altro”. Perché mangiare solo cibi vegetali? “All’inizio il mio corpo stava bene, avevo addirittura risolto alcuni problemi di stomaco e credevo di mangiare in modo etico e rispettoso di ambiente e animali”. Ma mentre cresceva la stanchezza e l’ossessione per il cibo, aumentava anche il suo profilo online di “combattente” vegana. Una popolarità difficile da abbandonare, che l’ha portata a ignorare i segnali del suo corpo.
Punto di svolta nel 2014, quando l’ex vegana ha confidato a un’amica di non avere le mestruazioni da sei mesi. Inoltre, “verdure grigliate e quinoa non mi soddisfacevano più come un tempo”, scrive ora la 25enne. Il tutto, unito a un “senso di spossatezza” che a tratti le impediva anche di uscire di casa. Da qui la scelta di mangiare un piccolo pezzo di salmone; poi la visita da un dietista le ha confermato che pesce e uova l’avrebbero aiutata ad aumentare i suoi bassissimi livelli di nutrienti.
È passato più di un anno da quando 25enne californiana ha abbandonato l’etichetta di vegana attraverso un post in cui ha spiegato la sua scelta ai suoi follower. Una mossa che le è costata insulti e minacce di morte: secondo alcuni “fondamentalisti” vegani, infatti, né lei né la sua famiglia avevano diritto di vivere. “È stato scioccante – racconta la blogger al New York Post – Questi episodi mi hanno fatto capire quanto possano sentirsi elitari alcuni membri del mondo vegano”. Altri hanno premiato la sua onestà, tanto che adesso il suo nuovo blog conta 350mila pagine viste, mentre i suoi follower su Instagram sono quasi raddoppiati, arrivando a 121mila.
Proprio a inizio novembre è stato pubblicato “Breaking Vegan”, il libro in cui racconta del passaggio da un’alimentazione vegana a una dieta a suo dire bilanciata. Ora Jordan mangia di tutto, “pesce, uova e qualche volta carne rossa”, racconta la californiana. Ha addirittura provato pasta e pizza in una recente vacanza in Italia. “Continuo a mangiare in modo etico ma ho scelto uno stile di vita privo di ogni tipo di restrizione – conclude Jordan sul blog – Rispetto chi sceglie di essere vegano e lo ammiro perché la dieta vegana può davvero funzionare ed essere equilibrata. Ma dobbiamo prestare attenzione al nostro corpo e il mio mi ha detto che il veganesimo non era per me. Questo è il punto: siamo tutti differenti”.