Nel capoluogo lombardo un professore e una ragazza di 18 anni sono stati colpiti alla testa durante un scontro con la polizia. A Torino, uova contro il ministero dell'Istruzione
“Multe, denunce, intimidazioni: non ci fermerete”. E’ la sfida lanciata al governo degli studenti, scesi in piazza insieme agli insegnanti per protestare contro la riforma della “Buona Scuola“. I cortei sono stati organizzati in una trentina di città in tutta Italia: da Roma a Bologna. Momenti di tensione si sono verificati soprattutto a Milano, ma anche a Napoli e a Torino.
A Milano scontri fra polizia e studenti in corteo
Nel capoluogo lombardo una ragazza di 18 anni e un professore di lettere dell’istituto superiore Vespucci sono stati feriti alla testa durante uno scontro i poliziotti e i manifestanti. “Ero dietro allo striscione che apriva il corteo e avvicinandoci allo schieramento della polizia, senza alcun nostro intento o atteggiamento violento, sono partite le manganellate”, ha raccontato l’insegnante.
A Napoli polizia carica studenti a Napoli: fermi e feriti fra i manifestanti
A Napoli, invece, quattro studenti e quattro poliziotti sono rimasti feriti. Gli agenti hanno riferito che nelle prime file del corteo c’erano giovani che indossavano caschi e scudi di polistirolo e hanno lanciato dei petardi. Due di loro sono stati fermati: uno è stato portato in questura mentre altro al momento è in ospedale per essere medicato. Proprio sotto la questura si sono riuniti centinaia di studenti che aspettano notizie sui due compagni. A Torino, infine, alcuni manifestanti hanno lanciato uova contro la sede del Miur di corso Vittorio Emanuele mentre urlavano slogan contro il ministro dell’Istruzione Stefania Giannini e il premier Matteo Renzi. In piazza Castello è stata bruciata una bandiera del Pd. Gli studenti hanno poi occupato un deposito di autobus, per protestare contro il caro abbonamenti.