Il 26enne di origine marocchina è arrivato ad Antalya il giorno dopo la strage. E' ritenuto vicino a Salah Abdeslam. Fermati anche due siriani che secondo le autorità sono stati inviati dallo Stato islamico per garantirgli un passaggio sicuro attraverso il confine. Un esponente del governo ha lamentato che le autorità belghe non hanno inviato alcuna informazione sul suo conto
Secondo le autorità turche “era in contatto con gli autori degli attacchi di Parigi”. In particolare con Salah Abdeslam, l’uomo più ricercato d’Europa dopo le stragi: con lui, all’inizio di agosto, sarebbe sbarcato a Bari per poi dirigersi verso la Francia. Dove lui stesso ha perlustrato i luoghi che sono stati obiettivo degli attentati jihadisti di venerdì 13 a Parigi. Per questo il 26enne belga di origine marocchina Ahmet Dahmani, è stato arrestato dalla polizia turca, che lo ha fermato in un hotel di lusso nel quartiere Manavgat di Antalya. L’agenzia di stampa Dogan riporta poi che altri due uomini, entrambi cittadini siriani, sono stati arrestati in una strada vicina perché sospettati di essere stati inviati dallo Stato islamico per garantire un passaggio sicuro di Dahmani attraverso il confine. Ora l’uomo è sotto interrogatorio presso la procura della città costiera meridionale. Secondo Anadolu l’accusa nei confronti dei tre è di favoreggiamento nei confronti dell’Isis.
Una fonte della polizia turca, citata sempre da al-Jazeera, ha spiegato che non si possono diffondere ulteriori informazioni sul conto di Dahmani, perché questo potrebbe compromettere la ricerca di altri possibili terroristi. “Sulla questione c’è un mandato di riservatezza – ha detto – perché è in corso un’indagine in collaborazione con i governi europei. Dopo gli attacchi di Parigi, la vicenda si sta evolvendo in varie direzioni. Si stanno raccogliendo prove“.