“La legge di Stabilità entra in Parlamento con un aumento degli stanziamenti per la sicurezza. Poi se il Parlamento vuole discutere per aumentarli ancora noi siamo disponibili. Ma il punto è che i fondi sono aumentati”. Matteo Renzi a margine del G20, è così entrato nel tema che serpeggiava fin dall’indomani degli attentati che hanno sconvolto Parigi. Intanto il sottosegretario all’Economia, Pier Paolo Baretta, ha già iniziato a fare i conti: “Una prima ipotesi prevede altri 120 milioni di euro per l’antiterrorismo da assegnare all’Intelligence e alla Polizia, oltre ai 70 già in conto“, si legge sul suo sito che da conto delle ipotesi di intervento sulla Stabilità, all’esame della commissione Bilancio del Senato. Gli emendamenti alla manovra presentati a Palazzo Madama contengono già la richiesta di una ventina di milioni in più per l’intelligence. I finanziamenti aggiuntivi potrebbero arrivare come ulteriore emendamento alla legge di Stabilità, nel secondo passaggio alla Camera, tra qualche settimana.
La prima richiesta ufficiale al governo era arrivata sabato dal Copasir che alla luce degli attacchi di Parigi vorrebbe più risorse all’intelligence in modo da poter contrastare in maniera adeguata la minaccia terroristica. La posizione è condivisa trasversalmente tra i componenti del Comitato, dal presidente leghista Giacomo Stucchi ai parlamentari M5S. Proprio questi ultimi hanno presentato un emendamento alla legge di stabilità che prevede di stanziare risorse per potenziare l’intelligence con più uomini, tecnologie e risorse.
Dal canto suo il segretario del sindacato lavoratori polizia Silp Cgil, Daniele Tissone, sempre sabato, aveva espresso la necessità di “impegnare il governo attraverso l’implemento dei presidi in antitesi alla loro soppressione, con l’aumento degli organici in controtendenza alla riduzione del turn over e, in particolare, con un mirato investimento sulla formazione e sull’intelligence di qualità, unico antidoto alla preoccupante minaccia che si è consumata ieri a Parigi, che fa di ogni luogo un obiettivo sensibile”. Tissone ha poi sottolineato che “Solo investendo si possono dare risposte ai cittadini e le risorse finora desinate alla sicurezza sono quanto di più insufficiente si meriti il nostro Paese. Va cambiata la logica attraverso veri investimenti, evitando spot e demagogia“.