Matteo Renzi dice di aver resistito a due spallate arrivate nel fine settimana, forse sopravvalutando il significato della fondazione di Sinistra Italiana al teatro Quirino di Roma e la manifestazione del centrodestra con circa 20mila partecipanti in piazza Maggiore a Bologna. In realtà lo sguardo del presidente del Consiglio dovrebbe rivolgersi da un’altra parte. Per la seconda settimana consecutiva i sondaggi infatti danno vincente il Movimento Cinque Stelle in un eventuale ballottaggio con il Pd alle Politiche. Secondo l’istituto Emg per il TgLa7, infatti, finirebbe 51,7 a 48,3. Il sorpasso (virtuale) era già avvenuto la scorsa settimana, qui la notizia è che la forbice si allarga di oltre un punto (1,1) in sette giorni. Come sempre in materia di sondaggi servono le dovute cautele, innanzitutto perché le elezioni nazionali sono lontane nel tempo di due anni e mezzo (certo ci sono le amministrative di Roma, Milano e Napoli tra 6 mesi), ma poi anche per il fatto che esiste in sondaggi come questo un margine di errore del 3 per cento. Terza variabile: gli indecisi, che Emg valuta al 17,2 per cento. Non si tratta degli astensionisti (42%), ma di chi non ha ancora deciso, appunto, chi scegliere una volta ai seggi.
L’altro elemento importante dei sondaggi degli ultimi giorni, anche se in qualche modo prevedibile, è il risultato dell’analisi sull’eventuale flusso di voti a favore del M5s tra il primo e il secondo turno. Emerge dai dati Emg che il contributo significativo (e forse decisivo) per la vittoria dei grillini nei confronti del Pd arriverebbe dagli elettori di destra, Lega Nord e Fratelli d’Italia tanto per fare nomi e cognomi.
Secondo l’istituto diretto da Fabrizio Masia al secondo turno sceglierebbero il M5s il 22% degli elettori di Forza Italia, il 30 per cento degli elettori di Fratelli d’Italia e addirittura il 44 per cento degli elettori della Lega Nord. E ancora più sorprendente è vedere una dinamica simile ma rovesciata, stando a un’analisi condotta a ottobre da Demos per Repubblica. Secondo l’istituto guidato da Ilvo Diamanti in uno scontro finale al ballottaggio il Pd vincerebbe su un listone di centrodestra 52 a 48: un quarto di chi al primo turno vota Cinque Stelle, al secondo turno sceglierebbe il candidato di Lega Nord, Forza Italia e Fratelli d’Italia.
Per paradosso Pd e Matteo Renzi devono sperare che i partiti di centrodestra si uniscano e superino – come sperano Matteo Salvini e Silvio Berlusconi – proprio il M5s in modo da accedere al ballottaggio. In una sfida tra democratici e un listone di centrodestra, infatti, non ci sarebbe gara: 52,5 a 47,5, anche se anche in questo caso, rispetto a una settimana, si riduce il distacco dello 0,4.
Il punto di partenza è senza dubbio il periodo di grazia dei Cinque Stelle (teoricamente preoccupante per Renzi). Emg per il TgLa7 segnala un ulteriore aumento e un valore che sfiora il 28 per cento. Index Research per Piazzapulita, in un sondaggio diffuso la scorsa settimana, aveva fissato il M5s addirittura al 28,7, a soli tre punti di distanza dal Partito democratico. Ixè per Agorà, venerdì scorso, calcolava il 27,5. Queste le ultime rilevazioni sul Movimento. Il Pd invece oscilla tra il 30,5 e il 32 in una situazione, peraltro, che la sinistra del partito definisce di “isolamento” visto che i rapporti con Sinistra Italiana sono già pessimi.
Per quanto riguarda le liste, secondo Emg, il Partito democratico questa settimana si attesta al 31,6 per cento (con un calo dello 0,6 in una settimana), davanti al M5s al 27,7 (+0,4). Terzo partito è ancora la Lega Nord (14,4, +0,3), mentre l’unico altro partito in doppia cifra è Forza Italia (11,8, +0,1). Supererebbero la soglia di sbarramento per l’ingresso in Parlamento Fratelli d’Italia (5%, -0,2) e Sel (3,4, +0,1). Torna in allarme Area Popolare (Ncd e Udc) che sarebbe sotto la soglia: 2,8 (-0,3). E’ ancora presto, invece, per misurare Sinistra Italiana (di cui Sel rappresenta comunque un pezzo).
Politica
Sondaggi, il M5s al ballottaggio allunga sul Pd: più 1,7%. Anche grazie ai voti di Lega Nord e Fratelli d’Italia
I Cinque Stelle sfiorano il 28 per cento, il Partito democratico resta intorno al 32. Al secondo turno il 44% degli elettori leghisti sceglierebbe il Movimento. Renzi la spunterebbe, invece, in una sfida finale contro un listone di centrodestra
Matteo Renzi dice di aver resistito a due spallate arrivate nel fine settimana, forse sopravvalutando il significato della fondazione di Sinistra Italiana al teatro Quirino di Roma e la manifestazione del centrodestra con circa 20mila partecipanti in piazza Maggiore a Bologna. In realtà lo sguardo del presidente del Consiglio dovrebbe rivolgersi da un’altra parte. Per la seconda settimana consecutiva i sondaggi infatti danno vincente il Movimento Cinque Stelle in un eventuale ballottaggio con il Pd alle Politiche. Secondo l’istituto Emg per il TgLa7, infatti, finirebbe 51,7 a 48,3. Il sorpasso (virtuale) era già avvenuto la scorsa settimana, qui la notizia è che la forbice si allarga di oltre un punto (1,1) in sette giorni. Come sempre in materia di sondaggi servono le dovute cautele, innanzitutto perché le elezioni nazionali sono lontane nel tempo di due anni e mezzo (certo ci sono le amministrative di Roma, Milano e Napoli tra 6 mesi), ma poi anche per il fatto che esiste in sondaggi come questo un margine di errore del 3 per cento. Terza variabile: gli indecisi, che Emg valuta al 17,2 per cento. Non si tratta degli astensionisti (42%), ma di chi non ha ancora deciso, appunto, chi scegliere una volta ai seggi.
L’altro elemento importante dei sondaggi degli ultimi giorni, anche se in qualche modo prevedibile, è il risultato dell’analisi sull’eventuale flusso di voti a favore del M5s tra il primo e il secondo turno. Emerge dai dati Emg che il contributo significativo (e forse decisivo) per la vittoria dei grillini nei confronti del Pd arriverebbe dagli elettori di destra, Lega Nord e Fratelli d’Italia tanto per fare nomi e cognomi.
Secondo l’istituto diretto da Fabrizio Masia al secondo turno sceglierebbero il M5s il 22% degli elettori di Forza Italia, il 30 per cento degli elettori di Fratelli d’Italia e addirittura il 44 per cento degli elettori della Lega Nord. E ancora più sorprendente è vedere una dinamica simile ma rovesciata, stando a un’analisi condotta a ottobre da Demos per Repubblica. Secondo l’istituto guidato da Ilvo Diamanti in uno scontro finale al ballottaggio il Pd vincerebbe su un listone di centrodestra 52 a 48: un quarto di chi al primo turno vota Cinque Stelle, al secondo turno sceglierebbe il candidato di Lega Nord, Forza Italia e Fratelli d’Italia.
Per paradosso Pd e Matteo Renzi devono sperare che i partiti di centrodestra si uniscano e superino – come sperano Matteo Salvini e Silvio Berlusconi – proprio il M5s in modo da accedere al ballottaggio. In una sfida tra democratici e un listone di centrodestra, infatti, non ci sarebbe gara: 52,5 a 47,5, anche se anche in questo caso, rispetto a una settimana, si riduce il distacco dello 0,4.
Il punto di partenza è senza dubbio il periodo di grazia dei Cinque Stelle (teoricamente preoccupante per Renzi). Emg per il TgLa7 segnala un ulteriore aumento e un valore che sfiora il 28 per cento. Index Research per Piazzapulita, in un sondaggio diffuso la scorsa settimana, aveva fissato il M5s addirittura al 28,7, a soli tre punti di distanza dal Partito democratico. Ixè per Agorà, venerdì scorso, calcolava il 27,5. Queste le ultime rilevazioni sul Movimento. Il Pd invece oscilla tra il 30,5 e il 32 in una situazione, peraltro, che la sinistra del partito definisce di “isolamento” visto che i rapporti con Sinistra Italiana sono già pessimi.
Per quanto riguarda le liste, secondo Emg, il Partito democratico questa settimana si attesta al 31,6 per cento (con un calo dello 0,6 in una settimana), davanti al M5s al 27,7 (+0,4). Terzo partito è ancora la Lega Nord (14,4, +0,3), mentre l’unico altro partito in doppia cifra è Forza Italia (11,8, +0,1). Supererebbero la soglia di sbarramento per l’ingresso in Parlamento Fratelli d’Italia (5%, -0,2) e Sel (3,4, +0,1). Torna in allarme Area Popolare (Ncd e Udc) che sarebbe sotto la soglia: 2,8 (-0,3). E’ ancora presto, invece, per misurare Sinistra Italiana (di cui Sel rappresenta comunque un pezzo).
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La California devastata dagli incendi: 180mila evacuati e almeno 10 morti. Danni ingenti alla rete elettrica, idrica e dei trasporti
Mosca, 10 gen. (Adnkronos) - L'esercito ucraino ha colpito un supermercato nel distretto Kievsky di Donetsk, probabilmente utilizzando un lanciarazzi multiplo Himars. Lo ha riferito una fonte dei servizi di sicurezza alla Tass, precisando che "Si ritiene che un sistema Himars sia stato utilizzato per colpire il supermercato Moloko nel distretto di Kievsky. Quattro persone sono rimaste ferite".
Oltre al supermercato, sono state danneggiate le finestre di diversi edifici residenziali, di un grattacielo per uffici, di un istituto nelle vicinanze e almeno dieci auto.
Damasco, 10 gen. (Adnkronos) - Antonio Tajani è arrivato a Damasco nella notte. Lo comunica la Farnesina. Nella capitale siriana, il ministro degli Esteri incontrerà il nuovo leader (Abu Mohammed al-Jawlani), il ministro degli Esteri, società civile, cristiani.
"Il nostro obiettivo è avere una Siria stabile, l'unità territoriale e che tutti siano riconosciuti come cittadini con uguali diritti e doveri - ha dichiarato ieri a Villa Madama il vice premier, a margine della riunione dei ministri degli Esteri del Quintetto sulla Siria - Siamo favorevoli al rientro dei rifugiati dai paesi vicini perché la situazione sia stabile in tutto il Medio Oriente".
Palermo, 10 gen. (Adnkronos) - E' morto nella notte il ragazzo ferito gravemente ieri pomeriggio a Catania a colpi di pistola. Giuseppe Francesco Castiglione, 21 anni, è deceduto per le gravi ferite riportate. Il suo aggressore, 20 anni, si è costituito ieri sera stesso ai carabinieri di Misterbianco. Sarebbe passionale, secondo alcune ipotesi, il movente dell'agguato che ha portato alla morte di Giuseppe Francesco Castiglione che ieri sera ha subito un delicato intervento chirurgico all'ospedale Garibaldi Centro di Catania. Il giovane, incensurato, sarebbe stato raggiunto da cinque colpi di pistola esplosi dal coetaneo poi fuggito a bordo di una moto. Il presunto assassino è stato sentito per tutta la notte negli uffici della Questura.
Washington, 10 gen. (Adnkronos) - Il presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump ha dichiarato che il leader russo Vladimir Putin ha espresso il desiderio di incontrarlo e che si stanno svolgendo i preparativi per un incontro. "Lui (Putin, ndr) vuole che ci incontriamo e noi ci stiamo organizzando", ha detto Trump ai giornalisti nella sua residenza in Florida .
"Il presidente Putin vuole che ci vediamo - ha aggiunto il tycoon - Lo ha detto anche pubblicamente e dobbiamo mettere fine a quella guerra". Alla domanda sulla possibilità di un incontro trilaterale tra lui, Putin e il leader cinese Xi Jinping , Trump ha risposto che questo sarà deciso in futuro.
(Adnkronos) - In metropolitana in mutande. I londinesi tornano a spogliarsi per l'amato evento 'No Trousers Tube Ride': il pomeriggio di domenica 12 gennaio gli organizzatori dell'iniziativa invitano a prendere la metropolitana di Londra senza indossare i pantaloni.
L'iniziativa è nata nel 2019 e ha cadenza annuale: per qualche ora viene chiesto ai partecipanti di salire sulla 'Tube' di Londra senza pantaloni. L'idea è di comportarsi il più normalmente possibile, facendo ciò che si è abituati a fare durante un viaggio su un mezzo pubblico (come leggere un libro o ascoltare della musica) mentre si hanno gambe scoperte e biancheria intima 'in mostra'.
Chiunque può partecipare all'iniziativa: basta farsi trovare, in mutande, al punto di incontro scelto (Old Pagoda, a Chinatown) tra le 14.45 e le 15 del 12 gennaio. Gli organizzatori hanno chiesto di indossare della biancheria il più normale e semplice possibile perché l'idea da trasmettere è di aver semplicemente dimenticato di indossare i pantaloni come ogni giorno. Nelle edizioni precedenti invece i partecipanti avevano spesso scelto boxer e slip coloratissimi o con fantasie appariscenti.
Roma, 9 gen. (Adnkronos) - “Apprendiamo con sconcerto e angoscia che Maria Corina Machado, leader dell’opposizione democratica e premio Sacharov 2024, è stata arrestata dalle squadracce del regime comunista di Nicolas Maduro al termine di una manifestazione a Caracas. Al momento non si hanno notizie di lei. Siamo a un punto di non ritorno: Machado è il riferimento della maggioranza dei venezuelani e di tutto il mondo libero. Deve essere immediatamente rilasciata e con lei tutti i più di duemila prigionieri politici incarcerati negli ultimi mesi dal regime. Maduro deve dimettersi, riconoscere il risultato delle elezioni presidenziali del 28 luglio 2024 che hanno visto la vittoria schiacciante di Edmundo Gonzalez Urrutia e consentire la transizione democratica per un futuro di libertà per tutto il popolo venezuelano. Forza Maria Corina, siamo con te!”. È quanto dichiara in una nota Carlo Fidanza, Capodelegazione di Fratelli d’Italia e Vicepresidente della delegazione Eurolat del Parlamento europeo.
Roma, 9 gen. (Adnkronos) - Diverse le nomine al Cdm di oggi. Su proposta del presidente Giorgia Meloni, ha deliberato: la conferma, a decorrere dal 1° gennaio 2025 e fino al 31 dicembre 2025, dell'incarico di Commissario straordinario del Governo per la riparazione, la ricostruzione, l'assistenza alla popolazione e la ripresa economica dei territori delle regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria interessati dagli eventi sismici verificatisi a far data dal 24 agosto 2016, conferito al senatore dottor Guido Castelli, ai sensi dell'articolo 2, comma 2 del decreto-legge n. 3 del 2023. La nomina dell'ingegner Fabrizio Curcio a Commissario straordinario alla ricostruzione nei territori delle regioni Emilia-Romagna, Toscana e Marche colpiti dagli eventi alluvionali che si sono verificati a partire dal 1° maggio 2023, ai sensi dell'articolo 20-ter, comma 1, del decreto-legge 1° giugno 2023, n. 61.
Inoltre, il Consiglio dei ministri ha deliberato: su proposta del Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale Antonio Tajani, la promozione al grado di ambasciatore dei ministri plenipotenziari Vincenzo Celeste, Paola Amadei, Bruno Archi, Massimo Ambrosetti, Carlo Lo Cascio, Luca Sabbatucci, Stefano Beltrame (confermato nella posizione di fuori ruolo), Andrea Ferrari (confermato nella posizione di fuori ruolo) e Andrea Tiriticco.
Su proposta del Ministro dell'interno Matteo Piantedosi, il conferimento delle funzioni di Capo del Dipartimento per le libertà civili e l'immigrazione al Prefetto dottoressa Rosanna Rabuano; su proposta del Ministro della difesa Guido Crosetto, la nomina del generale di corpo d'armata dell'Esercito in servizio permanente Giovanni Maria Iannucci a Comandante del Comando operativo di vertice interforze (Covi). Su proposta del Ministro dell'economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti, visto il parere favorevole espresso dalla Conferenza unificata, il conferimento, ai sensi dell'articolo 67 del decreto legislativo n. 300 del 1999, dell'incarico di Direttore dell'Agenzia delle entrate al dottor Vincenzo Carbone e contestuale cessazione degli effetti del decreto del Presidente della Repubblica 13 gennaio 2023 di conferimento del medesimo incarico all'avvocato Ernesto Maria Ruffini.