Alitalia ha chiuso i primi nove mesi dell’anno con una perdita di 92 milioni di euro, in recupero rispetto ai 130 milioni di rosso del primo semestre. Lo riporta Repubblica, secondo cui la compagnia aerea partecipata al 49% da Etihad ha registrato risultati migliori del previsto nonostante l’incendio al terminal 3 di Fiumicino del 7 maggio, in seguito al quale l’azienda aveva fatto sapere di aver subito danni per 80 milioni. Per l’intero 2015 rimangono però confermate le previsioni del piano industriale, che indicano perdite per 203 milioni di euro contro i quasi 600 del 2014. Sull’ultimo trimestre dell’anno gravano le incertezze legate allo scenario geopolitico, dopo gli attentati di Parigi.

Intanto resta aperta la partita della nomina del nuovo amministratore delegato, dopo le dimissioni presentate da Silvano Cassano lo scorso settembre. Il presidente Luca di Montezemolo, che ha assunto le deleghe dell’ex numero uno, e il vicepresidente di Alitalia e numero uno di Etihad James Hogan hanno parlato di una “questione di mesi”, quindi non prima del 2016. I cacciatori di teste di Spencer Stuart sono stati incaricati di cercare una figura esperta del settore, anche fuori dai confini nazionali.

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