Venivano acquistati tramite persone collegate ad agenzie di viaggio abusive alle quali si rivolgevano i clienti che poi li utilizzavano. Le indagini hanno coinvolto un centinaio di aeroporti in tutti e cinque contintenti
Acquistavano biglietti aerei falsi per finanziare organizzazioni criminali internazionali causando enormi perdite finanziarie alle compagnie aeree. E’ quanto ricostruito da un’operazione di polizia internazionale che ha portato alla denuncia di 137 persone: 108 in Europa, 15 in America Latina e 14 in Canada. In Italia i coinvolti sono 15 (tre a Milano Malpensa, una a Milano Linate, due a Cagliari Elmas, una a Bergamo Orio al Serio, una a Torino Caselle, tre a Napoli Capodichino, una a Roma Ciampino e tre a Roma Fiumicino). L’indagine denonimata “Global Airport Action” è partita dal Canada e poi si è allargata a un centinaio di aeroporti in 31 stati di tutti i continenti.
Nell’operazione hanno collaborato i circuiti Mastercard, Visa, American Express, Diners, Discover, Iata e Perseuss, con il supporto di Interpol, Europol, Ameripol, Frontex, Eurojust e Iata. I biglietti venivano acquistati tramite organizzazioni criminali collegati ad agenzie di viaggio abusive alle quali si rivolgevano i clienti che poi li utilizzavano. Secondo gli investigatori il sistema, oltre alla frode, forniva mezzi di trasporto illecito e generava fondi per il finanziamento della criminalità organizzata a livello internazionale.
“Una grande soddisfazione non solo per i risultati raggiunti dall’attività di intelligence ma anche per la consolidata partnership tra pubblico e privato realizzata dal Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni – ha dichiarato Roberto Sgalla, direttore delle Specialità della Polizia – È stato dimostrato ancora una volta che la cooperazione internazionale può avere un grandissimo impatto nella lotta contro la criminalità organizzata”. Soddisfatto anche il direttore di Europol, Rob Wainwright: “Questa operazione rappresenta il culmine di molti mesi di pianificazione meticolosa tra Europol, le agenzie di controllo delle frontiere, le compagnie aeree e le società di carte di credito”.