Per gli habitué della piramide romagnola il conto alla rovescia è già cominciato: dopo quattro mesi di stop imposti dalla Questura di Rimini per la morte di Lamberto Lucaccioni, il 16enne andato in overdose di mdma, riapre le sue porte il Cocoricò. La data è fissata per il 7 dicembre. È stato lo stesso staff della discoteca ad annunciarlo sulla propria pagina Facebook, con la scritta “back home”. Cambiano però le regole nel locale di Riccione. Visto quello che è accaduto all’adolescente di Città di Castello, infatti, i gestori hanno deciso di vietare l’ingresso ai minorenni e di organizzare serate senz’alcool riservate ai più giovani. “Stiamo lavorando a una doppia inaugurazione: il 6 dicembre per chi ha meno di 18 anni, il giorno dopo per tutti gli altri”, ha spiegato a ilfattoquotidiano.it il patron del locale, Fabrizio De Meis.

La tempesta dunque sembra alle spalle. Anche se non è stato facile superarla indenne. Quattro mesi di chiusura, ordinati a inizio agosto, proprio nei mesi di maggiore fatturato con serate già programmate e ospiti ingaggiati, hanno messo a rischio la sopravvivenza di una delle discoteche più note in Italia e in Europa. De Meis non l’ha mai nascosto. “Pensavo non ce l’avremmo mai fatta. E invece abbiamo trovato molta solidarietà, soprattutto da parte dei fornitori. Sono anche loro che ci hanno permesso di rimanere in piedi, mettendoci nella condizioni di affrontare la situazione con le giuste tempistiche e dilazionando i pagamenti”.

La decisione di ripartire e riaccendere le luci della piramide è arrivata una settimana fa, dopo una discussione tra i soci. Ora si sta lavorando per rimettere in moto la macchina e tutto quello che questo comporta, tra formazione del personale, controlli e organizzazione delle serate. Come prima cosa è stato aperto un canale di dialogo diretto con la Questura. “Stiamo collaborando con le forze dell’ordine per arrivare a un protocollo d’intesa, che preveda una serie di iniziative. Alcune ideate da loro, altre da noi. Abbiamo trovato molta disponibilità e questo ci fa piacere”.

La principale novità sarà lo stop ai minori di 18 anni: d’ora in poi si entrerà solo dopo aver mostrato i documenti. Un provvedimento già adottato da altre discoteche romagnole, come il Velvet, ma che per il Cocoricò rappresenta una piccola rivoluzione, se si considera che parte della clientela era formata proprio da adolescenti. “Vieteremo l’ingresso ai minorenni per difendere la fascia più sensibile e più a rischio, quella che include i ragazzi tra i 16 e i 18 anni. Non abbiamo la presunzione di risolvere problema della droga, ma vogliamo fare tutto il possibile per dare un nostro contributo. E sperare che quello che è successo quest’estate non si ripeta più”.

Con quest’idea, i gestori stanno preparando una serie di eventi riservati ai più giovani. “Abbiamo in mente delle serate senza alcolici, in cui fare informazione sull’utilizzo delle droghe e sulle loro conseguenze. L’obiettivo è quello di indirizzare gli adolescenti verso un modello di divertimento in discoteca sano, da vivere con i coetanei. Ed evitare che si ritrovino nel locale, alle 3 di notte, con persone molto più grandi di loro”.

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