Progettavano omicidi, pianificavano l’espansione sul territorio e citavano direttamente lo storico gotha di Cosa nostra corleonese. È quello che emerge dalle intercettazioni dell’operazione Grande Passo 3, che ha portato al fermo di sei persone, considerate il nuovo vertice mafioso del mandamento di Corleone. “Devono tremare tutti, ora nel 2015 esce Giovanni Grizzafi, il grande”, dicono intercettati alcuni degli arrestati. Che poi progettano l’omicidio di un imprenditore la cui identità non è stata ancora rivelata: “Armiamoci di coraggio e andiamo a fare questa faccenda, come lui scende gli faccio subito la testa“. E in più di un’occasione, dalle intercettazioni emergono ferimenti diretti ai boss storici della mafia corleonese. “Queste cose che stanno succedendo, gli ho detto, perché non c’è Binnu, non c’è Totò, non c’è neanche Luca, perché se ci fossero loro queste cose non succederebbero”. Il riferimento è – nell’ordine – a Provenzano, Riina e Bagarella
Mafie - 20 Novembre 2015
Corleone, nell’intercettazione il piano per uccidere un imprenditore: “Armiamoci di coraggio e facciamo questa faccenda”
La Playlist Mafie
- 19:56 - Giustizia: Fi, 'storico primo voto su riforma giusta e equilibrata'
Roma, 8 gen (Adnkronos) - "Il primo voto dell’aula della Camera sulla separazione delle carriere, con il rigetto delle pregiudiziali di costituzionalità, rappresenta un momento storico". Lo dice il gruppo di Forza Italia alla Camera.
"Da anni si discute di questo tema, fondamentale per garantire un giusto processo, ed ora finalmente, grazie anche all’impulso decisivo prodotto da Forza Italia, si segna l’avvio del processo nell’aula della Camera che porterà, in poche sedute, all’approvazione di questa riforma fondamentale. Una proposta che rafforzerà la figura di un giudice che sia davvero terzo, autonomo ed imparziale rispetto alle posizioni dell’accusa, garantendo un processo equo. La separazione delle carriere è una riforma di portata storica giusta, equilibrata e anche popolare", aggiunge FI.
- 19:52 - **Giustizia: Camera respinge pregiudiziale su riforma con 165 no**
Roma, 8 gen (Adnkronos) - L'aula della Camera ha respinto la pregiudiziale di costituzionalità presentata dal M5s sulla riforma della giustizia con 165 voti contrari. I voti favorevoli sono stati 93.
- 19:41 - Iran: Barelli (FI), 'grazie a Meloni e Tajani grande successo'
Roma, 8 gen (Adnkronos) - "I fatti si commentano da soli. Il Governo ha riportato un successo in una situazione internazionale molto complicata e difficile. Il Governo ha lavorato nella discrezione assoluta, rivelando una competenza e una professionalità notevoli. Il merito è del Premier Giorgia Meloni e del Vice Premier e Ministro degli Esteri Antonio Tajani e i cittadini italiani ne possono essere veramente molto soddisfatti". Lo ha detto il presidente dei deputati di Forza Italia Paolo Barelli ai microfoni del Tg2 sulla liberazione di Cecilia Sala.
- 19:29 - Giustizia: Azione vota contro pregiudiziale su riforma
Roma, 8 gen. (Adnkronos) - "Voteremo contro questa pregiudiziale". Lo ha detto in aula alla Camera il deputato di Azione Antonio D'alessio a proposito della riforma della giustizia.
- 19:29 - Giustizia: Colucci (M5s), 'separazione carriere indebolisce garanzie cittadini'
Roma, 8 gen (Adnkronos) - "La separazione delle carriere è incompatibile con i principi della nostra Carta costituzionale e con gli obblighi che l’Italia ha assunto in ambito europeo. Il Ddl spezza l’unità della magistratura e la sua unitaria cultura giuridica. Il sistema giudiziario diviene così vulnerabile alle ingerenze della politica". Lo ha detto il deputato M5S Alfonso Colucci, capogruppo in commissione Affari Costituzionali, illustrando la pregiudiziale M5S di costituzionalità al Ddl per la separazione delle carriere.
"L’unità della magistratura non è, infatti, un mero aspetto organizzativo: è il presupposto fondamentale per garantire che tutti i cittadini siano veramente uguali davanti alla legge. Con questo provvedimento, invece, il Pubblico Ministero si allontana dalla unitaria funzione pubblica della giurisdizione e si trasforma progressivamente in "superpoliziotto", non sarà più parte disinteressata all’esito del giudizio: i cittadini perderanno così il proprio diritto al giusto processo nel quale il pubblico ministero ricerca la verità processuale e raccoglie le prove anche a favore dell’indagato", ha spiegato Colucci.
"Inoltre, il Pm finirà inevitabilmente più vicino alla polizia giudiziaria e, quindi, al governo di turno. Il cittadino comune sarà schiacciato dall’accusa mentre chi ha soldi e potere potrà salvarsi. E in effetti è quello che vuole il governo: una giustizia classista e non una giustizia eguale per tutti", ha spiegato ancora.
(Adnkronos) - "Da una parte, a favore dei potenti, si cancella l'abuso d'ufficio, si ridimensiona il traffico di influenze, si indeboliscono le intercettazioni, dall'altra si manda in carcere chi protesta pacificamente con la resistenza passiva. Inoltre, il testo proposto dal governo confligge con i principi europei che richiedono, all’opposto, di rafforzare la giurisdizione al fine della compiuta attuazione dello stato di diritto, per una giustizia davvero equa, imparziale ed efficiente. Dunque, parliamo di una riforma non solo incostituzionale, ma davvero pericolosa. Non è un intervento pensato per migliorare il funzionamento della giustizia ma per indebolire le garanzie dei cittadini", ha detto ancora Colucci.
- 19:16 - Fnopi: "Da Istat il codice Ateco per le professioni infermieristiche"
Roma, 8 gen. (Adnkronos Salute) - Nella sua ultima revisione dei codici Ateco (nuovi codici delle attività economiche), l’Istat ha finalmente sciolto il nodo delle professioni sanitarie non mediche, finora riunite sotto un unico generico codice (89.90.29 ‘Altre attività paramediche indipendenti n.c.a’). Lo rende noto Fnopi, la Federazione nazionale ordini professioni infermieristiche specificando che il nuovo codice Ateco 86.94.01 ‘Attività infermieristiche’ è entrato in vigore con l’inizio del 2025. Le professioni, divenute intellettuali con la creazione degli ordini professionali del 2018 - con l’obbligo di laurea e di iscrizione all’albo per l’esercizio professionale - sono state quindi riclassificate, come chiesto dalla Fnopi.
Ateco è la classificazione delle attività economiche adottata dall’Istat per finalità statistiche, per la produzione e la diffusione di dati statistici ufficiali - spiega una nota - Viene inoltre utilizzata dall’Agenzia delle Entrate ai fini fiscali, quale, per esempio, la definizione della redditività del forfettario o, nel periodo pandemico, a selezionare quali attività potessero proseguire la propria attività nonostante il lockdown. I codici Ateco sono necessari ai professionisti che, al momento dell’apertura della partita Iva, devono indicare quale sarà la propria attività economica, scegliendo il codice che fa a loro riferimento. I nuovi codici Ateco 2025, che sostituiscono la classificazione del 2007 a partire dal primo gennaio 2025, dal primo aprile saranno utilizzati in tutti gli adempimenti di tipo statistico, amministrativo e fiscale, e sono adeguati alla classificazione europea Nace, nella sua Revisione 2.1. Non sono previste, al momento, sanzioni per chi non dovesse variare il codice, ma sarebbe importante rettificarlo laddove descriva meglio la propria attività.
Per questo risultato, Fnopi ringrazia l’Istat, ente che da sempre si è mostrato attento alle osservazioni e agli spunti offerti negli anni dalla Federazione su questo tema. Già nel 2020, infatti, la Fnopi metteva in evidenza la necessità di rivedere la classificazione della professione infermieristica, intellettuale e non tecnica, incontrando la disponibilità dell’Istat a tenere conto delle interlocuzioni con la Federazione nel momento in cui sarebbero partiti i lavori per la predisposizione della nuova classificazione che oggi è realtà e permette di compiere un ulteriore passo avanti nel riconoscimento della professione e come supporto anche all’attività libero professionale degli infermieri.
- 19:04 - Giustizia: aula Camera esamina pregiudiziale su riforma
Roma, 8 gen (Adnkronos) - Ha preso da poco il via, in aula alla Camera, l'esame della questione pregiudiziale di costituzionalità presentata sulla riforma costituzionale della giustizia. A illustrare la pregiudiziale è il deputato M5s Alfonso Colucci.