L'amministratore delegato delle ferrovie francesi: "Un test è un test, non è una gita turistica o commerciale". Invece alcuni dei cinquanta tecnici e ferrovieri erano accompagnati dai figli. Ventotto persone sono rimaste ferite
È salito a undici morti e ventotto feriti il bilancio del deragliamento del Tgv avvenuto sabato in Alsazia. Cinque, invece, i dispersi. Tra i feriti dodici sono in gravi condizioni.
A bordo del treno c’erano anche dei bambini, motivo per cui l’amministratore delegato delle ferrovie francesi Guillaume Pépy ha annunciato l’apertura di un’inchiesta. Sul convoglio in fase di prova, infatti, ci sarebbe dovuto essere solo personale tecnico autorizzato a compiere i test, ma alcuni dei cinquanta tecnici e ferrovieri erano accompagnati dai figli.
“Per salire a bordo di un treno in test serve un’autorizzazione. Bisogna capire perché gli accompagnatori erano a bordo. Non è una pratica che la Sncf riconosce. Un test è un test, non è una gita turistica o commerciale” ha commentato Pépy.