Sulla sanità “nessuna particolare criticità“. E pure i tagli a Inps e Inail sono “sostenibili”. Quanto alle risorse per i contratti degli statali, per sapere quanto possono aspettarsi come aumento netto i dipendenti pubblici dovranno attendere “un accordo quadro” sul rinnovo contrattuale. Sono le risposte del ministero dell’Economia ai rilievi dei tecnici del Senato su diversi articoli della legge di Stabilità. Il dossier inviato dal governo contiene anche alcuni pareri dell’Agenzia delle Entrate, la cui numero uno Rossella Orlandi in queste settimane è ai ferri corti con l’esecutivo sulla questione dei dirigenti dichiarati illegittimi. In particolare l’Agenzia si pronuncia sull’abbassamento al 4% dell’Iva per i giornali online, su cui il servizio Bilancio ha chiesto chiarimenti. La norma, è la conclusione delle Entrate, “è in contrasto con la normativa europea relativa all’Iva”.
Il livello del finanziamento sanitario per l’anno 2016, pur inferiore di 2,1 miliardi rispetto alle promesse, cresce di 1,3 miliardi rispetto al 2015, scrive la Ragioneria generale del Tesoro, “pertanto non risulterebbero particolari criticità sul piano finanziario” per il prossimo anno. Tanto deve bastare per soddisfare il servizio Bilancio di Palazzo Madama, che aveva osservato che il decremento rispetto alle cifre precedentemente fissate “potrebbe creare tensioni lungo la linea di finanziamento”. Nessuna preoccupazione neppure per la sforbiciata da 53 milioni prevista per “gli enti nazionali di previdenza ed assistenza sociale pubblici”: “Si ritiene che l’entità delle riduzioni possa essere sostenibile dagli enti in questione, tenuto conto dei processi di riorganizzazione tuttora in corso connessi all’accorpamento degli enti soppressi”. “Praticabili” senza problemi, poi, i tagli alle regioni, che ammontano per il triennio 2017-2019 a oltre 17 miliardi complessivi: “Sono riconducibili non solo al settore sanitario, ma anche alla razionalizzazione della spesa per l’acquisto di beni e servizi”, puntualizza la Ragioneria.
Per quanto riguarda i 300 milioni stanziati per lo sblocco dei contratti della pubblica amministrazione, i tecnici avevano chiesto di quantificare l’aumento in busta paga per singolo lavoratore, ma il Tesoro svicola spiegando che la cifra “è stata determinata in assenza di un accordo quadro sul costo del lavoro pubblico. Gli elementi di dettaglio potranno pertanto essere determinati in relazione alle unità di personale effettivamente risultanti in servizio nel periodo contrattuale 2016-2018, anche in applicazione delle disposizioni di contenimento delle facoltà assunzionali“. Infatti la Stabilità fissa un rigido tetto del 25% al turnover dei dipendenti pubblici.
In risposta a un’altra domanda dei tecnici del Senato arriva poi una sonora correzione: falso, secondo la Ragioneria, che l’importo dello sgravio contributivo medio per le nuove assunzioni a tempo indeterminato sia in media di 1.700 euro come calcolato dal servizio Bilancio. E’ invece di “circa 2.150 euro”, per cui “l’ipotesi numerica di contratti a tempo indeterminato beneficiari dell’incentivo per il 2016 (circa 1.000.000) può essere considerata prudenziale”.
Altro tasto dolente, altra puntualizzazione. Il servizio bilancio aveva notato che compensare l’eliminazione della Tasi sulle prime case e dell’Imu su imbullonati e terreni agricoli con l’aumento del fondo di solidarietà comunale “può determinare un irrigidimento dei bilanci” dei Comuni. Il Tesoro risponde che, anzi, grazie alla somma che sarà girata ai sindaci gli enti potranno beneficiare di “effetti positivi in termini di maggiore liquidità”. Questo anche se il rimborso che otterranno “è basato su una stima del gettito incamerato nell’arco del 2015, senza considerare il gettito potenzialmente incamerabile dai medesimi Comuni a fronte di aliquote fissate al massimo livello legislativamente consentito”. Perché prendere in considerazione questo secondo valore avrebbe significato che “si sarebbero dovute cercare coperture per circa 10 miliardi di euro“.
Infine, per quanto riguarda la clausola di salvaguardia – aumento automatico di accise su alcol e tabacco – che scatterà se gli introiti dalla voluntary disclosure saranno inferiori al previsto il Tesoro scrive che “ha finalità meramente prudenziale, volta soprattutto a fare una ulteriore garanzia ai competenti organismi a livello europeo”.