Il leader del Carroccio intervistato dalla Stampa mette in chiaro l'ordine degli interventi di domenica 8 novembre. Il presidente della Lombardia Maroni: "L'ex cavaliere crede di essere immortale". Il Mattinale di Fi: "Una scelta vincente manifestare insieme". Attacchi dagli ex azzurri, da Fitto a Formigoni: "Il centrodestra è morto"
Due leader e un solo palco. La sfida tra Matteo Salvini e Silvio Berlusconi per guidare il centrodestra andrà in scena nella piazza un tempo rossa di Bologna domenica 8 novembre. Sembra il gioco delle sedie alla festa del liceo: vincerà chi saprà prendere il controllo della scena, parlare più a lungo o semplicemente più incisivamente. Parte in vantaggio il leader del Carroccio che ha convinto l’ex Cavaliere a venire nella piazza che ha organizzato lui con le sue bandiere, ma la partita è ancora tutta da giocare. “Berlusconi ha fatto la scelta giusta”, ha detto Salvini in un’intervista a La Stampa, “finalmente l’opposizione si compatta per impedire a Renzi di continuare a disfare quello che vuole. L’organizzazione, certo, quella è leghista. Ma sul palco non ci saranno simboli di partito”. E alla fine sarà lui a chiudere dal palco per “dovere di ospitalità” e “se qualcuno storce il naso, peggio per lui”.
Se i due leader si giocano la partita quasi in solitaria, intorno dirigenti ed eletti dei gruppi politici cercano di schierarsi di conseguenza tra perplessità e tentativi di non contraddire i capi. “Voglio bene a Berlusconi”, ha commentato il presidente leghista della Regione Lombardia Roberto Maroni, “primo perché è presidente del Milan. Poi nella mia esperienza di governo con lui io ho fatto tutto quello che volevo fare senza che lui mi abbia mai impedito di farlo. Gli sono riconoscente. Detto questo: ci sono delle stagioni nella vita. Lui pensa di essere immortale“.
In casa Forza Italia dopo giorni di discussioni e riunioni hanno accettato la scelta come l'”unica strada possibile” per non scomparire e per non rischiare di restare fuori da una piazza importante a livello elettorale. Così il Mattinale, la nota politica dello staff Fi alla Camera, esulta: “Una scelta vincente. Berlusconi sarà ospite della Lega, in una manifestazione della Lega, che grazie al leader fondatore del centrodestra acquista una dimensione nuova. La Lega da sola avrebbe dato una bella spallata a Renzi. Insieme, Berlusconi con Salvini e la Meloni, staccano il biglietto per il governo prossimo delle città e del Paese”.
Chi attacca la scelta invece, è chi è rimasto fuori dal carro del nuovo centrodestra in formazione. “Matteo Salvini”, ha detto il leader dei Conservatori e Riformisti Raffaele Fitto, “dal suo punto di vista, fa bene e agisce in modo razionale. Chi invece agisce in modo irrazionale è Berlusconi, che si riduce a mascotte della Lega. Con l’ordine degli interventi a Bologna, Salvini gli ha già fatto capire chi comanda. A maggior ragione, serve la nostra manifestazione alternativa, per non lasciare senza voce liberali e moderati”. Così anche il senatore di Ap Roberto Formigoni: “Berlusconi si sottomette a #Salvini, 8/11 a Bologna muore ufficialmente il centrodestra e nasce destra estremista. C’è un vuoto pauroso da colmare. Coraggio!”.