Un'altra operazione a Aubervilliers, nella regione dell’Ile-de-France, per cercare le persone vicine a Hasna Aitboulahcen, la kamikaze che si è fatta esplodere ieri a Saint-Denis. Nove arresti in Belgio. Il premier francese: “Possibile che Isis stia preparando armi chimiche". Secondo alcune fonti di intelligence, il corpo del terzo terrorista rimasto ucciso nel blitz di mercoledì sarebbe quello di Salah Abdeslam, sospettato di essere nel commando che ha agito il 13 novembre
Operazione di polizia a Charleville-Mézières, nella regione francese di Champagne-Ardenne. Lo ha riferito France 3, precisando che gli abitanti del quartiere Ronde-Couture hanno detto di avere sentito una esplosione. Secondo una fonte citata da Le Figaro, le forze dell’ordine hanno arrestato un uomo: si tratterebbe di un giovane francese recentemente convertito all’Islam. Un’altra operazione è in corso ad Aubervilliers, nella regione dell’Ile-de-France, per cercare le persone vicine a Hasna Aitboulahcen, la kamikaze che si è fatta esplodere ieri a Saint-Denis. Poche ore fa la polizia aveva perquisito l’abitazione della madre della donna a Aulnay-sous-Bois. E oggi nove persone sono state arrestate a Bruxelles durante altrettante perquisizioni avvenute nei quartieri di Jette, Uccle e Molenbeek. Intanto la psicosi causata dagli attentati di Parigi del 13 novembre si diffonde anche in Italia: tre gli allarmi registrati oggi nelle metro di Roma e Milano, tutti rivelatisi infondati.
#Ardennes Opération de police quartier Mohon à #Charleville Rue du 11-Novembre bouclée https://t.co/wtcWafyjUT pic.twitter.com/vOP2nW0RNi
— L’Union-L’Ardennais (@UnionArdennais) 19 Novembre 2015
Non solo kalashnikov, non solo auto-bombe, non solo kamikaze che si fanno esplodere in luoghi affollati. “L’immaginazione macabra” dei mandanti del terrorismo islamico “non ha limiti” e “oggi non possiamo escludere niente”, neanche “il rischio di armi chimiche e batteriologiche“. Mentre l’allerta in tutta Europa resta altissima, il premier francese Manuel Valls ha chiesto così – e poi ottenuto – dall’Assemblea francese la proroga dello stato d’emergenza per 3 mesi. “Siamo in guerra – ha ribadito Valls – Non una guerra di quelle a cui la storia ci ha abituato”.
La morte di Abaaoud – Valls ha confermato anche che Abdelhamid Abaaoud, considerato dagli inquirenti l’ideatore degli attentati del 13 novembre, è stato ucciso nel blitz compito dalle forze dell’ordine francesi a Saint-Denis. Secondo alcune fonti di intelligence, il corpo del terzo terrorista rimasto ucciso nel blitz di mercoledì nella cittadina a nord est di Parigi sarebbe quello di Salah Abdeslam, considerato dalle forze dell’ordine transalpine componente del gruppo autore delle stragi di Parigi del 13 novembre.
“Crivellato di colpi”, ha fatto sapere la procura, il corpo di Abaaoud è stato ritrovato fra le macerie dell’appartamento in cui la polizia ha individuato il covo dei terroristi, devastato da uno scontro a fuoco durato sei ore. Il cadavere della presunta mente delle stragi è stato formalmente riconosciuto grazie alla comparazione delle tracce di campioni di Dna. I dati genetici di Abaaoud sono stati trasmessi nella notte dalle autorità del Belgio alla Francia. Si è potuto quindi procedere al riscontro.
Abdelhamid Abaaoud ha avuto “ruolo determinate negli attacchi di Parigi”, ha detto il ministro dell’Interno francese Bernard Cazeneuve in conferenza stampa. Dei sei attentati sventati dalla Francia dalla primavera scorsa, Abaaoud sembra coinvolto in quattro di essi, come in quelli organizzati contro un chiesa nella regione di Parigi e quello sventato al treno Thalys Amsterdam-Parigi: Ayoub El-Khazzani, l’uomo armato di kalashnikov bloccato da tre americani, aveva trascorso qualche tempo in Belgio prima di salire sul treno ed era legato ad un gruppo jihadista a lui vicino. “Sono organizzati all’estero, con terroristi addestrati all’estero che poi vengono rimandati in Francia”, ha spiegato il ministro dell’Interno.
“Nessuna informazione proveniente dai Paesi europei da cui sarebbe potuto transitare arrivando in Francia ci è stata comunicata e ci ha suggerito che lui potesse essere arrivato in Europa e fino in Francia“, ha detto Cazeneuve, ricordando che il terrorista era “originario di Molenbeek” e “aveva raggiunto la Siria nel 2014”. “Soltanto il 16 novembre – ha aggiunto – dopo gli attentati di Parigi del 13, un servizio di intelligence di un Paese al di fuori dell’Europa ci ha segnalato di essere a conoscenza della sua presenza in Grecia“.
Ora “è urgente che l’Europa si riprenda, si organizzi e si difenda contro la minaccia terroristica”, ha detto ancora Cazeneuve, secondo cui il sistema di scambio di informazioni sui passeggeri (Passenger Name Record o Pnr, ndr) deve essere rivisto a livello europeo. Un progetto c’è già ma “va avanti troppo lentamente”, ha detto il ministro che, assieme alla sua collega della Giustizia Christiane Taubira, sarà venerdì a Bruxelles per una riunione che dovrà esaminare proprio il funzionamento del Pnr. Cazeneuve, alla fine della sua conferenza stampa, ha lanciato quindi un appello per rivedere “al più presto” il sistema di scambio di informazioni su chi viaggia fuori e dentro l’Europa.
Perquisizioni a Molenbeek – A Bruxelles proseguono i blitz della polizia in diverse zone della città e tra queste Molenbeek, quartiere ritenuto una sorta di “culla del jihadismo” in Europa: le perquisizioni sono legate in particolare alla storia di Bilal Hafdi, il kamikaze di 20 anni che si è fatto esplodere venerdì scorso fuori dallo stadio di Francia, a Parigi Saint-Denis. Intanto proseguono le polemiche, che arrivano dalla Francia ma anche dal Washington Post, sull’attività dei servizi segreti belgi: “Come hanno fatto a perderseli?”, si è chiesto il quotidiano americano. Eppure il premier conservatore Charles Michel ha di nuovo difeso i propri agenti segreti.
Intanto cominciano a farsi sentire anche in Italia gli effetti dell’innalzamento del livello d’allarme dopo l’informativa dell’Fbi che ha raccomandato attenzione in particolare su Basilica di San Pietro, Teatro alla Scala e Duomo di Milano, oltre a chiese, sinagoghe, ristoranti, teatri, hotel. Se già ieri a San Pietro si sono presentati meno fedeli di quanti erano annunciati – con controlli approfonditi delle forze dell’ordine su tasche, zaini e borse – oggi misure più stringenti sono state adottate all’ingresso del Duomo di Milano, dove i visitatori vengono controllati con il metal detector: si sono formate code, ma senza disagio. Stesse procedure sono annunciate anche al teatro alla Scala (compresa l’area del museo) e proseguiranno per gli spettacoli delle prossime settimane. Ci saranno due giorni in cui il livello di guardia si alzerà al massimo: il 7 e l’8 dicembre. Il 7 è Sant’Ambrogio e oltre all’afflusso di fedeli al Duomo, a Milano, è in programma anche la tradizionale Prima alla Scala. L’8 è invece in programma l’apertura del Giubileo, a Roma. Intanto, ha spiegato il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni, le forze di sicurezza italiane stanno lavorando per identificare le 5 persone sospette, i cui nomi sono stati forniti dall’Fbi. Infine si registra l’ennesimo falso allarme, segno del tasso di attenzione di queste ore: un sacchetto sospetto era stato individuato alla fermata Lepanto della metro A di Roma, ma dopo evacuazione e chiusura della stazione il traffico è poi tornato alla normalità dopo l’intervento degli artificieri.
CRONACA ORA PER ORA
20.12 – Usa, da Camera ok a stop accoglienza dei siriani
La Camera degli Stati Uniti ha approvato la misura che bloccherebbe il piano di accoglienza di rifugiati siriani e iracheni e aumenterebbe i controlli di sicurezza sui profughi. A settembre, la Casa Bianca aveva annunciato il programma per accogliere 10mila rifugiati siriani entro un anno. Molti deputati democratici si sono sfilati dalla posizione di Obama e hanno votato a favore del provvedimento. L’ok è arrivato nonostante il veto annunciato dalla Casa Bianca.
19.21 – Media: “Usa informarono Parigi che Abaaoud era in Grecia”
Sarebbero gli Stati Uniti ad aver informato la Francia del passaggio in Grecia di Abdelhamid Abaaoud, ritenuto la mente degli attacchi di Parigi e ucciso ieri in un blitz. Lo ha riferito L’Express citando una propria fonte, in riferimento alle affermazioni in merito del ministro dell’Interno francese, Bernard Cazeneuve, che aveva parlato di “un Paese fuori dall’Europa”.
18.28 – Milano, chiusa fermata metro del Duomo. Ma è un falso allarme
A Milano la fermata Duomo della metro gialla M3 è stata chiusa temporaneamente perché è stato trovato un trolley incustodito. La stazione della metropolitana è stata evacuata ed è in corso una bonifica da parte degli agenti della polizia di Stato. Pochi minuto dopo, l’allarme è rientrato.
1819 – Atene: “Nessuna prova che Abaaoud si stato in Grecia”
La Grecia non ha trovate prove che dimostrino che Abdelhamid Abaaoud sia mai stato nel Paese. Lo ha dichiarato un funzionario del ministero dell’Interno di Atene, dopo che Parigi ha affermato che il 16 novembre un servizio di intelligence di un Paese non-Ue ha segnalato la presenza di Abaaoud in Grecia. Il funzionario ha aggiunto che Parigi non ha passato alcuna informazione sulla presunta presenza di Abaaoud.
18.18 – Usa segnalarono Abaaoud a Parigi a maggio
L’Office of Intelligence and Analysis della sicurezza interna statunitense aveva messo in guardia Parigi, il maggio scorso, sul rischio di un attacco coordinato dell’Isis in Francia da parte di un “folto gruppo”. Lo scrivono i media Usa. Nel rapporto si citava esplicitamente Abdelhamid Abaaoud e si ipotizzava che l’organizzazione avesse tentato di farlo passare per morto in Siria per fare in modo che gli investigatori belgi smettessero di indagare su di lui.
18.07 – Lussemburgo, falsi allarmi: evacuata sede Corte Ue
Due falsi allarmi sono scattati oggi anche a Lussemburgo. Nel pomeriggio sono stati evacuati alcuni edifici della Corte di giustizia Ue. Dopo un paio d’ore l’allarme è rientrato. Poco dopo mezzogiorno è stato fatto sgomberare anche il municipio di Esch-sur-Alzette, secondo città del Gran Ducato, dopo che alcuni impiegati avevano segnalato la presenza di sconosciuti in un’area interdetta al pubblico. Dopo che la polizia ha ispezionato l’edificio, verso le 14.30 l’allarme è rientrato.
18.05 – Madrid: “Abaaoud reclutava donne per l’Isis”
Abdelhamid Abaaoud stava reclutando donne in Spagna per portarle nella roccaforte dell’Isis. Lo ha rivelato il ministro degli Interni spagnolo Jorge Fernandez Diaz secondo quanto riportato dai media locali. “Cercava di contattare spagnoli, soprattutto donne, sui social network per convincersi a unirsi all’Isis e ripopolare il Califfato”, ha detto il ministro.
17.51 – Roma, cassato allarme metro: riaperta linea C
La metro C di Roma è tornata attiva per l’intera linea. Lo riferisce l’Atac. La linea era stata interrotta nella tratta fra Torrenova e Grotte Celoni per un falso allarme terrorismo. Anche la stazione Ottaviano era stata chiusa, per lo stesso alalrme. Ora è stata riaperta anche la metro A.
17.22 – Intelligence Usa: “Isis sta sviluppando armi chimiche”
L’Isis sta perseguendo lo sviluppo di armi chimiche attraverso la realizzazione di una sezione dedicata alla ricerca e agli esperimenti con l’aiuto di scienziati siriani, iracheni e di altri Paesi della regione, hanno affermato funzionari dell’intelligence di Usa e Iraq citati in forma anonima dalla Ap. Le fonti Usa hanno detto alla Ap di non credere che l’Isis abbia le capacità per sviluppare armi chimiche sofisticate, come il gas nervino, più utilizzabili per attacchi terroristici.
17.20 – Francia, vasto blitz a Charleville, nelle Ardenne: “Esplosioni”
Un vasto blitz di polizia è in corso a Charleville, nelle Ardenne francesi, vicino al confine belga. Nel raid, riferiscono i media francesi, è stata udita una forte esplosione. Le forze dell’ordine hanno arrestato un uomo: si tratterebbe di un giovane francese recentemente convertito all’Islam.
17.19 – Roma, rientra l’allarme sulla metro A
C’era un pezzo di un narghilè – strumento orientale per fumare – nel sacchetto dell’immondizia abbandonato che stamani ha fatto scattare un allarme bomba alla stazione Lepanto della linea A della metropolitana di Roma. E’ quanto si apprende dalla questura. All’abbandono della parte di narghilè nella busta non viene attribuito dagli investigatori alcun significato simbolico in relazione all’allerta terrorismo dopo gli attentati di Parigi.
17.01 – Nove fermi dopo le perquisizioni a Bruxelles
Si è conclusa con nove fermi la serie di nove perquisizioni condotte da stamattina in diverse zone di Bruxelles. Di questi, sette sono legati alla famiglia di Bilal Hadfi, uno dei kamikaze dello Stade de France, e rientrano in un’inchiesta già avviata a inizio anno dalla Procura belga quando il ragazzo era partito in Siria. Altri due fermi sono direttamente legati all’inchiesta in corso sugli attentati di Parigi. Le perquisizioni, ha precisato la Procura federale, hanno avuto luogo a Bruxelles, Molenbeek, Laeken, Uccle e Jette.
16.46 – Nuovo video di minacce: “Parigi prima di Roma”
Combattenti del ramo iracheno dell’Isis minacciano nuovi attacchi suicidi e con autobomba, in particolare contro Francia e Usa, in un video intitolato “Parigi prima di Roma”. Lo riferisce il Site.
16.39 – Allarme nella metro C di Roma: “Pacco sospetto”
Nuovo allarme nella metropolitana di Roma, stavolta sulla linea C, alla stazione di Torre Gaia, in periferia, per la presenza di due borse sospette, di cui una sarebbe una borsa frigo. Sul posto gli artificieri. Interrotto il tratto tra le stazioni di Torrenova e Grotte Celoni, come fa sapere l’Atac che ha predisposto bus sostitutivi.
16.39 – Media turchi: “Sventato attentato Isis a G20 di Antalya”
La Turchia ha sventato un piano di attacco terroristico dell’Isis contro il G20 di Antalya. Lo rivela il quotidiano Hurriyet. La procura di Ankara avrebbe dato l’allarme alla luce di informazioni trovate sul computer di Yunus Durmaz, ritenuto il capo della cellula dell’Isis di Gaziantep, nel sud-est turco. Il computer era stato sequestrato il mese scorso in un’operazione legata alle indagini sulla strage di Ankara del 10 ottobre. La cellula avrebbe pianificato 26 attacchi in 18 province turche, tra cui Istanbul.
16.27 – Perquisizioni in corso in casa della donna kamikaze
Perquisizioni sono in corso nell’abitazione della madre della donna che si è fatta esplodere ieri in un blitz nel sobborgo parigino di Saint Denis, Hasna Aitboulahcen. Lo ha fatto sapere L’Express, citando proprie fonti. L’abitazione si trova a Aulnay-sous-Bois. Secondo la testata, la madre aveva rinnegato la figlia quando si era radicalizzata. Aitboulahcen era la cugina di Abdelhamid Abaaoud, ritenuto la mente degli attentati di venerdì. La polizia ha confermato oggi che è l’attentatrice suicida di Saint Denis.
15.34 – Cazeneuve: “Abaaoud coinvolto in 4 su 6 attentati sventati”
Abdelhamid Abaaoud è probabilmente coinvolto in almeno quattro dei sei attentati sventati dalla primavera scorsa in Francia: lo ha detto il ministro francese dell’Interno, Bernard Cazeneuve. Tra questi, gli attacchi falliti contro almeno una chiesa della regione di Parigi e quelli del Thalys.
15.27 – Bozza Ue: “Rafforzamento delle frontiere esterne di Schengen”
L’Unione europea rafforzerà i controlli alle frontiere esterne della zona Schengen, anche nei movimenti dei suoi cittadini, a seguito degli attentati di Parigi. I ministri degli Interni e della Giustizia, che si riuniranno venerdì in via straordinaria a Bruxelles, discuteranno del rafforzamento della sicurezza e delle nuove misure contro il terrorismo. Parigi ha richiesto maggiori controlli alle frontiere esterne dell’area di Schengen.
15.03 – Site: “Isis rivendica attacco a prete italiano in Bangladesh”
L’Isis ha rivendicato il tentato assassinio del missionario italiano Piero Parolari, avvenuto ieri in Bangladesh. Lo riferisce Site, società che monitora l’attività dei gruppi jihadisti su internet.
14.28 – Parigi, procuratore: “Non chiaro se Abaaoud si è fatto esplodere”
Non è chiaro se Abdelhamid Abaaoud, la mente degli attentati di Parigi morto nel blitz della polizia, si sia fatto esplodere nel covo di Saint-Denis. Lo dice il procuratore François Molins citato dalla Bbc. La procura ha spiegato anche che il cadavere di Abaaoud è stato ritrovato tra le macerie dell’appartamento ed era crivellato di colpi.
14.23 – Renzi: “Dobbiamo reagire, ma non rinunciamo a vivere”
“Il loro obiettivo è farci morire come piace a loro – si legge sulla consueta enews di Matteo Renzi – ma quando non ci riescono si accontentano – si fa per dire – di farci vivere come piace a loro. Ecco perché dobbiamo reagire con determinazione e non permettere alla paura di oscurare la libertà. Dobbiamo reagire, certo senza rinunciare a vivere”.
14.03 – Polizia: “Donna kamikaze era cugina di Abaaoud”
La polizia francese ha confermato che la kamikaze che si è fatta saltare in aria durante il blitz a Saint-Denis era la cugina dell’ideatore delle stragi di Parigi Abdelhamid Abaaoud, anche lui ucciso dalla polizia nel raid. Hasna Aitboulahcen, 26 anni, è diventata la prima kamikaze a farsi saltare in aria in Europa. “Non è il mio compagno”, ha ripetuto per due volte prima di attivare il suo giubbotto esplosivo nel covo di Saint-Denis rispondendo ad un poliziotto che le chiedeva dove fosse Abaaoud, definendolo appunto “il suo compagno”.
13.39 – Parigi, procura: “Abaaoud tra i morti di Saint-Denis”
Abdelhamid Abaaoud, la mente delle stragi di Parigi, è stato formalmente identificato tra i terroristi uccisi nel raid a Saint-Denis: è quanto annuncia la procura di Parigi.
13.35 – Bagnasco: “Non si possono negare i timori per il Giubileo”
“Il Giubileo va fatto, ci mancherebbe, con le debite cautele. Non si può negare che ci siano dei timori, purtroppo nessuno può escludere a priori di essere sotto l’attenzione di queste brutalità”. Lo ha detto il presidente della Cei, cardinale Angelo Bagnasco in relazione al pericolo attentati dopo i fatti di Parigi.
13.01 – Roma, albergatori: “Annullati tour via Francia”
“Dopo gli attentati, i tour che passavano per Parigi e arrivavano a Roma sono stati quasi tutti cancellati. A venir meno sono stati soprattutto di potenziali visitatori provenienti dal sud est asiatico, Giappone, Cina, Corea. Hanno retto meglio americani e europei”. Così il presidente di Federalberghi di Roma Giuseppe Roscioli.
12.32 – Roma, rientrato l’allarme bomba in metro
Allarme rientrato nella stazione Lepanto della metro A a Roma. La stazione era stata evacuata per un pacco sospetto sulla banchina della metro in direzione Anagnina. Gli accertamenti eseguiti dagli artificieri, a quanto si è appreso, hanno dato esito negativo.
12.31 – Francia, ok dell’Assemblea alla proroga dello stato d’emergenza
Via libera dell’Assemblea Nazionale francese al prolungamento di tre mesi dello stato d’emergenza come richiesto dal presidente François Hollande. Ora il progetto di legge deve passare al vaglio del Senato.
12.15 – Telegram ha chiuso 78 canali legati a Isis
Telegram, la piattaforma di messaggistica istantanea usata dall’Isis per rivendicare gli attacchi di Parigi e e l’esplosione dell’aereo russo sul Sinai, ha annunciato di aver chiuso 78 canali pubblici riconducibili allo Stato islamico. I canali consentono a un utente di inviare messaggi di testo, audio e video a una molteplicità di altri utenti. Telegram, con sede a Berlino ma creata due anni fa dai fondatori del social network russo VK, è un’alternativa ad applicazioni di messaggistica come la popolare WhatsApp, con in più un focus sulla sicurezza delle conversazioni. Permette di inviare messaggi di testo, vocali e video cifrati, anche di grandi dimensioni (fino a 1,5 gigabyte).
12.14 – Roma, Gabrielli: “Ampliata no-fly zone”
“È stata ampliata la no-fly zone. Ci sono alcune zone della Capitale, praticamente tutta la città, che sono interdette al volo aereo per tutto il periodo del Giubileo”. Lo annuncia il prefetto di Roma, Franco Gabrielli, a margine della presentazione del logo di Roma per il Giubileo.
12.06 – 007 russi e Usa collaborano su aereo Sinai
Russia e Stati Uniti collaborano a livello di “servizi speciali e organi investigativi” nella ricerca dei responsabili della sciagura aerea nei cieli del Sinai, dove l’esplosione di un ordigno a bordo di un Airbus russo ha ucciso 224 persone. Lo fa sapere il vice ministro degli Esteri russo, Serghiei Riabkov.
12.06 – Milano, rafforzate misure sicurezza in Duomo
Rafforzate le misure di sicurezza per entrare in Duomo, dove da stamattina tutti i visitatori vengono accuratamente controllati con il metal detector. I due portoni aperti sono presidiati da oltre una decina di militari dell’esercito che controllano borse, zaini e ogni contenitore è in possesso di chi vuole entrare. Le misure di sicurezza hanno rallentato gli ingressi e sul sagrato a tratti si sono formate code.
12.04 – Turchia, “Brahim Abdeslam era stato espulso da Ankara”
La Turchia aveva espulso alcuni mesi fa Brahim Abdeslam, uno degli attentatori suicidi di Parigi e fratello del super ricercato Salah, perché sospettato di volersi unire all’Isis in Siria. Lo sostengono media locali.
12.03 – Roma, pacco sospetto: chiuso tratto della metro
Un pacco sospetto è stato segnalato alla stazione Lepanto della metropolitana di Roma. Sul posto stanno intervenendo gli artificieri per verificare il contenuto del sacchetto di plastica. Il tratto della linea A tra Termini e Ottaviano è stata chiusa per sicurezza. La stazione è stata evacuata. Il pacco incustodito si trovava sulla banchina della metro direzione Anagnina. A ritrovare la busta sospetta sono stati due militari dell’Esercito, che dall’altro giorno presidiano anche la metropolitana di Roma. Il pacco è stato segnalato alle forze di polizia, che hanno fatto scattare la procedura di emergenza.
11.59 – W. Post: “Sospetti noti, come ha fatto Belgio a perderseli?”
Le autorità belghe erano al corrente delle attività di alcuni dei sospetti degli attentati terroristici di Parigi, tanto da sollevare dubbi e domande su come le forze di sicurezza abbiano potuto lasciarseli sfuggire. A sottolinearlo è il Washington Post, ricordando che nel corso dell’ultimo anno le forze di sicurezza hanno intercettato le comunicazioni telefoniche di almeno un attentatore e detenuto per un breve periodo ed interrogato almeno altri due sospetti, uno in relazione ai suoi viaggi in Siria, l’altro per le sue idee radicalizzate. La procura ha anche perseguito Abdelhamid Abaaoud per aver trascinato il fratello di 13 anni in Siria.
11.46 – Bruxelles, un fermo dopo nuove perquisizioni
Nuovo fermo nel corso delle perquisizioni a Bruxelles legate agli attentati di Parigi. Una persona è stata arrestata dalla polizia a Laeken, stesso quartiere dove era stato lanciato un allarme bomba poi rivelatosi infondato. La Procura federale interrogherà ora la persona fermata per “determinare se può essere considerata come sospetto o testimone”. In totale sono state effettuate 7 nuove perquisizioni in città: una a Laeken legata a Parigi, che ha portato a un fermo, e altre 6 in diverse zone di Bruxelles (Molenbeek, Jette, Uccle, Bruxelles). Queste ultime, anche se riguardano amici e parenti di uno dei kamikaze dello Stade de France, Bilal Hafdi, sono relative a un’inchiesta già aperta a inizio anno quando il ragazzo era andato in Siria.
11.45 – Hollande: “Francia non si perda per vincere guerra”
“La Francia non deve perdersi per vincere la guerra, e risponderà all’odio con la fratellanza, al terrore con la forza del diritto, al fanatismo con la speranza. La Francia risponderà restando la Francia”. Lo ha detto il presidente Francois Hollande. “I terroristi vogliono eliminare qualsiasi traccia della storia come se nulla fosse esistito prima di loro, ma saranno loro che non esisteranno più tra qualche anno” ha aggiunto il presidente della Repubblica.
11.27 – Francia, Valls: “Struttura per giovani radicalizzati”
“Una prima struttura per giovani radicalizzati” sarà creata in Francia, con l’obiettivo di disinnescare il pericolo di potenziali minacce terroristiche”. Lo ha annunciato il premier Manuel Valls. Il premier ha aggiunto che “le prime persone a entrare potrebbero essere dei pentiti, che metteremo alla prova per misurare la loro volontà di reinserimento”.
11.21 – Belgio, “né Abaaoud né Salah morti nel blitz”
Né Abdelhamid Abaaoud né Salah Abdeslam sarebbero tra i morti del blitz a Saint-Denis. Lo riferisce ora l’online della tv pubblica belga francofona Rtbf citando “fonti ufficiali belghe che desiderano restare anonime e ambienti vicini all’inchiesta”. Resta forte l’incertezza sulla sorte dei due ricercati più pericolosi d’Europa.
11.10 – Sì della Camera al decreto missioni
Sì dell’Aula della Camera al decreto legge che proroga la partecipazione militare italiana a missioni internazionali. Il provvedimento, approvato con 319 voti a favore, 103 contrari e 13 astensioni, passa al Senato. La Lega Nord si è astenuta, i voti contrari sono arrivati da Movimento 5 Stelle e Sinistra Italiana.
11.01 – Giornale belga: “Polizia dà caccia a artificiere”
La polizia sta dando la caccia ad un uomo sospettato di aver fornito esplosivi e detonatori agli attentatori di Parigi. Lo riferisce il quotidiano belga ‘De Standaard’, che identifica il sospetto come Mohamed K, originario delle Antille che viveva nella città settentrionale francese di Roubaix. Il sospetto viene descritto come “molto pericoloso”.
11.00 – Assad a Hollande: “Vuole cacciarmi? Vergogna”
Duro attacco del presidente siriano Bashar al-Assad a Francois Hollande, a pochi giorni dalla strage di Parigi. Il presidente francese – sostiene il leader del regime di Damasco – si deve “vergognare” quando sostiene che “Assad è parte del problema, non la soluzione” alla crisi siriana perché delegittima “il primo principio democratico” che prevede sia “il popolo ad avere il diritto di decidere da chi farsi guidare”. Se la Francia pensa di “sostenere il popolo siriano in materia di democrazia e libertà, farebbe meglio a occuparsi prima del popolo saudita”.
10.57 – Londra, falso allarme nella metropolitana
Falso allarme alla stazione della metropolitana di Londra di Aldgate, evacuata stamattina dalla polizia dopo che si era diffusa la voce di “un passeggero sospetto” a bordo di un treno. Lo riferisce il Mirror online, precisando tuttavia che i controlli non hanno rivelato alcun comportamento a rischio.
10.51 – Media belga: “Salah morto in assalto Saint-Denis”
Tra i tre morti dell’assalto a Saint-Denis ci sarebbe non solo Abdelhamid Abaaoud, la ‘mentè delle stragi di Parigi, ma anche Salah Abdeslam, il super ricercato. E’ quanto riferisce il sito del quotidiano belga la Dernière heure, precisando che si attende ancora conferma dalle analisi del Dna. Derniére heure aveva già annunciato ieri la morte di Abaaoud, così come il Washington Post, ma le autorità francesi non hanno confermato.
10.45 – Libano, agguato a soldati italiani in missione Unifil
Una pattuglia di “caschi blu” italiani dell’Unifil, nel sud del Libano, ha subito un agguato di uomini armati, ma nessuno è rimasto ferito. Lo riferiscono all’ANSA fonti informate. L’episodio è avvenuto martedì. Non vi sono elementi che facciano pensare ad una responsabilità dell’Isis.
10.45 – Francia, ministro Esteri: “Russia? Uniamo forze”
“C’è un apertura, si può dire, dei russi, noi pensiamo che sia sincera e bisogna unire tutte le nostre forze” per sconfiggere lo Stato islamico. Lo ha detto oggi, a France Inter, il ministro degli Esteri di Parigi, Laurent Fabius.
10.43 – Europol: “Escalation delle minacce Isis in Europa”
“Con gli attacchi di venerdì a Parigi c’è stata una grave escalation della minaccia terroristica dell’Isis, è il primo esempio stile Mumbai 2008. E’ un fenomeno diverso: l’Isis vuole esportare in Europa la sua atroce violenza. Hanno enormi risorse e sono possibili altri attacchi”, così il direttore di Europol Rob Wainright.
10.39 – Francia, Valls: “Controllo sistematico a frontiere Ue”
La Francia vuole un “controllo sistematico delle frontiere esterne dell’Unione europea per i beneficiari della libera circolazione”. Lo ha detto il primo ministro francese Manuel Valls in Parlamento a Parigi, aggiungendo che “se ciò non avverrà, la sopravvivenza di Schengen è a rischio”.
10.34 – A Milano 250 agenti in più per strada
Milano, ‘obiettivo potenziale’ del terrorismo di matrice islamista, risponde con la massima mobilitazione di uomini e mezzi per la sicurezza. Per quasi un mese, infatti, nel capoluogo lombardo ci saranno circa 250 agenti in più per strada. Una misura straordinaria ottenuta grazie a un “ritardo ad hoc” nel normale avvicendamento degli uomini. Contemporaneamente verrà potenziato il personale dedicato alla vigilanza sulle immagini riprese dalle telecamere.
10.29 – Francia, Valls: “Stato emergenza per 3 mesi”
Il progetto di legge sul prolungamento dello stato di emergenza per tre mesi, in esame da stamani al parlamento francese, “é la risposta di una Francia che non si piega e che non si piegherà mai”. Lo ha detto il Premier Manuel Valls davanti all’Assemblea nazionale. “La Francia è stata attaccata – ha aggiunto – I francesi sono sotto shock, si aspettano da noi risposte forti, rapide ed efficaci. Si aspettano che ci dimostriamo all’altezza dello shock di questo attacco”
10.24 – Belgio, il premier: “No a critiche a servizi segreti”
“Non accetto critiche volte a denigrare il lavoro dei nostri servizi di sicurezza che svolgono un lavoro difficile e tenace”. Lo ha detto tra gli applausi il primo ministro belga Charles Michel parlando al Parlamento. “Voglio ringraziare in questa sede – ha aggiunto – i nostri poliziotti, i nostri agenti dei servizio segreti, i nostri inquirenti per il loro coraggio e la loro mobilitazione”.
10.21 – Turchia, sondaggio: 8% favorevole all’Isis
L’otto per cento dei cittadini turchi dichiara di avere un’opinione positiva sul sedicente Stato islamico. E’ quanto emerge da un sondaggio condotto dal Pew Research Center e rilanciato dal sito del quotidiano Zaman. Il 73% degli intervistati ha affermato di non vedere l’Is di buon occhio, mentre il 19% non ha espresso un’opinione. Tra quanti hanno affermato di apprezzare l’operato dell’Is, solo l’1% si è detto “molto favorevole” all’organizzazione.
10.14 – Obama: “Assad deve andarsene”
Bashar Assad deve andarsene. Lo ha ribadito il presidente degli Stati Uniti Barack Obama, parlando a Manila, in occasione di un incontro con il premier canadese Justin Trudeau. “Il mio punto di vista è che non sarà sufficiente per noi avere un processo politico formale che faccia restare Assad ancora al potere – ha detto Obama – E la ragione non è semplicemente l’opinione che ho di lui. E’ perché è inimmaginabile che si possa fermare la guerra civile, quando c’è una schiacchiante maggioranza di persone in Siria che lo considerano un dittatore brutale e assassino”.
10.12 – Turchia, espulsi marocchini: “Legami con Isis”
La Turchia ha espulso alcuni degli otto cittadini marocchini arrestati e interrogati ieri all’aeroporto Ataturk di Istanbul per il sospetto di essere legati a terroristi del gruppo Stato islamico. Lo ha riferito un funzionario del governo turco all’agenzia di stampa Anadolu, affermando che gli otto si difendono affermando di essere partiti da Casablanca per fare una vacanza a Istanbul.
10.08 – Bruxelles, 6 raid delle forze speciali a Molenbeek
Le forze speciali belghe stanno conducendo in questi minuti sei raid a Molenbeek e in altre aree di Bruxelles. Le azioni puntano a scovare persone vicine a Bilal Hadfi, uno dei kamikaze nei pressi dello Stade de France, di venerdì.
10.04 – Francia, Valls: “Rischio uso armi chimiche”
“L’immaginazione macabra” dei mandanti del terrorismo islamico “non ha limiti”, e “oggi non possiamo escludere niente”, ci può anche “essere il rischio di armi chimiche e biologiche”. Lo ha detto il Premier francese Manuel Valls davanti all’Assemblea nazionale.
10.01 – Anche il Belgio pronto a cambiare la Costituzione
Dopo la Francia, anche il Belgio è pronto a un cambio nella Costituzione allo scopo di allungare i tempi del fermo di Polizia, da 24 a 72 ore. Lo ha annunciato il premier Charles Michels, parlando al Parlamento. Inoltre l’adozione del Pnr, registro passeggeri, su aerei e treni ad alta velocità, senza aspettare le decisioni dell’Ue.
9.54 – Maroni: “Subito nuovo prefetto di Milano”
“La prima cosa che farò oggi è chiamare il ministro Alfano, data la situazione, per chiedere che venga nominato immediatamente il nuovo prefetto di Milano, Lo ha detto il presidente della Lombardia Roberto Maroni all’indomani dell’allerta su possibili obiettivi dell’Isis a Milano.
9.53 – Bruxelles, allarme bomba vicino alla villa reale
Allarme bomba a Laeken, nella periferia di Bruxelles, dove si trova la villa Reale e il celebre Atomium. Un residente della zona ha chiamato la Polizia dopo aver sentito qualcuno urlare che sarebbe esploso un ordigno. Gli agenti hanno chiuso al traffico un paio di strade e stanno procedendo con i controlli. Sulla zona anche alcuni cani specializzati nel rilevamento di esplosivi.
9.13 – Aereo diretto in Egitto atterrato, falso allarme
Un aereo partito da Varsavia in Polonia e diretto ad Hurghada in Egitto è stato costretto ad un atterraggio di emergenza in Bulgaria per un allarme bomba che si è rivelato falso. Lo riferisce il sito online Ahram. Dopo i controlli a bordo non è stato trovato alcun esplosivo.
8.56 – Gentiloni: “Lavoriamo per identificare i 5 sospetti”
Le forze di sicurezza italiane stanno lavorando da ieri pomeriggio per identificare i cinque nominativi di persone sospette forniti dall’Fbi: lo ha detto il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni al programma Agorà di Raitre.
6.43 – Bangladesh, arresti per ferimento italiano
La polizia bengalese ha arrestato un politico locale del partito islamico Jamaat-e-Islami e fermato diverse persone in connessione con il ferimento del missionario italiano Piero Parolari. Lo riporta oggi il sito online Bdnews24.com citando un responsabile del commissariato di Dinajpur Kotwali.