Oggi pomeriggio al Palazzo della Borsa Valori di Genova il presidente della Corte dei Conti Raffaele Squitieri parteciperà ad un importante convegno. Ad accoglierlo, nella sala della Camera di Commercio che ospita l’evento, ci sarà uno degli organizzatori. L’economista e docente universitario Amedeo Amato. Il quale, tre settimane fa, proprio dalla sezione ligure della Corte dei Conti, è stato condannato a risarcire un danno erariale da 65mila euro all’ateneo genovese. Il motivo? Alcuni dei numerosi incarichi svolti nel tempo erano “in società aventi scopo di lucro, incompatibili con lo status di pubblico impiegato”. Quindi – scrivono i giudici il 22 ottobre scorso (leggi) – “il comportamento omissivo del prof. Amato, con riferimento agli incarichi de quibus è, pertanto, da ritenersi caratterizzato da colpa grave, con la conseguenza che lo stesso deve ritenersi responsabile della violazione”.
La situazione, di per sé imbarazzante, non è sfuggita ad alcuni degli invitati, tanto più che il convegno è dedicato ad un tema assai importante e molto sentito sia dai magistrati contabili che da quelli ordinari: “Il costo della corruzione per l’economia globale”. Naturalmente la violazione contestata al professor Amato – per altro condannato in primo grado e in attesa di appello –non ha nulla a che fare nè con il penale né con la corruzione. E’ vero però che spesso Squitieri e i suoi predecessori hanno sottolineato la necessità di buone pratiche nella gestione della cosa pubblica e proprio Squitieri di recente ha ricordato come sia necessario “riorganizzare le strutture dello Stato, puntando a che queste rispondano con rapidità e trasparenza ai bisogni del cittadino”. E naturalmente l’università è una struttura fondamentale dello stato. Per altro al convegno, che sarà moderato dal vicedirettore de La Stampa Francesco Manacorda il professor Amato ha invitato altri nomi di spicco: l’ex procuratore di Palermo e Torino Giancarlo Caselli e Renato Balduzzi, membro laico del Csm. Interverranno anche il presidente del Comitato Scientifico Fondazione “Osservatorio sulla criminalità nell’agricoltura e sul sistema agroalimentare”, Ugo Draetta.
Il professor Amato è inoltre il presidente della giuria che consegnerà il premio “Economia internazionale” all’economista Lucrezia Reichlin, docente alla London Business School e all’imprenditore genovese Augusto Cosulich. L’inchiesta che ha portato alla condanna di Amato era nata alla fine dello scorso decennio, quando al Corte dei Conti aveva rilevato “l’anomala situazione dell’Università di Genova, caratterizzata dalla elevatissima percentuale di docenti in regime di tempo pieno (96%) che mal si conciliava con l’intensa attività extra accademica di alcuni docenti”. Sono stati molti i professori condannati per danno erariale in tutte le facoltà dell’ateneo. Tra gli altri, Mario Baldini, associato di Neurochirurgia alla facoltà di Medicina di Genova, già condannato in appello a due anni e tre mesi per la nota vicenda della clinica Santa Rita di Milano. Ma nessuno, prima di Amato, si era distinto nel promuovere un convegno sulla legalità.