All'azienda delle farmacie il padre di Matteo Senno, eletto nella lista del sindaco di centrodestra. All'azienda informatica il compagno di Giorgia Pea, stessa lista. Nel cda di Veritas, la compagna di un terzo sostenitore del primo cittadino. E così via. Le denunce di Pd e 5 Stelle. E per rilanciare Porto Marghera, la scelta cade su un diplomato alle Magistrali, coordinatore locale di Forza Italia
Parentopoli in laguna? Di certo la girandola di nomine nelle società partecipate dal Comune di Venezia ha fornito bel po’ di argomenti alle opposizioni in consiglio comunale che non si sono lasciate sfuggire l’occasione. Come amministratore unico di Ames, l’azienda che si occupa delle farmacie e della ristorazione scolastica, la giunta del sindaco di centrodestra Luigi Brugnaro ha nominato Gabriele Senno, padre del consigliere comunale Matteo Senno, della Lista Brugnaro. “Parliamo di una società che ha 377 dipendenti, è pesantemente indebitata (7,7 milioni di euro a fine 2014), nonostante la gestione delle 16 farmacie comunali, e che eroga servizi di refezione scolastica non all’altezza spesso delle aspettative degli utenti – ha commentato Davide Scano, consigliere comunale dei 5 Stelle – e il signor Gabriele Senno tuttavia non ha alcuna specifica competenza o esperienza nelle materie che sono il core business aziendale”.
La consigliera comunale del Pd Monica Sambo denuncia poi in un comunicato che presidente del collegio sindacale di Venis spa, società che si occupa di informatica e telecomunicazioni, è stato nominato Stefano Burighel, compagno della consigliera comunale di maggioranza Giorgia Pea. Anche la compagna di un altro consigliere comunale, Luca Battistella, sempre della Lista Brugnaro, è stata nominata nel consiglio di amministrazione di Veritas, società che si occupa di rifiuti.
Le denunce delle opposizioni guardano anche ai rapporti di lavoro: come quello che riguarda Paolo Bettio, nominato amministratore unico di Venis, e che, secondo la denuncia del 5 Stelle Scano, “riveste anche un ruolo di primo piano in Attiva spa, una delle venti società del gruppo industriale Umana Holding che fa capo proprio a Luigi Brugnaro ed legato al sindaco da un rapporto di lavoro”. “E’ evidente – scrive Scano nella sua interrogazione – che Bettio si trova in una situazione di conflitto d’interessi per la sua doppia attività, conflitto rimarcato pure dal fatto che la società Attiva S.p.A. è fornitrice di beni e servizi a Ve.La. spa, altra società partecipata dal Comune e che, in un’ottica di riorganizzazione, potrebbe acquisire invece da Venis certi servizi”. E ancora Nicola Picco, nominato nel cda di Avm Spa (mobilità) risulta collaborare nello studio di architettura del già citato Battistella, che è anche delegato all’Innovazione.
Le nomine al Vega, società per l’innovazione tecnologica in pesante sofferenza economica hanno in particolare attirato l’interesse dei 5 stelle veneziani. Tommaso Santini, rinominato come consigliere delegato nella società Vega è anche dirigente del ramo di Condotte che si occupa di investimenti immobiliari. “Condotte ha interessi immobiliari – sottolinea Scano – in alcune aree attigue a dove sorge il monumentale complesso del Vega, ed in particolare sta portando a compimento un progetto immobiliare chiamato ‘Expo Gate 2015′: sono previsti infatti dei grattacieli fino a 36 piani con funzioni direzionale, commerciale e ricettivo”. L’interesse di Condotte per l’edificazione nei terreni attigui al Vega cozza con la necessità della società di ripianare velocemente il “buco” di circa 15 milioni di euro con la vendita di buona parte degli immobili di sua proprietà.
E’ stato il curriculum di Roberto Ferrara, nominato alla presidenza del Vega, ad attirare le critiche dei grillini. “Risulta essere in possesso di un mero diploma di scuola magistrale e svolgere l’attività di agente di commercio di prodotti alimentari, mestiere certamente dignitoso ma di ben scarso rilievo per il rilancio di una società che dovrebbe a sua volta, con le proprie azioni, perseguire l’impegnativo compito di rilanciare l’area post-industriale di Porto Marghera”. “Un osservatore in malafede – prosegue la nota dei grillini veneziani – potrebbe essere indotto a credere che la scelta sia dipesa dall’attività politica del candidato prescelto: coordinatore locale di Forza Italia e il primo dei non eletti nella lista di Forza Italia.
«Selezionare i consigli di amministrazione delle società partecipate e gli organismi dirigenti delle aziende speciali attraverso procedure trasparenti, simili ai concorsi pubblici, ovvero con valutazione dei curricula pubblicati on-line e con audizioni pubbliche dei candidati, escludendo, per serietà, persone che hanno gravitato nell’ambito politico negli ultimi 20 anni». E’ l’impegno sottoscritto dal sindaco l’11 giugno scorso, su proposta dello stesso Movimento 5 stelle, durante la campagna elettorale.