Negli attacchi del 13 novembre, 352 persone sono rimaste ferite. 99 sono gravissime. Uno dei jihadisti che ha ucciso fuori dallo stadio voleva colpire al suo interno, ma è stato bloccato e si è fatto esplodere. "Gli aggressori al Bataclan hanno evocato Iraq e Siria". Almeno cinque arresti in Belgio: "Uno ieri sera a Parigi"
“E’ stato un atto di guerra dell’Isis. Siamo stati aggrediti, ora saremo spietati su tutti i fronti”. Francois Hollande non ha dubbi nel definire quanto accaduto nella notte e nell’annunciare la reazione. E poche ore dopo il terrore, i contorni dell’attacco che ha sconvolto la Francia e l’Europa hanno assunto contorni più precisi. Parigi si è risvegliata e ha contato i morti: almeno 129, in sei diversi attentati rivendicati dall’Isis, che ha fatto anche oltre 352 feriti, di cui 99 in condizioni disperate. E’ il più grave attacco mai messo in atto in Francia. Ad agire è stato un gruppo di sette terroristi (tra cui c’è certamente un francese 20enne già schedato dalle forze di polizia e un 25enne con passaporto siriano non noto agli 007), probabilmente appartenenti all’Isis, che ha già rivendicato l’attentato definendolo l’”11 settembre francese”.
Poi è arrivata la diffusione di un nuovo video: “Non vivrete in pace finché continueranno i bombardamenti in Siria”, dice – secondo quanto riportato da al-Arabiya – un combattente dell’organizzazione, che poi invita i musulmani francesi a lanciare nuovi attacchi. In mattinata, inoltre, è arrivata la rivendicazione ufficiale dello Stato Islamico. E secondo l’intelligence britannica, la responsabilità degli attacchi è di una cellula “autosufficiente” dell’Isis formata da reduci dalla Siria.
Parole e attacchi nel cuore della Francia che però non fermano l’intervento del paese in Siria: il premier Manuel Valls ha infatti ribadito che Parigi proseguirà la sua azione all’interno della coalizione internazionale contro Daesh. “Siamo in guerra. Sarà lunga e difficile – ha detto intervistato su Tf1 -. E per questo dico che dobbiamo attenderci altri attacchi”. Ma ha aggiunto: “Noi vinceremo questa guerra, risponderemo colpo su colpo per distruggere lo Stato Islamico e questo esercito di terroristi”.
La rivendicazione ufficiale dell’Isis: “Parigi capitale dell’abominio e della perversione”
In un comunicato diffuso tramite Twitter, intitolato “La benedetta battaglia di Parigi contro la Francia crociata”, l’Isis ha sottolineato che “otto nostri fratelli con cinture esplosive indosso e armati di Kalashnikov hanno preso di mira luoghi scelti con accuratezza nel cuore della Francia”. Non solo. All’interno della rivendicazione si legge anche “Parigi ha tremato” e “le sue strade sono diventate strette”, afferma il comunicato. “La Francia – è scritto – e quelli che seguono la sua voce devono sapere che restano i principali obiettivi dello Stato islamico e che continueranno a sentire l’odore della morte per essersi messi in testa alla crociata, aver osato insultare il nostro profeta, essersi vantati di combattere l’islam in Francia e aver colpito i musulmani nella terra del califfato con i loro aerei”. Il testo prosegue: “Questo attacco non è che l’inizio della tempesta e un avvertimento”. Non solo. Lo Stato Islamico, sottolineando che è stata colpita Parigi in quanto “capitale dell’abominio e della perversione”, ha spiegato la scelta di attaccare quei determinati obiettivi: nello Stade de France si stava giocando “la partita tra le squadre crociate di Francia e Germania alla presenza del pazzo Francois Hollande” e al “Centro congressi Bataclan in cui erano radunati centinaia di politeisti per un concerto immorale”. Nel comunicato, la cui autenticità non può essere al momento verificata, si parla anche di “altri obiettivi colpiti in contemporanea negli arrondissement X, XI e XVIII” e si afferma che di conseguenza Parigi è stata “scossa sotto i piedi dei jihadisti“. Secondo il comunicato il bilancio degli attacchi è di “non meno di 200 crociati morti e molti altri feriti”. Poi l’annuncio finale: “Questa battaglia è solo la prima goccia, è un monito per chi vuole capire la lezione”.
Parigi città deserta, è caccia all’uomo. Il procuratore: “Terroristi ancora in fuga”
I terroristi, in effetti, hanno sferrato la loro azione in sei luoghi diversi, partendo dal X arrondissement e poi scendendo fino ai quartieri limitrofi: oltre 120 innocenti trucidati in strada, al ristorante e ad un concerto. Gli attentati più gravi sono stati portati allo Stade de France – dove un’esplosione si è sentita nitidamente anche durante il match Francia-Germania – e alla sala concerti Bataclan, dove si stava esibendo un gruppo rock americano. Qui i terroristi, probabilmente quattro, hanno preso in ostaggio centinaia di ragazzi e poi hanno aperto il fuoco, uccidendone 86. Poi il blitz delle teste di cuoio francesi. Sui social network è corsa alla solidarietà, con innumerevoli messaggi di persone alla ricerca di familiari o amici scomparsi o di cui non si hanno notizie da ieri sera. I terroristi morti, al momento, sono otto: alcuni sono stati uccisi, altri si sono fatti saltare in aria con le cinture esplosive che avevano legate in vita. Non è escluso, però, che qualche membro dell’organizzazione sia ancora in fuga, come sottolineato dallo stesso procuratore della Repubblica di Parigi, François Molins. “Ci sparavano come fossimo uccelli”, racconta un testimone spettatore della carneficina al Bataclan. Oggi Parigi è una città semi deserta: frontiere chiuse, scuole e musei sprangati. E una caccia all’uomo di dimensioni impressionanti. In tutta la zona attorno al teatro Bataclan sono state chiuse le fermate della Metro, a seguito degli attentati della notte. Forti i disagi, per i pochissimi parigini che oggi stanno girando in città. I treni pur funzionando saltano alcune fermate delle linee 3, 5, 8, 9 e 11 nella zona di place de la Republique. Sospesi anche i bus in superficie nell’area, che quindi si può raggiungere solo a piedi. Nella metropolitana oltre alla Gendarmerie, anche uomini dell’esercito armati di tutto punto. Molte le sirene e le vetture della polizia che sfrecciano a tutto velocità per le strade deserte. I negozi sono in larga maggioranza chiusi, aperti solo bistrot e alimentari. Tutti i musei e teatri sono chiusi, con gli spettacoli annullati. Poche anche le auto che circolano, segno evidente che i parigini hanno accolto l’invito del sindaco a restare a casa.Gesti e parole di solidarietà nei confronti di Parigi sono giunte da ogni parte del mondo, dove molti monumenti o impianti sportivi sono stati illuminati dal rosso, bianco e blu della bandiera francese. Spenta per lutto la Tour Eiffel.
CRONACA ORA PER ORA
Ore 22.33 – Evacuata l’area intorno alla Tour Eiffel: falso allarme
Una telefonata ha messo in allarme la polizia che ha perquisito una camera d’albergo nella zona della tour Eiffel. Ma si è tratta di un falso allarme e gli agenti non hanno trovato nulla di sospetto.
A raccontare i fatti, mentre alcuni media stranieri avevano dato l’allarme per lo schieramento di agenti nella zona e su Twitter si erano moltiplicati i post, è stato in serata il sindaco di destra (Les Republicains) dell’arrondissement, Philippe Goujon. L’allarme per colpi di arma da fuoco nei dintorni dell’hotel Pullman – ha detto – “è stato opera di qualcuno che aveva voglia di scherzare. Non c’era assolutamente niente, poco prima c’era stata un’altra falsa segnalazione poco distante, a boulevard de Grenelle”.
Ore 21.44 – Casa Bianca: “Rafforzare sicurezza in ambasciate Ue”
“Non c’è alcuna informazione che contraddica le valutazioni iniziali fatte dalle autorità francesi sulla responsabilità dell’Isis negli attacchi di Parigi”. La Casa Bianca non ha informazioni per contraddire la versione francese che ci sia l’Isis dietro gli attacchi di Parigi, ritiene che non ci sia una minaccia specifica contro gli Usa dopo gli attentati di Parigi ma ha chiesto di rafforzare la sicurezza nazionale e quella delle sedi diplomatiche Usa in Francia e in Europa.
Ore 21 – Un morto e un ferito tra i collaboratori della band Eagles of Death Metal
Una delle persone che lavorava con la band statunitense Eagles of Death Metal ieri sera a Parigi nella sala Bataclan è rimasta uccisa nell’attacco terroristico. Lo riferisce il Los Angeles Times. Un altro lavoratore sarebbe rimasto ferito da un colpo di arma da fuoco. I componenti del gruppo, secondo quanto riferito dalla loro etichetta, la Universal, al New York Times, stanno tutti bene.
Ore 20.03 – Bagnasco: “Reagire senza connivenze”
Per il presidente della Cei cardinale Angelo Bagnasco “tutto il mondo dovrebbe reagire con la sua collettiva sincera, indignazione e, senza connivenze, senza compromessi, senza nessun interesse di nessun tipo dovrebbe dire no ad alta voce, ripetutamente, a tanta brutalità e ingiustizia”. Lo ha detto in una omelia a Genova.
Ore 19.19 – Premier belga: “Uno degli arrestati era a Parigi”
Uno dei fermati oggi durante le perquisizioni a Molenbeek, a Bruxelles, era a Parigi ieri sera. Lo ha annunciato il premier belga Charles Michel.
Ore 19. 15 – Il procuratore di Parigi Francois Molins: “I terroristi hanno evocato Iraq e Siria”
“Sono 129 le persone cha hanno perso la vita” negli attentati di Parigi, mentre i feriti sono 352, di cui almeno 90 sono stati feriti “gravemente”. Lo ha riferito il procuratore di Parigi, Francois Molins, in conferenza stampa, precisando che si tratta di un bilancio provvisorio e che “otto terroristi sono morti”. All’interno del Bataclan, dove ci sono stati “89 morti”, e negli scambi con le forze dell’ordine i jihadisti “hanno evocato la Siria e l’Iraq”. Erano organizzati in “tre squadre”. Dei tre terroristi entrati nella sala concerti, il primo è stato ucciso da un poliziotto nel blitz delle forze di sicurezza per liberare gli ostaggi, mentre gli altri due hanno azionato le cinture esplosivi e dunque sono morti senza il coinvolgimento delle forze dell’ordine, ha aggiunto Molins. Sette attentatori hanno fatto uso di kalashnikov e di “dispositivi esplosivi identitici” tesi a “fare il maggior numero di vittime”.
Ore 19.02 – Kamikaze voleva entrare allo stadio: fermato, si è fatto esplodere
Almeno uno degli attentatori di Parigi aveva un biglietto d’ingresso alla partita Francia-Germania, ma è stato fermato ai cancelli dello Stade de France dopo che gli addetti ai controlli hanno scoperto che indossava dell’esplosivo. Allora si è fatto esplodere mentre tentava la fuga. Lo riporta il Wall Street Journal, citando un addetto alla sicurezza dello stadio. Il racconto dell’addetto alla sicurezza – spiega il Wall Street Journal – sarebbe stato confermato dalla polizia secondo cui l’obiettivo del terrorista era chiaramente quello di farsi saltare in aria all’interno dello stadio per generare panico e una fuga di massa che avrebbe provocato una strage. Ad assistere alla partita decine di migliaia di spettatori, tra cui il presidente francese Francois Hollande. L’episodio sarebbe avvenuto circa 15 minuti dopo l’inizio dell’incontro amichevole tra Francia e Germania. Tre minuti dopo l’esplosione provocata dal terrorista fermato un altro kamikaze si è fatto esplodere nei pressi dello stadio, mentre un terzo ha innescato l’esplosivo vicino a un fast food McDonald’s.
Ore 18.15 – “Almeno 5 arresti in Belgio”
Non solo uno ma “più di 5 arresti” sono avvenuti a Bruxelles nel quartiere di Molenbeek nel corso delle perquisizioni. Lo ha detto il ministro della giustizia belga Koen Geens secondo quanto riferisce la tv Rtbf.
Ore 17.30 – Perquisizioni e un arresto in Belgio
A Molenbeek, Comune del conglomerato di Bruxelles, “poliziotti pesantemente armati sono stati visti dalle nostre squadre – scrive Rtbf – una fonte vicina ci conferma che perquisizioni sono in corso nel Comune, forse due o tre, legate agli attentati di Parigi”. Secondo la Bbc in lingua araba – si legge ancora sul sito della radio e televisione belga – la polizia sarebbe alla ricerca di un veicolo di colore nero con targa belga e tre persone a bordo e diversi testimoni dicono di aver visto una targa belga tra le vetture utilizzate dai terroristi.
Ore 17.28 – Kamikaze con documenti siriani. Era stato registrato come rifugiato
Il passaporto ritrovato accanto ad uno dei kamikaze della strage di Parigi è stato identificato come appartenente ad un rifugiato siriano registrato a Lero il 3 ottobre. Lo ha detto il vice ministro dell’Interno greco Nikolaos Toskas, secondo quanto riporta la tv greca Antenna news. “Il titolare del passaporto siriano trovato sul sito dell’attacco terroristico (lo Stade de France ndr.) – ha spiegato Toskas – è stato registrato in base alle norme Ue, secondo le decisioni del summit Ue sulla gestione della crisi dei rifugiati. Non sappiamo se il passaporto sia stato controllato da altri Paesi – ha aggiunto-. Continueremo gli sforzi per tutelare la sicurezza del nostro Paese e dell’Europa in circostanze difficili”.
Ore 17.20 – L’Unione Europea: “Faremo di tutto per la sicurezza della Francia”
“Il bene è più forte del male. Tutto quello che può essere fatto a livello europeo per garantire la sicurezza della Francia sarà fatto” così come il “necessario per vincere l’estremismo, il terrorismo e l’odio”. Così i leader dei 28 e delle istituzioni Ue in una dichiarazione congiunta straordinaria
Ore 17.18- Un fermo dopo evacuazione aeroporto Gatwick: è un cittadino francese
La polizia britannica ha fermato oggi un uomo di cittadinanza francese nel terminal nord dello scalo londinese di Gatwick, evacuato temporaneamente per “motivi precauzionali” a causa di un pacco sospetto e alla luce dell’allerta innescata dai fatti di Parigi. Lo riferisce la Bbc, secondo la quale l’uomo avrebbe compiuto gesti che hanno insospettito le forze di sicurezza. Al momento non risulta essere stato trovato alcun ordigno, ma aveva con sé un oggetto che è “sembrato essere un’arma da fuoco”, anche se non se non è chiaro se funzionante o meno. L’uomo ha 41 anni ed è originario di Vendôme.
Ore 17.09 – Tre degli attentatori sono belgi. Un arresto
Tre degli attentatori di Parigi sarebbero belgi e proverrebbero dal quartiere di Molenbeek di Bruxelles, da cui provenivano già alcuni dei terroristi del blitz di gennaio in Belgio. Lo riporta il quotidiano belga Dh online. Sono invece in corso, secondo la tv Rtbf, perquisizioni nel quartiere e una persona sarebbe stata arrestata.
Ore 17.06 – Cellula “autosufficiente” dell’Isis formata da reduci dalla Siria
E’ questo il gruppo che sarebbe all’origine dei sanguinosi fatti di Parigi secondo fonti dell’intelligence britannica citate dalla Bbc.
Ore 16.05 – Marine Le Pen: “Via stranieri che predicano odio”
“La Francia deve vietare le organizzazioni islamiche, chiudere le moschee radicali ed espellere gli stranieri che predicano l’odio sul nostro territorio, così come i clandestini che non devono starci”: lo ha detto la presidente del Front National, Marine Le Pen, commentando gli attentati terroristici di ieri sera a Parigi.
Ore 15.58 – Minacce: Air France annula decollo da Amsterdam a Parigi
Il volo Air France AF1741 da Amsterdam a Parigi non è decollato dopo minacce arrivate con un tweet. Lo riferiscono le autorità olandesi, secondo cui sul social media era apparso questo messaggio anonimo, con riferimento all’aereo russo esploso probabilmente a causa di una bomba il 31 ottobre: “Dimenticata la Russia? Aspettate per vedere cosa succederà al volo AF1741 da Amsterdam a Parigi.#ParisAttacks”.
Ore 15.51 – Belgi e tunisini tra le vittime, americani feriti
Tra le vittime degli attentati di Parigi ci sono cittadini belgi, tunisini, forse svedesi e britannici, mentre tra i feriti ci sono degli americani. Lo hanno riferito i media, mentre resta provvisorio il bilancio delle vittime con 127 morti e circa 300 feriti di cui 80 in condizioni critiche. Il ministero degli Affari esteri belga ha dato notizia di almeno due belgi tra le persone uccise, riferiscono i media belgi. Fonti all’ambasciata tunisina a Parigi hanno dichiarato ai media francesi che due cittadini della Tunisia sono tra le vittime, mentre il ministero della Svezia ha dichiarato che potrebbero esserci svedesi tra i morti e feriti. Il dipartimento di Stato Usa ha confermato che alcuni americani sono tra i feriti. Il premier del Regno Unito David Cameron ha intanto avvertito che cittadini britannici potrebbero figurare tra le vittime.
Ore 15.39 – Italiana irrintracciabile non è nella lista delle vittime
“Non abbiamo notizie di Valeria, sappiamo che non è nella lista dei deceduti, è un piccolo conforto. Speriamo sia tra i feriti, ma la Farnesina ci dice che gli ospedali parigini sono ‘blindatì ed è difficile accedere alle informazioni”. Lo ha detto all’ANSA Luciana Milani, mamma di Valeria Solesin, dispersa negli attentati di Parigi.
Ore 15.37 – Otto kamikaze: sette si sono fatti esplodere
Sugli otto kamikaze degli attentati di ieri sera a Parigi rimasti uccisi nelle loro azioni, sette si sono fatti saltare con le cinture esplosive.
E’ quanto si apprende da fonti dell’inchiesta. Stamattina erano stati individuati 6 assalitori suicidi, successivamente è stato precisato che anche l’uomo rimasto ucciso a boulevard Voltaire, all’esterno del Bataclan, si è fatto saltare con l’esplosivo. Sugli otto terroristi, tre si sono fatti esplodere allo stade de France, tre nell’assalto della polizia al Bataclan, uno a boulevard Voltaire. L’unico ucciso dalla polizia è stato il quarto all’interno della sala da concerti.
Ore 15.22 – Al Jazeera: “Accordo Usa-Russia per cessate il fuoco in Siria”
E’ stato raggiunto un accordo tra le delegazioni di Stati Uniti e Russia, impegnate nei colloqui di Vienna sulla Siria, con l’obiettivo di un cessate il fuoco in Siria. Lo riferisce l’inviato nella capitale austriaca della tv satellitare al-Jazeera. L’accordo dovrebbe riguardare i cosiddetti “ribelli moderati” e le forze del regime.
Ore 14.55 – Uno degli attentatori Bataclan è francese di 20 anni noto a sicurezza
Il kamikaze francese è stato identificato dalle impronte su un dito sezionato. Aveva 20 anni ed era già noto ai servizi di sicurezza nonché schedato per la sua vicinanza con gli ambienti islamici più radicali e ritenuti a rischio. Il kamikaze, secondo quanto si apprende, era nato nella banlieue parigina, a Courcouronnes.
Ore 14.54 – Passaporto egiziano sul corpo di un altro kamikaze
Un passaporto egiziano è stato ritrovato vicino a un altro dei kamikaze che si sono fatti esplodere ieri sera davanti allo Stade de France di Saint-Denis.
Poco prima, sui resti di un altro dei killer suicidi era stato trovato un passaporto siriano.
Ore 14.54 – 80 persone in condizioni critiche
Sono 300 le persone prese in carico dagli ospedali di Parigi a seguito degli attacchi di ieri, di cui 80 in condizioni di emergenza assoluta e 117 di urgenza relativa. Lo hanno riferito le autorità sanitarie della capitale francese, citate da Le Figaro, che hanno aggiunto 53 persone ferite sono già state dimesse.
Ore 14.52 – Boom di donazioni di sangue a Parigi
Parigini e turisti nella capitale francese stanno andando in massa a donare il sangue per aiutare le persone rimaste ferite negli attentati terroristici a Parigi. Questa mattina hanno aperto le porte 19 centri per la donazione del sangue nell’area metropolitana di Parigi e “tutti sono stati invasi da parigini e turisti che sono venuti spontaneamente a donare il sangue”, ha fatto sapere il dottore Djamel Benomar, dello Stabilimento francese per il sangue (Efs).
Ore 14.01 – “Prefetti possono decretare il coprifuoco”
“I prefetti hanno la possibilità di decretare il coprifuoco” nei loro settori di competenza: lo ha detto il ministro francese dell’Interno Bernard Cazeneuve dopo le stragi di Parigi.
Ore 13.51 – Macchina con uomini armati forza posto di blocco
Secondo quanto riporta la versione online del giornale francese ‘Le Parisien’, “la polizia insegue un’auto Citroen Berlingo con a bordo quattro persone pesantemente armate che hanno forzato il pedaggio dell’autostrada A10 all’altezza Ablis, nel dipartimento di Yvelines. Sarebbero dirette a Parigi”. Gli uomini avrebbero quindi forzato un pedaggio, e non un posto di blocco come è sembrato in un primo momento.
Ore 13.39 – Forse una donna tra gli attentatori
Forse una donna tra gli assalitori della sala di concerto del Bataclan a Parigi. Secondo quanto riferisce la radio francese ‘Europe 1’ una coppia di spettatori presenti al concerto avrebbe visto una donna tra i tre terroristi che hanno attaccato.
Ore 13.34 – Identificato secondo attentatore: “E’ francese”
Un secondo terrorista è stato “identificato”: lo afferma Europe1, spiegando che si tratta di “un francese”.
Ore 13.22 – Arrestato 51enne montenegrino che portava armi in Germania
C’è un legame “fondato” tra un uomo arrestato che trasportava armi in Germania e gli attentati di Parigi: è quanto scrive Bfm-Tv. Anche il presidente della Baviera Horst Seehofer ha confermato il collegamento fra il 51enne montenegrino arrestato la scorsa settimana sull’autostrada Salisburgo-Monaco con un armamentario a bordo e gli attentati di Parigi. “Nel quadro della lotta contro il traffico illegale di profughi, abbiamo compiuto un arresto che è collegato agli avvenimenti”, ha detto Seehofer.
Ore 13.21 – Ancora isolato Gatwick a Londra
Resta isolato il terminal nord dell’aeroporto londinese di Gatwick, presidiato da polizia e artificieri dopo l’allarme di un presunto pacco sospetto. Lo riferisce l’Independent online. Al momento non si ha alcuna conferma di minacce reali e i voli proseguono regolarmente dallo scalo, ma gli accertamenti proseguono sullo sfondo dei timori generati dai fatti di Parigi.
Ore 12.49 – “Passaporto siriano su corpo di un attentatore”
Un passaporto siriano è stato ritrovato sul corpo di uno degli attentatori kamikaze che si è fatto esplodere nei pressi dello Stade de France: è quanto riferisce Bfm-Tv precisando che verifiche sono in corso per verificare l’origine e l’autenticità del documento.
Ore 12.30 – Assad: “Alcuni alleati della Francia sostengono il terrorismo”
“Le politiche occidentali sbagliate nei confronti della nostra regione – e soprattutto da parte della Francia, che ha ignorato che alcuni dei suoi alleati sostengono il terrorismo – hanno contribuito alla situazione attuale”. Lo ha affermato il leader siriano Bashar al-Assad durante l’incontro con la delegazione di parlamentari francesi. In una nota diffusa dalla presidenza siriana si precisa che Assad ha ribadito l’importanza di “adottare nuove politiche e attuare misure efficaci per fermare il sostegno ai terroristi, sia a livello logistico che politico”. Il leader siriano accusa da anni l’Arabia Saudita e il Qatar di sostenere il “terrorismo” e considera “terroristi” tutti i combattenti dell’opposizione armata.
Ore 12.30 – Pacco sospetto: evacuate gallerie Lafayette a Parigi
Un’ala delle Galeries Lafayette di Parigi è stata evacuata a causa di un pacco sospetto. Lo ha riferito iTele.
Ore 12.17 – Evacuato terminal aeroporto Gatwick di Londra
Allarme a Londra. Il terminal North dell’aeroporto londinese di Gatwick è stato evacuato questa mattina dopo il ritrovamento di un pacco sospetto. Testimoni citati dal giornale “The Independent” hanno raccontato di aver visto la polizia arrestare un uomo sospettato di avere un’arma nella sua borsa.
Ore 12.06 – Una delle auto degli attentatori aveva targa belga
Una delle auto utilizzate dagli attentatori aveva una targa belga. E’ quanto riferisce l’agenzia Belga citando i media francesi, dove alcune testimonianze raccolte da ‘le Mondè parlano di due auto nere, con alla guida 18-20enni, di cui una immatricolata in Belgio.
Ore 12.01 – La testimonianza della ragazza italiana
E’ riuscita a fuggire dal teatro Bataclan e a salire sul tetto, dove insieme ad altre 50 persone hanno aspettato l’arrivo delle teste di cuoio “in silenzio” per timore che ci fossero altri terroristi. Lo racconta l’italiana rimasta ferita ieri sera a Parigi, Laura Apolloni, al Gr1. “Durante il concerto si sono sentiti gli spari. Erano due persone con le mitragliette, hanno sparato per 10 minuti ininterrottamente, avranno sparato 5000 proiettili e io ne ho preso uno. Anche se si stava bassi, raso terra, hanno sparato così tanto…”, ricorda con voce flebile al telefono dall’ospedale in cui aspetta di essere operata alla spalla. “Io per fortuna stavo sotto il palco e sono fuggita passando dietro le quinte, sfondando le uscite di sicurezza e passando sui tetti. Io e un’altra cinquantina di persone, quindi non abbiamo vissuto l’incubo di dentro”, aggiunge. “Siamo rimasti due ore in silenzio, poi le forze di sicurezza ci hanno tirati giù dal tetto”. Degli assalitori ha detto che avevano i “cappelli neri, giovani, non incappucciati, vestiti normali, scuri di carnagione ma niente di particolare”.
Ore 11.47 – Italiana ferita alla spalla: “Attendo intervento”
“Sto per essere operata. Ho un residuo di pallottola nella spalla destra che ha sanguinato parecchio. Mi avevano detto domani, perché gli ospedali sono tutti pienissimi e invece il dottore mi ha detto che si farà in giornata e sto aspettando”. Lo ha detto l’italiana ferita al Bataclan, Laura Apolloni, al Gr1.
Ore 11.41 – Consolato italiano a Parigi: “Altra italiana ferita, speriamo non sia tra le vittime”
C’è anche un’altra ragazza italiana coinvolta nell’attentato di Parigi, oltre ai due marchigiani rimasti feriti. Secondo quanto riferito a Radio 24 dal funzionario del Consolato generale d’Italia a Parigi Sergio Fiocco, “una ragazza italiana si trovava nella sala di concerti Bataclan con alcuni amici, quando c’è stato l’attentato sono scappati tutti, la sua amica l’ha vista ferita, ha preso la borsa con il cellulare ed è scappata. Da quel momento di lei non sia hanno più notizie”. “E’ senza documenti perché la borsa l’aveva l’amica e si spera che sia stata solo ferita, non che sia fra le vittime – prosegue – Ancora non c’è una lista di morti e feriti. Per il resto le autorità francesi dicono che gli aeroporti funzionano normalmente, ma Schengen era già stato sospeso dal 13 novembre al 13 dicembre per il vertice sul clima”.
Ore 10.55 – Hollande: “E’ atto di guerra”
“E’ un atto di guerra pianificato dall’esterno con complicità interne”, un “atto di guerra compiuto dall’esercito dell’Isis”. Lo ha detto il presidente francese, Francois Hollande, parlando in diretta tv ai francesi e annunciando tre giorni di lutto nazionale. “Ora saremo spietati su tutti i fronti” ha aggiunto il capo dello Stato.
Ore 10.54 – Copasir: “Sbagliato dire che Italia non rischia”
“Non possiamo escludere niente, chi dice il contrario è un’utopista. Chi dice che l’Italia è al sicuro sbaglia, vive in un altro mondo”. Così il presidente del Copasir Giacomo Stucchi, in merito agli attentati di ieri a Parigi. Stucchi annuncia inoltre che “martedì sarà ascoltato nuovamente Minniti” sottosegretario con delega ai Servizi.
Ore 10.42 – Video diffuso dall’Isis: “Francia non vivrà più in pace”
L’Isis ha pubblicato un video, senza data, in cui minaccia la Francia: “Non vivrete in pace finché continueranno i bombardamenti”, afferma un militante dell’organizzazione. Lo riferisce al Arabiya. Si tratta della seconda rivendicazione indiretta degli attacchi di Parigi. Nel video, che secondo al Arabiya è stato pubblicato da al Hayat media center, il braccio mediatico dello Stato islamico, un combattente del gruppo invita i musulmani francesi a lanciare nuovi attacchi. Diverse ore fa, la versione francese di Dabiq – la rivista dell’Isis – ha collegato gli attacchi ai bombardamenti in Siria, rivendicando di fatto gli attacchi di Parigi.
Ore 10.01 – Due italiani feriti al Bataclan
Due italiani sono rimasti lievemente feriti negli attacchi della notte scorsa a Parigi e sono fuori pericolo. Lo riferiscono fonti della Farnesina. Si tratta di un uomo e una donna di Senigallia, Massimiliano Natalucci e una sua amica, che erano al concerto al Bataclan e sono rimasti ostaggi dei terroristi. “Stanno entrambi bene ma immagino siano sotto choc per quello che hanno vissuto”, dice il primo cittadino. “Sono rimasti feriti fortunatamente solo lievemente”, aggiunge. Il ragazzo ha riportato ferite a una gamba e la ragazza a una spalla. Il sindaco riferisce di aver sentito i familiari di Massimiliano, che hanno vissuto ore di grande apprensione la scorsa notte, fin quando non hanno avuto notizie sulle condizioni dei due ragazzi.
Ore 09.15 – “Terroristi erano professionisti”
I terroristi che hanno agito a Parigi erano “professionisti”: lo affermano i sopravvissuti nei vari attacchi. “Sparavano con gli Ak47 a colpo singolo, 3-4 alla volta, tutti ben mirati”, racconta un testimone al Guardian parlando della sparatoria davanti al caffè. “Sembravano soldati delle forze speciali”, aggiunge.
Ore 02.38 – I terroristi al Bataclan si sono fatti esplodere
I quattro terroristi al Bataclan di Parigi “avevano delle cinture esplosive che hanno azionato nel corso dell’assalto” da parte delle Forze dell’Ordine. A precisarlo è il Prefetto di polizia di Parigi secondo quanto riferisce iTélé.
Ore 02.23 – Procuratore: “120 morti, almeno 80 al Bataclan”
“Rischiamo di avere un bilancio che rischia di superare i 120 morti”: lo ha detto il procuratore della Repubblica di Parigi, Francois Molins. Il procuratore ha parlato di almeno settanta morti solo all’interno del Bataclan e ha precisato che “cinque assalitori sono stati neutralizzati”.
Ore 02.21 – Isis a luglio: “Copriremo di cadaveri le strade di Parigi”
L’Isis “coprirà di cadaveri le strade di Parigi”: era la minaccia contenuta in un video dello Stato islamico, pubblicato il 14 luglio scorso, lanciata da un jihadista in perfetto francese. L’uomo poi ‘giustiziavà un soldato siriano con un colpo di pistola alla testa, poi gettava il cadavere in una scarpata. Il video venne pubblicato il giorno dopo l’uscita del numero 10 di Dabiq (la rivista dell’Isis), che lodava Yassin Salhi, che a giugno aveva decapitato il proprio datore di lavoro nei pressi di Lione, e poi si fece un selfie con la testa mozzata dell’uomo.