La storia dell’emergenza acqua a Messina prende una piega grottesca: i lavori non si possono fare perché mancano due autorizzazioni. L’Azienda meridionale acque, titolare di progetto di realizzazione di un bypass che serve a dare continuità alla condotta, è stata bloccata dal Corpo Forestale e dal sindaco di Calatabiano, in provincia di Catania. A mancare, in particolare, sono la dichiarazione di inizio lavori e il piano di sicurezza per i lavoratori. Il presidente dell’Amam Leonardo Termini assicura di aver pronti i documenti per sbloccare i lavori.

La Protezione civile assicura che dall’inizio dei lavori il bypass verrà completato in una settimana e in serata la struttura commissariale ha fatto sapere che “sono stati avviati i lavori di realizzazione della condotta provvisoria che consentirà di riportare l’acqua del Fiumefreddo nelle tubazioni di Messina”. “Tutto procede come stabilito dal cronoprogramma – afferma il commissario delegato per l’emergenza idrica a Messina, Calogero Foti – e domattina (mercoledì, ndr), con la piena collaborazione di tutte le componenti interessate, i lavori proseguiranno secondo quanto previsto”. Ma è l’ultimo capitolo di una vicenda drammatica, con la città che è arrivata al 17° giorno di emergenza acqua.

Intanto sono 38 le autobotti che operano per la distribuzione dell’acqua alla popolazione. Oltre ai già individuati 11 punti fissi, le autobotti si muovono con priorità sulle scuole e sui presidi sanitari che ne hanno fatto richiesta e, successivamente, si passa al rifornimento dei condomini. Alle autobotti, si aggiungono 2 pick-up per la distribuzione dell’acqua a fondo Galletta e Puntale Arena. Diecimila sono, invece, le buste d’acqua confezionate dagli appositi macchinari che saranno consegnate porta a porta a soggetti fragili (anziani, disabili) con l’utilizzo di 6 pick-up e l’impiego del volontariato di protezione civile.

Nel quartiere Lombardo, dove l’approvvigionamento idrico in questi giorni è stato tra quelli che hanno avuto maggiori difficoltà, i vigili del fuoco stanno operando per rifornire i serbatoi privati allocati in postazioni più alte. Il flusso di alimentazione dei serbatoi principali dell’acquedotto cittadino si mantiene su valori di circa 600 litri al secondo provenienti da Alcantara, Santissima e pozzi cittadini, cui si aggiungono i 5mila metri cubi che nelle prossime 36 ore saranno pompati nel serbatoio di Torre Vittoria dalla nave cisterna già attraccata. A Calatabiano sono arrivati i materiali, tubi e picchetti, ma i lavori di tracciamento della pista dove dovrà essere posata la nuova condotta sono stati subito fermati. Mancano due carte.

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