Fine corsa per Michel Platini. L’ex calciatore francese è infatti stato escluso ufficialmente dalla rosa dei candidati per l’elezioni della presidenza della Fifa in programma il 26 febbraio 2016. Sul suo nome pesa infatti la sospensione di 90 giorni per la vicenda dei 2 milioni di franchi svizzeri ricevuti dalla Fifa nel 2011 in cui è coinvolto insieme all’attuale numero del governo del calcio Joseph Blatter. A rappresentare l’Europa nelle elezioni per la Fifa sarà Gianni Infantino, avvocato italo-svizzero di 45 anni considerato molto vicino allo stesso Platini; dal 2009 è segretario generale della Uefa. Platini tuttavia può ancora presentare ricorso al Tas; in caso di esito positivo, Infantino rinuncerebbe alla sua candidatura.
Nel commentare la notizia, il francese ha puntato il dito contro la lentezza della federazione internazionale nell’esaminare il suo caso. La commissione elettorale non può valutare la sua candidatura fino alla conclusione del processo che lo riguarda. “La lentezza è sorprendente – hanno commentato i suoi avvocati – ed è totalmente in contraddizione con l’urgenza invocata dal comitato etico della Fifa per giustificare la sanzione provvisoria che gli è stata inflitta. Resta comunque candidato alla Fifa”.
Oltre al francese, la Commissione Elettorale non ha accettato anche la candidatura del capo della federcalcio liberiana Musa Hassan Bility perché non ha superato i controlli di integrità: le motivazioni dell’esclusione sono state comunicate solo al diretto interessato e non saranno rese pubbliche per tutelare la sua privacy. Anche il liberiano ha la possibilità di fare ricorso al Tas. A tre mesi dalle elezioni i candidati sono quindi 5: oltre a Infantino il principe Alì al Bin Hussein di Giordania, lo sceicco del Bahrain e numero uno della Confederazione asiatica Salman Bin Ebrahim Al Khalifa, l’ex vicesegretario generale della Fifa Jerome Champagne, e Tokyo Sexwale, politico e uomo d’affari sudafricano.