Prosegue l'iter della class action di Altroconsumo nei confronti della Fiat, citata per "pratica commerciale scorretta" per aver venduto, secondo l'associazione, auto che consumano più di quanto dichiarato
La Corte d’Appello di Torino ha dichiarato ammissibile la class action avviata da Altroconsumo contro la Fiat, dopo che il Tribunale l’aveva ritenuta infondata. L’associazione aveva avviato una class action anche contro la Volkswagen (la decisione d’ammissibilità del giudice di Verona non è ancora arrivata) più di un anno fa, dopo aver sottoposto una Fiat Panda terza serie 1.2 benzina e una VW Golf 1.6 TDI a un test di consumo in laboratorio. I risultati della prova di Altroconsumo mostravano consumi superiori rispetto a quelli dichiarati dai due costruttori (del 50% la Volkswagen, del 20% la Fiat) nonostante, dice l’associazione, i test fossero svolti secondo le specifiche di omologazione. Secondo l’associazione, le “false aspettative create nei consumatori” prefigurano “una vera e proprio pratica commerciale scorretta“. Per questo, nell’atto di citazione è richiesto che la casa automobilistica sia condannata al risarcimento dei danni: “ipotizzando una percorrenza annua di 15.000km, la somma è di 239 euro per i possessori di Fiat Panda 1.2″.