Strisce disegnate e balloon, il festival colora i portici e le Due Torri. In calendario anche tavole rotonde e dibattiti sul futuro della nona arte
Strisce disegnate e balloon, BilBOLBul colora portici e Due Torri. Fino al 22 novembre ritorna a Bologna il festival internazionale di fumetti arrivato alla sua nona edizione. Nato nel 2001 da un’idea dell’associazione culturale Hamelin, il progetto ha smesso da tempo di essere un esperimento per diventare una rassegna consolidata che ogni anno porta nel capoluogo dell’Emilia Romagna una selezione di autori italiani e internazionali e un ricco programma di workshop, tavole rotonde e mostre. Un momento di riflessione a tutto tondo sulla nona arte, che per l’edizione 2015 propone un dibattito sul linguaggio stesso del fumetto e sulla sua trasformazione grazie alla tecnologia e alle nuove forme di fruizione, tra la carta e l’arrivo del web, e nella contaminazione con altri linguaggi come musica e cinema di animazione. Simboli di questo cambiamento in fieri, gli ospiti invitati a partecipare al festival, da Richard McGuire a Lilli Carré, da Giacomo Nanni a Alice Socal, che porteranno la loro esperienza per tentare di tirare le fila di un mondo in continua evoluzione. Con loro anche uno sguardo ai maestri del passato che hanno tentato di esplorare direzioni inedite, da Magnus a Renato Calligaro, fino agli artisti come Olivier Schrauwen, che porterà un assaggio del suo ultimo lavoro Arsene Schrauwen.
La principale mostra della sarà dedicata a Giacomo Nanni, in un excursus dai suoi primi racconti sulla rivista Canicola fino alla sua più recente opera Prima di Adamo, che sarà esposta per la prima volta a BilBOLBul. Accanto a lui le ambientazioni fiabesche e oniriche dell’autrice americana Carré, che dirige il festival di animazione sperimentale Eyeworks a Chicago, e ancora il maestro dell’humor nero contemporaneo Benoît Preteseille. A stupire il pubblico sarà Cinema Zenit di Andrea Bruno: più che una mostra, una storia a episodi raccontata attraverso performance che faranno esplodere i confini del fumetto con scenografie, video e suoni. La casa editrice Breakdown Press parteciperà al festival con tre dei suoi autori, Joe Kessler, Antoine Cossé e Richard Short. Tra i celebri nomi del passato spazio a Magnus, che sarà ricordato a vent’anni dalla sua scomparsa con una mostra con tavole e bozzetti inediti, mentre a un altro maestro bolognese, Giorgio Morandi, sarà dedicata una biografia a fumetti di Corraini edizioni curata da Claudio Bolognini e Fabrizio Fabbri. A queste esposizioni, che rimarranno aperte oltre la conclusione della rassegna, si aggiungono le mostre off allestite in giro per la città, e poi gli appuntamenti per i ragazzi in collaborazione con la Cineteca di Bologna e i quattro workshop rivolti ad aspiranti illustratori e appassionati tenuti dagli autori Paolo Bacilieri, Elisa Talentino, Lilli Carré e Oliver Schrauwen. In calendario anche diverse tavole rotonde per interrogarsi sul fumetto e sul suo futuro: da un dibattito sulla comunicazione e i social network utilizzati dagli autori, al metodo di lavoro delle case indipendenti, fino alle nuove frontiere aperte dagli sviluppi dell’informatica. Senza dimenticare la novità di quest’anno: il BBBZines, una due giorni di mercato dedicato alle autoproduzioni straniere che il 21 e il 22 novembre nella piazza coperta della biblioteca Salaborsa porterà le più interessanti proposte da Londra a Stoccolma, fino alla Lettonia.