Un fondo di 27 milioni di euro al settore. Per favorire la creazione di nuovi posti di lavoro ai disoccupati. Ma è stato prosciugato dalla manovra in discussione al Senato. “Che lascia solo le briciole per i contratti”, denuncia il M5S
Un fondo da 27 milioni di euro. Pensato per l’assunzione dei giovani nell’agricoltura. Ma che con la Legge di Stabilità del governo viene prosciugato. Lasciando in cassa poco meno di 3 milioni. L’esame della manovra al Senato ha fatto sobbalzare dalla sedia il Movimento 5 Stelle, che ha denunciato il taglio del governo: un’operazione che va a colpire, secondo i grillini, proprio lo stimolo all’occupazione. Eppure il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, annunciando il testo, aveva esultato per la diminuzione della “tasse per chi fa impresa agricola”, e il ministro delle Politiche agricole, Maurizio Martina, aveva parlato di “meno tasse e più semplificazione e investimenti per sostenere un settore strategico anche per la lotta alla disoccupazione”. Il vicepresidente della commissione Agricoltura, il pentastellato Luigi Gaetti, carte alla mano, è di tutt’altro parere: “Il governo Renzi inganna i giovani lavoratori in agricoltura e le aziende che vorrebbero assumerli con contratti regolari”. Il motivo? La diminuzione delle risorse per le assunzioni stanziate poco più di un anno fa
LAVORO PER GIOVANI – I fatti, quindi, risalgono al decreto varato nel giugno 2014. Con questo provvedimento ad hoc l’esecutivo aveva messo a disposizione un totale di 27 milioni di euro per “promuovere forme di occupazione stabile in agricoltura di giovani di età compresa tra i 18 e i 35 anni”, recitava il testo. Le risorse erano state distribuite equamente, con 9 milioni all’anno, per il triennio 2016-2018. Certo, c’erano dei parametri da rispettare: il contratto doveva avere “almeno durata triennale”; aveva l’obbligo di “garantire al lavoratore un periodo di occupazione minima di 102 giornate all’anno”; e prevedeva la stipula esclusivamente con giovani “privi di impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi”. Tutte queste disposizioni dal prossimo anno sono quasi carta straccia. Un comma delle Legge di Stabilità è infatti intervenuto sullo stanziamento, riducendolo di 8,3 milioni di euro per il 2016, di 7,9 milioni per il 2017 e di 8 milioni per il 2018. Il risultato? Un taglio totale 24 milioni di euro, con una dotazione rimanente che ammonta a 2,8 milioni. “Il fondo di fatto viene svuotato. E per i giovani rimangono giusto le briciole”, commenta amaro con ilfattoquotidiano.it il senatore Gaetti, che ha sollevato la questione in commissione Agricoltura a Palazzo Madama. Il governo respinge però al mittente le accuse: secondo la relazione che accompagna il testo la “disposizione è volta a ricollocare delle risorse finanziarie non effettivamente necessarie all’attuazione della misura”. Quindi i soldi stanziati sarebbero troppi, tanto che non vengono utilizzati. Luigi Gaetti non è dello stesso avviso e fornisce una versione opposta: “Queste agevolazioni sono entrate in vigore da poco, quindi ad agricoltori e allevatori non erano nemmeno note. Perciò in un primo momento sono state usate poco rispetto alle potenzialità. La verità è che il governo ha pensato di risparmiare sulla pelle dei giovani agricoltori”. E per il senatore dei 5 Stelle tutto questo risponde a una precisa strategia: “Renzi fa il gioco delle tre carte con la promessa di nuovi fondi, spesso su basi triennali. Poi con qualche intervento successivo vengono eliminate le risorse stanziate. Così resta l’annuncio e l’impressione di aver fatto qualcosa”.
Twitter: @SteI